Per la realizzazione della piattaforma, l’Ambito si è avvalso del provider WelfareX, specializzato in soluzioni informatiche per il welfare, mentre le grafiche sono state realizzate da Fondazione Bambini e Autismo, ad un progetto finalizzato allo sviluppo di autonomie e competenze lavorative delle persone con autismo nei servizi digitali e multimediali, nel contesto della partnership in corso per la progettualità PNRR “Percorsi di Autonomia per persone con disabilità”, costituendo così un valore aggiunto.
«L’obiettivo – spiega l’Assessora alle Politiche Sociali Guglielmina Cucci – è quello di fornire alla cittadinanza una panoramica completa di tutti i servizi di welfare pubblici offerti dai Comuni dell’Ambito del Noncello, nonché di quelli realizzati della cooperazione sociale e del volontariato. Uno strumento agile e moderno, che si presenta come una funzionalità avanzata del PUA, che amplia l’accessibilità ai servizi. Un esempio concreto della collaborazione tra enti pubblici e Terzo Settore, che va a consolidare la rete locale».
Infatti dai dodici enti inizialmente coinvolti nella coprogettazione, le adesioni da parte delle realtà del Terzo Settore sono salite a un totale di ventidue, a testimonianza della validità della proposta e della capacità da parte dell’ente pubblico di coinvolgere gli stakeholder, stabilire connessioni e collaborazioni.
Grazie ad una configurazione agile e intuitiva, “Noncello in rete” permette un accesso rapido alle informazioni suddivise per aree di servizi (famiglie e minori; adulti, inclusione e comunità, disabilità, anziani; stranieri e migranti) e per Comuni (Pordenone, Cordenons, San Quirino, Roveredo e Zoppola, riuniti nella gestione associata dei Servizi Sociali).
La sezione denominata “Go for benefit” è inoltre dedicata alle imprese – benefit o non – che desiderano contribuire attivamente al benessere della comunità devolvendo fondi destinati a finanziare progetti sociali di interesse pubblico e sostenendo iniziative volte a migliorare le condizioni sociali e a favorire l’inclusione attraverso progetti di valenza sociale ed educativa. Una modalità questa già sperimentata con successo dall’Ambito e che si vuole incentivare e implementare rafforzando il senso di responsabilità sociale d’impresa delle aziende locali.
«La crescita e la complessità dei bisogni sociali e sociosanitari – conclude Cucci – rendono strategico aumentare l’efficacia della comunicazione e dell’informazione per migliorare l’accesso ai servizi da parte della popolazione, in particolar modo di quella più fragile. Partendo da questa consapevolezza abbiano voluto lavorare sul welfare di accesso, andando a valorizzare e rafforzare la rete e costruendo un’interfaccia al sistema di welfare locale fortemente connesso con le risorse territoriali e comunitarie. Un sistema che deve fondarsi sempre più su alleanze territoriali forti, mettendo in evidenza il valore della sussidiarietà orizzontale e della prossimità».
Sito della piattaforma “Noncello in rete”: https://serviziosocialecomunipn.welfarex.it/pordenone/home
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