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Forum Cyber 4.0 all’Università Roma Tre. Istituzioni e imprese a confronto sulla sicurezza digitale


Si è aperta oggi, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi Roma Tre, l’edizione 2025 del Forum Cyber 4.0. Due giornate – il 4 e 5 giugno – per mettere a confronto istituzioni, imprese, mondo della ricerca e innovazione sulle principali sfide della transizione digitale sicura.

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La sessione inaugurale ha visto i saluti del Magnifico Rettore di Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, e l’intervento del Direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, oltre a quelli di Eva Spina, Capo del Dipartimento per il digitale del MIMIT, e Andrea Campora, Managing Director della Divisione Cyber and Security Solutions di Leonardo. A seguire, Luca Tagliaretti, Executive Director, European Cybersecurity Competence Center (ECCC), ha illustrato alcune delle iniziative strategiche dell’Unione Europea per promuovere l’innovazione e sviluppare politiche industriali nel campo della cybersicurezza.

Nel suo keynote di apertura, il Direttore di Acn Frattasi ha evidenziato come la sfida della cybersicurezza non sia solo tecnologica, ma anche culturale. Occorre una presa di coscienza collettiva: piccole e medie imprese, PA, cittadini devono diventare parte attiva nella protezione dello spazio digitale. Ha, poi, individuato tre parole chiave caratterizzanti l’edizione 2025 del Forum: innovazione, politica industriale, difesa. “Vanno guardate insieme, per capire in quale direzione stiamo andando”.

L’innovazione ha precisato, “non può essere più considerata un lusso. È una necessità. Senza innovazione, le nostre piccole e medie imprese, il nostro sistema industriale, perde capacità competitiva”.
La politica industriale, che è conseguenza della prima, va rafforzata e sostenuta. È da esempio, spiega Frattasi, l’ultimo accordo, in ordine di tempo, sottoscritto con il MIMIT, che contiene obiettivi precisi. Tra questi: favorire una rete di aggregazione pubblico-privato, rafforzare le linee strategiche, potenziare lo sviluppo delle competenze delle PMI anche attraverso programmi di formazione mirata, favorendo i rapporti con le università. “La cybersicurezza e la cyber resilienza”, afferma il Direttore Generale Acn, “non passano attraverso un ‘primitivismo digitale’, fatto solo di acquisto massivo di beni e servizi all’avanguardia”. Occorre una visione strategica.
Infine, la difesa, dove la questione cyber assume un valore fondamentale. Finanziamenti, norme e ricerca devono essere orientati a supportare e proteggere la sviluppo del Paese.  

Un’agenda ricca quella del Forum Cyber 4.0 di quest’anno, con la partecipazione di esperti e dirigenti dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il 4 giugno: Luca Nicoletti, Direttore Servizio programmi industriali, tecnologici e di ricerca, al panel su “Imprese e istituzioni a confronto: il quadro normativo in materia di cybersecurity, il contesto geopolitico e le prospettive di sviluppo”; Agostino Sperandeo, Capo Divisione Strategia e politiche di cybersicurezza nazionale, al panel su “La Strategia Nazionale di Cybersicurezza: risultati e sfide nei nuovi equilibri internazionali”; Matteo Emilio Bonfanti, Capo Divisione Relazioni, cooperazione e policy internazionali, al panel su “Strategies and cooperation in cyberspace, building capacities for a secure digital society”; Andrea Margheri, Capo Divisione progetti industriali e tecnologici, al panel su “Strengthening cyber resilience of EU SMEs – the SECURE Project”. Il 5 giugno: Liviana Lotti, Capo Divisione programmazione, investimenti e coordinamento, al panel su “Return On Security Investment (ROSI): misurare l’impatto della cybersecurity nel pubblico e nel privato”.

Accanto al programma di interventi e panel, l’evento ospita anche un’area stand con progetti, startup e casi d’uso che mostrano l’impatto concreto delle tecnologie di cybersicurezza sul tessuto produttivo italiano. Presente anche l’ACN.

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Il Forum Cyber 4.0, promosso dal Centro di Competenza nazionale ad alta specializzazione per la cybersecurity con il sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si conferma un appuntamento centrale per analizzare le principali tendenze della sicurezza informatica, presentare progetti innovativi, promuovere le competenze digitali e rafforzare la cooperazione tra stakeholder.


 



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