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Capitale flessibile per business digitali: uno strumento di crescita per le imprese nel 2025


Nel contesto attuale, caratterizzato da alta volatilità finanziaria e modelli di business digitali in rapida evoluzione, molte PMI e startup faticano a individuare fonti di finanziamento coerenti con le proprie esigenze. Il Revenue Based Financing (RBF) si presenta come un’alternativa concreta e strategica al tradizionale capitale di rischio, perché consente di ottenere liquidità senza cedere partecipazioni societarie e con un piano di rientro flessibile, commisurato ai ricavi.

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1. Cos’è il Revenue Based Financing

Il RBF è una formula di finanziamento in cui un investitore anticipa capitale a un’impresa, che lo restituirà con una percentuale fissa del proprio fatturato periodico. Non ci sono rate fisse, né scadenze rigide: i rimborsi si adattano alla dinamica dei ricavi.

Tre elementi ne definiscono il funzionamento:

  • Importo erogato: proporzionato alla scalabilità e affidabilità del business;

  • Percentuale sulle entrate: versata periodicamente fino alla restituzione del capitale con remunerazione;

  • Termine variabile: dipende dalla performance dell’impresa.

2. A chi si rivolge il RBF

Il modello è particolarmente adatto a:

  • Startup SaaS: con ricavi ricorrenti, ma non pronte a cedere equity;

  • E-commerce: che vogliono finanziare marketing o stock con flussi variabili;

  • PMI digitali: che intendono crescere rapidamente senza garanzie patrimoniali.

Esempio: una PMI e-commerce con fatturato trimestrale irregolare può ottenere 100.000 euro da restituire versando il 6% del fatturato mensile fino a estinzione. Se il fatturato aumenta, l’estinzione sarà più rapida; se rallenta, i versamenti si adeguano.

3. Differenze rispetto al Venture Capital

A differenza del Venture Capital (VC) o Corporate Venture Capital (CVC), il RBF:

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  • non richiede cessione di quote;

  • non impone governance o diritto di veto agli investitori;

  • è più rapido da ottenere e meno condizionato da “exit strategy” esterne.

Il VC è adatto a imprese ad altissimo potenziale e forte rischio. Il RBF si adatta meglio a imprese con modelli di business validati, bisogno di risorse liquide e volontà di preservare l’assetto proprietario.

4. Vantaggi e criticità operative

Vantaggi:

  • Accesso a capitale in tempi brevi;

  • Maggiore controllo da parte dei soci;

  • Assenza di garanzie reali o patrimoniali;

  • Pagamenti proporzionali al fatturato.

Criticità:

  • Non adatto a business a lungo ciclo di cassa;

  • Meno efficace per aziende con flussi imprevedibili o fortemente ciclici;

  • Costo implicito talvolta superiore al tasso bancario tradizionale, in caso di crescita molto rapida.

 

Lo Studio affianca le imprese nella valutazione delle fonti di finanziamento più coerenti con la struttura, gli obiettivi e la governance societaria. Dal business plan al supporto contrattuale, dall’analisi della sostenibilità dei flussi al supporto nella trattativa con investitori istituzionali o fintech, Beneggi e Associati guida le scelte imprenditoriali con rigore, visione e metodo. Per trasformare il capitale in valore e la crescita in asset competitivo.

 

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