«A Quiet Place: The Road Ahead» è il miglior gioco italiano del 2025: tutti i vincitori degli Italian Video Game Awards

A Quiet Place: The Road Ahead di Stormind Games è il Miglior Gioco Italiano agli Italian Video Game Awards. La kermesse – andata in scena al Cinema La Compagnia di Firenze e condotta dai giornalisti Giordana Moroni e Pierpaolo Greco di Multiplayer.it – ha visto trionfare l’ultima esperienza horror sviluppata dallo studio catanese, basata sul popolare franchise cinematografico prodotto da Paramount. Ma non solo: nel corso della manifestazione – promossa da Iidea, l’associazione che rappresenta il settore videoludico in Italia – sono ben 7 le statuette che sono state consegnate ai titoli più significativi e agli studi che si sono distinti maggiormente in quest’ultima annata videoludica. 

A decidere i vincitori di quest’anno è stata una giuria composta da professionisti italiani e internazionali, quali Francesco Baldini (Lead Character Artist di Compulsion Games, i creatori di titoli come South of Midnight), William Bertin (ex giornalista di settore e senior scout, oggi consulente di Sourcing in the Rain), Julia Kenny (consulente e scout freelance) di Flock Games, Lorenzo Mancosu, Editor di Multiplayer.it; infine, il quinto giurato è stato invece rappresentato dal voto aggregato dei soci developer di IIDEA. 

Oltre a A Quiet Place di Stormind Games, che si aggiudica anche il premio nella categoria Outstanding Italian Company, non sono mancati riconoscimenti per Enotria: The Last Song, il videogioco souls-like ispirato ad alcune maschere del folklore italiano, cui sono state attribuite due statuette nella categoria Outstanding Art e Community Spotlight Award; interessante è il premio come Outstanding Experience per While We Wait Here di Bad Vices Games, in cui i giocatori gestiscono un food-truck in attesa dell’apocalisse, ma anche quello assegnato al puzzle game Gambit Shifter di Volcanite Games, che si porta a casa la statuetta nella categoria Best Italian Debut Game. Ultimo, ma non meno importante, il riconoscimento a Marco A. Minoli, Director of Publishing di Slitherine, che grazie alla sua esperienza, competenza e professionalità si è distinto tra i tanti operatori di questo settore nella categoria Outstanding Individual Contribution.

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati anche i riconoscimenti ai primi tre team classificati del contest nazionale Italian Game 2025, seconda edizione dell’iniziativa dedicata a studenti e studentesse indetta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con il supporto di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di Iideae di Cyber 4.0, centro di competenza nazionale per la cybersecurity. Obiettivo del contest l’ideazione e lo sviluppo di un videogioco per la promozione, la tutela e la valorizzazione delle eccellenze del Made in Italy. I vincitori dell’Italian Game 2025, selezionati da una commissione di esperti nominata dal MIMIT, sono: 1° classificato: 2 Hardware con Frame by Frame; 2° classificato: La banda del For Each con Olivae ; 3°classificato: Dreamscape con Custode del Tempo.

La cerimonia degli Italian Video Game Awards si è svolta all’interno di First Playable, l’evento business attivo oramai da qualche anno e promosso da Iidea e Toscana Film Commission – Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con l’Agenzia ICE e il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e pensato per accelerare la crescita e il consolidamento dell’industria italiana dei videogiochi.

Infatti, questo potente hub continua a raccogliere intorno a sé investitori, publisher, istituzioni e studi di sviluppo italiani e internazionali, fungendo da vero e proprio punto di raccordo tra diverse realtà dell’industria videoludica, affinché possano lavorare tra loro in modo sempre più armonico e sinergico. Al via lo scorso 11 giugno, First Playable vede alternarsi talk, incontri business 1:1 con circa 50 publisher e investitori internazionali, ma anche 13 workshop tematici tenuti da diversi attori del settore, tra cui studi di sviluppo – multinazionali e indipendenti – piattaforme di servizi e istituzioni.