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piccole imprese protagoniste del boom dell’export (+72%) e del lavoro degli ultimi 10 anni


Le piccole imprese umbre hanno giocato un ruolo decisivo nella crescita economica della regione: in dieci anni l’export è aumentato del +72%, le imprese di minori dimensioni sono cresciute del 25% e hanno generato il 50% di occupazione in più. È quanto emerge dalla ricerca del Centro Studi Sintesi, commissionata da CNA Umbria, che ha presentato i dati nel corso di un evento cui ha partecipato anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco De Rebotti.

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Dati alla mano: agroalimentare e meccanica al centro della spinta umbra

Il Presidente regionale di CNA, Michele Carloni, ha evidenziato come la performance sia legata in modo diretto alla vivacità del tessuto produttivo di piccola scala: “Pensiamo all’exploit dell’export: agroalimentare +100% e meccanica +78%, comparti dove la piccola impresa svolge un ruolo strategico, generando prodotti finiti ad alto valore aggiunto”.

Nel solo 2024, il comparto dei macchinari ha fatto registrare 1.357 milioni di euro di export, superando la moda e la metallurgia. “Numeri che confermano il potenziale competitivo delle nostre aziende quando vengono messe in condizione di operare e investire”, ha aggiunto Carloni.

Tre priorità: crescita dimensionale, lavoro di qualità, rigenerazione dei territori

Con la riprogrammazione dei fondi strutturali europei alle porte e le modifiche al sistema fiscale locale (Irap e Irpef) impostoi dalla Regione, CNA Umbria propone tre direttrici strategiche:

  1. Crescita dimensionale delle imprese, con strumenti calibrati sulla realtà regionale;

  2. Lavoro di qualità, promuovendo welfare aziendale e nuove forme organizzative per attrarre manodopera;

  3. Rigenerazione urbana e industriale, legando gli incentivi alla residenza nei centri storici e all’ammodernamento dei capannoni.

“Oggi le imprese faticano a reperire personale – ha spiegato Carloni – e strumenti come il welfare aziendale, legato al raggiungimento di obiettivi condivisi, hanno dimostrato di migliorare produttività, reddito e qualità della vita. Un sostegno regionale a queste pratiche potrebbe aiutare a trattenere giovani e lavoratori qualificati in Umbria”.

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Le Pmi crescono, ma restano fragili su credito ed energia

Secondo i dati illustrati da Alberto Cestari, del Centro Studi Sintesi, le imprese umbre nel decennio sono diminuite del 5% (77.753 nel 2024), ma gli addetti totali sono cresciuti del 21% (quasi 290mila nel settore privato).
Tra i settori, la manifattura ha perso imprese (-39%) ma guadagnato occupati (+12%). Il segmento più vivace è quello delle piccole imprese, con 800 aziende in più e +50% di addetti.

Permangono però due criticità strutturali:

  • Accesso al credito in calo del 33% per le micro e piccole realtà;

  • Costi energetici più che doppi rispetto alle grandi imprese, incidendo negativamente sulla redditività.

Energia e sostenibilità: le comunità energetiche come risposta strategica

Per rispondere all’emergenza energetica e ridurre i costi per le imprese, CNA Umbria ha lanciato un progetto per una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) regionale, in collaborazione con altre associazioni d’impresa come Confcommercio e Confcooperative.
“Le CER possono supportare la sostenibilità, abbassare le bollette e diventare leve per l’accesso al credito e la competitività”, ha dichiarato Carloni. Il riferimento è anche alla legge regionale sulle aree idonee per le fonti rinnovabili, che pone le comunità energetiche al centro del futuro sistema energetico.

Le piccole e medie imprese al centro della nuova programmazione

L’incontro si è svolto alla presenza dell’assessore Francesco De Rebotti, che ha ascoltato con attenzione le proposte di CNA e ha ribadito l’attenzione della Regione al comparto produttivo locale.

In un decennio di cambiamenti e sfide, le piccole imprese umbre hanno dimostrato resilienza e visione. Ora chiedono che le istituzioni riconoscano questo valore e lo traducano in politiche di sviluppo concrete, sostenibili e calibrate sulla realtà economica della regione.



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