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Piano Mattei: Cestari (ItalAfrica), mettere a sistema le iniziative imprenditoriali con quelle del Governo


(AGENPARL) – Roma, 6 Giugno 2025

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(AGENPARL) – Fri 06 June 2025 Piano Mattei: Cestari (ItalAfrica), mettere a sistema le iniziative
imprenditoriali con quelle del Governo
La quarta riunione della Cabina di regia del Piano Mattei per l’Africa,
presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, con
la presentazione della bozza della seconda Relazione annuale sullo stato di
attuazione del Piano che descrive le principali iniziative in corso segna
una nuova fase di cooperazione Italia-Paesi Africani alla quale ItalAfrica
guarda con grande attenzione. Così l’ing. Alfredo Carmine Cestari,
presidente della Camera ItalAfrica ricordando il significativo ampliamento
del Piano Mattei a 5 nuovi Paesi – Angola, Ghana, Senegal, Mauritania e
Tanzania – e l’avvio della operatività dei nuovi strumenti finanziari
istituiti a sostegno del Piano. ItalAfrica da anni – sottolinea Cestari –
ha sviluppato accordi di cooperazione in particolare in Tanzania, Zanzibar,
Senegal, Mozambico, Angola, Sierra Leone, Repubblica del Congo e promuove
missioni periodiche di nostri imprenditori ed intese tra Stati ed imprese
degli stessi Paesi Africani considerando da sempre il Mediterraneo
allargato, uno spazio geopolitico essenziale per il ricollocamento di
segmenti strategici delle catene del valore dell’industria europea. Stiamo
dunque svolgendo un ruolo di facilitatori del dialogo tra le istituzioni,
aprendo la strada a nuove opportunità di collaborazione e crescita
reciproca, con un focus particolare sui progetti legati ai carbon credit ed
energia rinnovabile. L’Africa oggi rappresenta un continente che può dare
delle risposte significative all’Italia e l’Italia con il piano Mattei ha
ben compreso questo valore. Tra gli obiettivi prioritari c’è *quello di
creare il più grande giacimento alimentare al mondo su centinaia di
migliaia di ettari** disponibili e non utilizzati. *I Paesi Africani – dice
ancora Cestari – costituiranno sempre più un ponte fra l’Europa e il
continente africano, che raggiungerà i 2 miliardi di abitanti entro il 2050
e ospita alcune delle economie con le più alte prospettive di crescita, in
cui abbondano risorse naturali, quali idrocarburi, minerali e terre
rare. L’esigenza
che si pone in ogni caso per i prossimi anni e decenni, in un contesto
globale sempre più multipolare – aggiunge Cestari – è che Europa ed Africa
possano costruire un effettivo percorso di sviluppo comune, non solo
attraverso l’interscambio di beni, ma anche di competenze professionali,
know-how tecnico-scientifico, risorse finanziarie ed umane. Condividiamo
pertanto la strategia del Governo di rafforzare il mercato europeo e la sua
competitività, con una forte sburocratizzazione e riduzione dei costi di
produzione e dell’energia, oltre ad incoraggiare la Commissione Ue a
espandere gli accordi di libero scambio. Ad un anno e mezzo dalla
presentazione ufficiale del Piano – conclude Cestari – c’è sempre più
bisogno di mettere a sistema le iniziative imprenditoriali con quelle del
Governo.



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