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Corecom: le sfide del Social Media e Digital manager per la pubblica amministrazione


13 Giugno 2025

Si è tenuto questa mattina il convegno organizzato dal Corecom. Il presidente del Consiglio regionale Mazzeo: “La comunicazione pubblica è uno strumento potente per avvicinare i cittadini alle istituzioni”. Il presidente del Corecom Meacci: “Un dovuto riconoscimento ufficiale di una figura strategica”

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Comunicato stampa n. 0662

di

Firenze – È il primo convegno a livello nazionale sulla nuova figura istituzionale del Social Media e Digital Manager nella pubblica amministrazione, quello organizzato dal Corecom questa mattina nella sala Gonfalone di Palazzo del Pegaso.

Il decreto Pa, convertito nel maggio scorso in legge, ha introdotto la possibilità per gli enti pubblici di istituire nuove figure professionali con l’intento di migliorare la comunicazione con cittadini e imprese. Si tratta di un nuovo profilo “competente nelle strategie comunicative specifiche per i social” da individuare nel personale in servizio o nell’ambito di nuove assunzioni autorizzate a legislazione vigente. Un passaggio atteso da anni, con cui la figura del Social Media e Digital Manager è riconosciuta e istituzionalizzata nella pubblica amministrazione. Il suo compito è elaborare strategie digitali, presidiare social media e piattaforme, promuovere l’uso consapevole e utile delle nuove tecnologie a servizio dell’interesse pubblico.

Sul suo ruolo e sulle prospettive si sono confrontati amministratori, esperti e addetti ai lavori.

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A portare i saluti, in apertura, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Si tratta di un tema strategico per il presente e il futuro della pubblica amministrazione – ha detto Mazzeo -. Non si può prescindere dalla modernizzazione della pa e dalla centralità che riveste ormai la comunicazione pubblica digitale”. “A inizio legislatura – ha proseguito – ci siamo posti l’obiettivo di fare del Consiglio regionale un luogo aperto, e abbiamo investito molto in questo senso, aprendo i canali social che non esistevano e che sono oggi riconosciuti e apprezzati, perché oltre a essere trasparenti occorre essere comprensibili. La comunicazione pubblica, se fatta con cura, con visione, è uno degli strumenti più potenti per avvicinare le istituzioni ai cittadini. Però perché questo avvenga servono competenze specifiche, servono figure professionali dedicate, formate, valorizzate”. Per il futuro “dobbiamo prenderci l’impegno di continuare ad investire in questa direzione. Noi stiamo facendo la nostra parte, abbiamo però bisogno di una cornice normativa nazionale chiara, coerente e condivisa”.

“Quello di oggi è il primo approfondimento che viene fatto sulla nuova figura istituita dal Parlamento poche settimane fa – ha spiegato il presidente del Corecom toscano Marco Meacci -. Di fatto i social media manager esistono e operano di già, adesso siamo arrivati a un dovuto riconoscimento ufficiale. È un segnale importante, che spinge le amministrazioni pubbliche a prendere atto della rivoluzione digitale in atto e della necessità di figure professionali e competenti in questo ambito”.

Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana e Sandro Bartoletti, digital manager di Anci Toscana, hanno insistito sull’importanza della formazione professionale di questa figura. “La nuova legge è un passaggio fondamentale – ha commentato Marchini -. Come dico sempre, non c’è bisogno di più giornalismo ma di giornalisti formati. In un ambito in continua evoluzione servono professionisti capaci di operare con la giusta competenza e con la giusta preparazione deontologica”.  “Le nuove figure – ha detto Bartoletti – devono possedere competenze alte e specifiche, la formazione è fondamentale. Anci in questo, come sempre, si è attivata per essere vicino ai Comuni in questo passaggio”.

A seguire, in una tavola rotonda moderata da Vincenzo Aprile di Bistoncini Partners, gli interventi di Francesco Di Costanzo, presidente di Pa Social; di Carlo Sorrentino dell’Università di Firenze e dei deputati Chiara Tenerini e Antonino Iaria. Tra i molti temi affrontati, si è sottolineata la soddisfazione per un riconoscimento arrivato dopo una lunga battaglia, e l’ineludibilità anche per gli enti pubblici della presa d’atto di un mondo in cui tutto ormai viviamo e operiamo.

 

Le dichiarazioni in video

La dichiarazione di Marco Meacci, presidente del Corecom

 

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La dichiarazione di Carlo Sorrentino, docente di sociologia dei processi culturale dell’Università di Firenze

 

La dichiarazione di Giampaolo Marchini, presidente dell?ordine dei giornalisti della Toscana

 

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La dichiarazione di Sandro Bartoletti, Digital manager Anci Toscana

 

La dichiarazione di Francesco di Costanzo, presidente PA Sociale e Fondazione Italia Digitale

 

La galleria fotografica

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana

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