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nel Lazio diminuiscono gli occupati under 34


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L’economia del Lazio, nel 2024, ha registrato numeri e dati incoraggianti. L’export è aumentato del +8,5% rispetto all’anno precedente, l’industria ha registrato un’espansione dello 0,4%. La liquidità finanziaria delle imprese è cresciuta così come il settore edile. Colpisce, quindi, constatare come siano diminuiti i lavoratori under 34, in controtendenza con il resto del Paese.

L’economia del Lazio in crescita

A fotografare lo stato di salute del lavoro nel Lazio è la Banca d’Italia, nella relazione annuale sulle economie regionali. Come anticipato, dall’agricoltura all’industria l’economia della regione è in ottima salute. A trainare è l’export, in controtendenza rispetto all’Italia che ha visto questa voce diminuire. Il Pnrr ha aiutato tantissimo i settore privati, con una pioggia di milioni arrivati anche grazie ai trasferimenti diretti, tramite bandi ed iniziative pubbliche, verso le società che operano nel Lazio.

Il lavoro nel Lazio

Nel 2024 l’occupazione è aumentata dell’1,7%, in misura leggermente superiore alla media nazionale (1,5%).  Rispetto al biennio precedente la crescita è stata meno intensa ma parliamo di un periodo particolare come quello post pandemico. Il tasso di occupazione è aumentato al 64,0 % (dal 63,2 del 2023), rimanendo superiore di quasi due punti percentuali a quello italiano.

L’occupazione maschile e quella femminile sono cresciute nella stessa misura. Il tasso di occupazione delle donne si è portato al 55,8% ma rimane ampio il divario negativo con quello maschile: 16,6 punti percentuali (17,8 in Italia). Gli occupati sono cresciuti soprattutto nella classe con almeno 50 anni d’età con un + 5%.

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Cala il lavoro giovanile

A fronte di tutti questi dati positivi, però, colpisce quello sul tasso di occupazione giovanile. Nella fascia d’età 15-34 anni, spiega la Banca d’Italia, è invece diminuito del 2,3% mentre in Italia è aumentato. Questo calo arriva dopo un triennio di crescita dovuto, in particolare, alla forte contrazione subita nell’anno della pandemia. I giovani, quindi, sono l’unica categoria per la quale il tasso di occupazione si è ridotto, al 43,7%.

“I dati del nuovo rapporto di Bankitalia ci raccontano questo: nel 2024 l’occupazione giovanile nella nostra Regione è calata del 2,3% – ha commentato in una nota la consigliera regionale del Pd, Emanuela Droghei – dentro questa cifra con la virgola ci sono i sogni e i progetti di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 34 anni ed è sempre questa cifra che smentisce ogni narrazione trionfalistica della destra. Crescono il PIL regionale, l’industria e le costruzioni – soprattutto grazie alle risorse del Pnrr che Meloni non voleva– ma i benefici non si distribuiscono in modo equo: a trainare l’occupazione sono i lavoratori over 50, mentre i più giovani restano ai margini. Un’intera generazione viene lasciata indietro, in una Regione dove il lavoro povero aumenta, i salari sono bassi e oltre 100mila famiglie hanno dovuto chiedere l’assegno di inclusione per arrivare a fine mese. Servono politiche serie per il lavoro giovanile: investimenti nella formazione, anche quella professionale, nel digitale, nella cultura, nell’economia verde. Le misure estemporanee e spot non funzionano. Il futuro si costruisce offrendo stabilità, dignità e prospettive ai nostri giovani. Una regione che cresce senza i suoi giovani, è una regione che non cresce davvero”.



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