Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Marco Taisch (Mics): ecco la ricetta per la crescita del Made in Italy sostenibile




La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Ultim’ora news 13 giugno ore 17


Il Made in Italy deve «puntare sull’innovazione e sulla sostenibilità, intesa non solo come ambientale ma anche economica e sociale, per essere un brand sempre più competitivo e garantire prodotti ancora più di qualità». Lo dice Marco Taisch, presidente di Mics-Made in Italy Circolare e Sostenibile, il partenariato esteso tra università, centri di ricerca (38) e imprese (circa 100) finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca, nato con i fondi Pnrr. Con una dotazione di 125 milioni di euro (114 milioni da fondi Pnrr e 11 milioni da privati, sotto forma di coinvestimento), «l’ammontare di fondi più alto mai erogato per progetti di ricerca di base nell’ambito dell’economia circolare e sostenibile», Mics punta ad accelerare l’innovazione per settori chiave del Made in Italy: abbigliamento, arredamento e legno, automazione e meccanica. Quattro comparti che da soli, segnala Taisch, «sviluppano il 52-53% del pil italiano».

Il caso di Mics è una storia di successo del Pnrr italiano non solo perché «tutto procede secondo il cronoprogramma stabilito, in scadenza a fine 2025, ma anche perché sono stati finanziati progetti di impatto e multidimensionali». Da un lato, spiega Taisch, non sono state «distribuite risorse pubbliche a pioggia ma per ciascun tema strategico si è prescritto che vincesse un solo progetto grande, così da garantire un volume di capitale importante». Dall’altro lato, si è agito per far cooperare «settori industriali solitamente lontani e si è optato per la multidisciplinarietà della spesa e della ricerca». Messi in collegamento anche «imprese e ricerca nonché pubblico e privato». Non a caso il Made in Italy Innovation Forum, che si terrà dal 23 al 25 giugno a Cernobbio, promosso dal Mics, sarà un’occasione di confronto tra la comunità di ricerca e innovazione del manifatturiero italiano con aziende, associazioni di categoria e istituzioni.

Alcuni dei progetti per innovare il Made in Italy

Tra i quasi 150 progetti già messi a terra spaziano dalle plastiche commestibili per il confezionamento della frutta alla fabbrica italiana nello spazio, passando per nuovi metodi di recupero dei metalli preziosi come litio, cobalto e nichel dalle batterie esauste in modo sostenibile. Spiccano, ad esempio, «Cyclopastic Economy» che si propone di trasformare i rifiuti plastici in nuovi materiali ad alte prestazioni, come bioplastiche, cosmetici e farmaci; e «Linfa-Vaia Play» con cui si recuperano gli scarti degli ulivi pugliesi colpiti dal batterio Xylella per la produzione di biomateriali avanzati per hardware. Progetti di economia circolare e di urban mining particolarmente importanti «per un Paese come l’Italia che è più un Paese trasformatore che miniera di materie prime» nota Taisch.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La diversificazione e la specificità dei progetti finanziati da Mics dimostra inoltre che «per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità bisogna stare attenti a ogni dettaglio e a ogni componente di un prodotto». Guardando al mondo auto, contano anche i freni: con il «Green Brake System», un sistema frenante innovativo si promette di ridurre le emissioni di oltre il 65% rispetto ai freni tradizionali. E ancora, per il contrasto al fast fashion risalta «Pbr Fashion» che unisce un’ interfaccia digitale per la valorizzazione ed il racconto multisensoriale dei capi, ad etichette 4D per il tracciamento della filiera in blockchain.

Il mercato chiede innovazione e sostenibilità

Le imprese hanno tutto l’interesse di evolversi perché «il mercato chiede prodotti innovativi che rispettino i criteri Esg, soprattutto i giovani che sono nativi sostenibili oltre che digitali» e il cambiamento è sempre ingenerato dal lato della domanda. Bisogna essere onesti però, ha concluso Taisch, è più facile che il salto lo compiano «prima le realtà imprenditoriali più grandi e solide, che possano assumersi i rischi e i costi dell’innovazione, fungendo poi da trendsetter per il resto del mercato». (riproduzione riservata)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale