Un contributo a fondo perduto fino a 100.000 euro, destinato a chi vuole avviare una nuova impresa agricola. Lo ha stanziato la Regione Basilicata ed è possibile presentare domanda a partire dal 9 giugno 2025.
Il “Bando Imprese Costituende” offre risorse economiche per sostenere la nascita di nuove attività, con una dotazione complessiva di 7 milioni di euro destinata a coprire spese per investimenti, principalmente in ambito agricolo ma non solo. L’iniziativa è rivolta a micro, piccole e medie imprese che devono ancora costituirsi, ma che si impegnano a farlo ufficialmente entro i termini previsti per ottenere il beneficio. Le richieste possono essere presentate fino al 9 settembre 2025.
È importante che i progetti di investimento non siano in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 9, comma 4, del Regolamento (UE) n. 1060/2021, che vieta attività dannose per l’ambiente.
Chi può accedere al contributo
Il bando regionale non è limitato al solo settore agricolo: possono partecipare anche iniziative nei settori dell’industria, trasformazione agroalimentare, servizi, commercio, artigianato, turismo, cultura, intrattenimento e ambito sociale. L’obiettivo principale è quello di favorire l’autoimpiego, supportare le spese di avvio di nuove attività e stimolare la crescita economica e occupazionale del territorio lucano. Nel settore agricolo, però, sono escluse alcune attività: non sono ammessi progetti relativi all’industria del tabacco, alla pesca, all’acquacoltura e alla produzione primaria agricola.
Gli aiuti rientrano nella normativa “de minimis”, quindi è necessario considerare l’eventuale superamento del tetto massimo previsto nel triennio.
La ripartizione del fondo avviene secondo le seguenti percentuali:
- 50% riservato alle micro e piccole imprese;
- 40% destinato alle medie imprese.
Il contributo può coprire fino al 65% delle spese effettivamente sostenute per l’investimento. Non è consentita la somma di più agevolazioni pubbliche per le stesse voci di spesa o per lo stesso progetto.
Le spese finanziabili
Le aziende agricole possono ottenere i fondi per progetti di trasformazione di prodotti agricoli. Gli investimenti devono avere un valore minimo di 30.000 euro e il contributo massimo ottenibile è di 100.000 euro.
Sono ammesse le seguenti tipologie di spesa:
- Spese tecniche (fino al 10% del valore totale del progetto): comprendono costi per notai, collaudi, perizie;
-
Spese per beni materiali: acquisto di terreni, opere edili, impianti, macchinari, attrezzature, arredi, strumenti tecnologici, veicoli (anche tramite leasing);
-
Investimenti immateriali: software, licenze, brevetti, certificazioni, programmi informatici;
-
Servizi di consulenza: coperti fino a un massimo di 10.000 euro, non oltre il 10% della spesa complessiva;
-
Costi di gestione: fino a 5.000 euro senza necessità di rendicontazione, purché non superino il 7% del totale dell’investimento. Rientrano in questa categoria le spese per utenze, personale, comunicazione e pubblicità.
Visualizzazioni articolo: 90
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link