Abbassare la pressione fiscale sul ceto medio, tagliare in modo strutturale il prezzo dell’energia per le imprese e inserire l’industria 4.0 e la transizione 5.0 nella revisione del Pnrr. Questi i temi principali su cui si è focalizzato il question time della premier, Giorgia Meloni, il 7 maggio al Senato.
Il governo è al lavoro «su due obiettivi». Da una parte abbassare le tasse al ceto medio e dall’altro aiutare le imprese con la questione energia. Meloni ha infatti spiegato come «il nostro impegno debba essere quello di continuare» sulla linea portata avanti finora «con obiettivi che sono sempre più ambiziosi a sostegno delle famiglie». Nel concreto la premier ha spiegato che dopo aver cercato di aiutare «i nuclei più fragili» a recuperare «il potere d’acquisto perso» la sfida ora è «ampliare gradualmente la platea dei soggetti interessati, concentrarsi ora sul ceto medio». Obiettivo ribadito, nella stessa giornata, anche dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato, durante il suo question time alla Camera, come la riduzione della pressione fiscale per il ceto medio «è un obiettivo pluriennale che è già iniziato».
Altra priorità del governo le imprese. Qui l’obiettivo «è abbassare strutturalmente il costo dell’energia che pesa come un macigno». Il tema dell’energia risulta però essere estremamente complesso. Il Partito democratico, per voce di Francesco Boccia, ha provato ad usare lo strumento del disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia come arma per colpire il governo ma Meloni ha ricordato che si tratta «di una materia di respiro europeo» e che è arrivato il momento di «fare una battaglia insieme maggioranza e opposizione in Europa sulla proposta italiana di disaccoppiamento. Perché io sono totalmente d’accordo e quindi una volta tanto possiamo lavorare insieme. Mi dichiaro disponibile dinanzi all’Italia intera».
Sicurezza sul lavoro: 8 maggio incontro con i sindacati
Dopo le polemiche di inizio settimana sul fatto che nell’agenda della Meloni non era stato (ancora) inserito l’incontro con i sindacati, la Premier, rispondendo alle domande dei senatori, ha spiegato che nella giornata del 8 maggio incontrerà i sindacati per capire come spendere le risorse trovate sul tema della sicurezza. «Porteremo anche le nostre proposte come quella di potenziare il sistema di incentivi e disincentivi alle imprese in base alla loro condotta in materia di sicurezza perché vogliamo premiare le imprese virtuose». Ma «incontreremo i sindacati anche per ascoltare quelle che sono le proposte che arrivano dai sindacati perché io penso che questa sia una di quelle materie che coinvolgono tutti e sulla quale bisogna riuscire a lavorare nel merito delle proposte senza avere alcun tipo di pregiudizio e intendo comportarmi esattamente così».
Sanità: su liste di attesa appello alle Regioni
«Sulla questione della sanità e delle liste d’attesa devo fare un appello alle Regioni», ha tuonato la Meloni spiegando che lo Stato «ogni anno stanzi risorse che però vengono gestite dalle Regioni per le liste d’attesa». Per questo motivo «abbiamo fatto un decreto sulle liste d’attesa per intervenire, eventualmente, con dei poteri sostitutivi quando non si riesce a governare le liste d’attesa, ma le Regioni su questo non sono d’accordo».
Rapporto Italia – Stati Uniti: collaborazione per diversificare le forniture
«Riguardo all’energia, nell’ambito della mia visita a Washington, Italia e Stati Uniti hanno sottoscritto una dichiarazione che dice che vogliamo rafforzare la nostra cooperazione in campo energetico, chiaramente a noi serve anche per continuare quel cammino di diversificazione delle forniture che è stato avviato dall’Italia all’indomani della guerra d’invasione russa in Ucraina, grazie a questa scelta oggi noi siamo la nazione con il più variegato mix di fonti di approvvigionamento esterno». Sottolinea Meloni spiegando che «partiamo da una collaborazione consolidata che è iniziata con l’amministrazione Biden e che quindi difficilmente può essere venduta come un favore che si sta cercando di fare a Donald Trump perché nelle cose bisogna anche essere coerenti, io penso che sia importante per l’Italia mantenere un’ampia diversificazione delle forniture ma non ci sono impegni in questo senso», conclude. Meloni che sottolinea inoltre come l’Italia è la «nazione con il più variegato mix energetico».
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