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Digital transformation in Italia: le sfide e le novità per le PMI


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Oggi anche le piccole e medie imprese italiane sono sempre più consapevoli della digital transformation in atto in Italia: un processo profondo di evoluzione che integra tecnologie digitali nei modelli di business, nei processi e nei rapporti con clienti e fornitori.

Cavalcare quest’onda non è più un’opzione, piuttosto una necessità per mantenere competitività, ottimizzare le risorse e sfruttare appieno strumenti e incentivi oggi disponibili per innovare.

Rispetto alle grandi realtà, molte PMI si trovano ancora ad affrontare ostacoli concreti: dalla carenza di competenze digitali all’accesso alle tecnologie più avanzate, passando per la gestione del cambiamento culturale. In questo scenario complesso, è interessante osservare alcuni dati per comprendere meglio quali siano le sfide più rilevanti, ma anche le opportunità più promettenti e gli obiettivi strategici su cui puntare per costruire una trasformazione digitale solida, sostenibile e davvero efficace.

I dati sulla digital transformation in Italia

In Italia, il rapporto tra PMI e trasformazione digitale sta cambiando rapidamente. Sempre più imprese stanno comprendendo che la transizione digitale è diventata essenziale e costituisce un’opportunità concreta per innovare, crescere e rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.

Nonostante un contesto economico segnato da incertezze, molte aziende hanno scelto di non rimandare gli investimenti: una parte significativa ha aumentato il budget destinato alla digitalizzazione, segnale evidente di una nuova consapevolezza.

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Alcune imprese stanno concentrando le risorse su specifiche funzioni aziendali, come la logistica o il marketing, mentre altre stanno abbracciando un approccio più ampio che coinvolga trasversalmente processi e persone.

C’è, però, ancora una quota di imprenditori che vede nel digitale un elemento poco rilevante per il proprio settore o che teme costi eccessivi. Ma la vera sfida resta quella delle competenze: il 34% di chi investe segnala la mancanza di figure qualificate come il principale ostacolo alla trasformazione. E sebbene molte PMI stiano cercando di colmare il gap con la formazione interna, l’inserimento di nuovi profili specializzati resta limitato. Solo una minoranza – appena il 10% – ha introdotto risorse con background tecnici avanzati.

Gli obiettivi della trasformazione digitale

Oggi le piccole e medie imprese si trovano ad affrontare una doppia sfida, che rappresenta al tempo stesso un’opportunità e un passaggio obbligato per chi intende restare competitivo in un contesto economico e normativo sempre più complesso. Le due dimensioni principali su cui le PMI sono chiamate a lavorare sono le seguenti.

  • Transizione digitale: non si tratta semplicemente di adottare nuovi strumenti tecnologici, ma di ripensare in chiave digitale processi, modelli organizzativi e strategie aziendali. La trasformazione digitale richiede alle imprese di acquisire nuove competenze, integrare soluzioni come l’automazione, l’analisi dei dati o il cloud computing, e sviluppare una mentalità orientata all’innovazione continua.
  • Transizione energetica e sostenibilità: cresce la pressione verso modelli produttivi più sostenibili, sia per rispondere alle normative europee, sia per intercettare le nuove sensibilità di clienti e partner. Per le PMI, questo significa ottimizzare i consumi, ridurre l’impatto ambientale e investire in soluzioni green, dall’efficienza energetica all’economia circolare.

Questi due fronti – digitale e sostenibilità – sono oggi imprescindibili per ogni impresa che voglia crescere in modo solido. Fortunatamente, non mancano strumenti e incentivi, sia tecnologici che finanziari, pensati proprio per supportare le PMI nel percorso di adeguamento e innovazione, a partire dalle risorse del PNRR.

Transizione digitale, PNRR e investimenti delle PMI

Negli ultimi anni, le PMI italiane hanno potuto contare su un crescente numero di strumenti pubblici pensati per accompagnarle nei processi di innovazione.

Tra questi, un ruolo centrale lo gioca oggi il Piano Transizione 5.0, che si affianca e amplia la logica già avviata con l’Impresa 4.0, e che punta, oltre che sulla digitalizzazione dei processi produttivi, sull’efficienza energetica e la sostenibilità.

Il nuovo piano, attivo per il biennio 2024-2025, mette a disposizione 12,7 miliardi di euro per sostenere le imprese nel duplice percorso digitale ed ecologico.

Le PMI, dal canto loro, si sono mostrate ricettive: il 65% ha usufruito di strumenti agevolativi, concentrando la maggior parte degli investimenti sull’acquisto di beni strumentali. Più marginale, invece, il ricorso a fondi per la formazione (36%) e per beni immateriali (25%).

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Nonostante ciò, va detto che molte imprese faticano ad accedere ai fondi a causa della complessità burocratica o della scarsa conoscenza delle opportunità disponibili. Per questo, accanto ai fondi pubblici, gli investimenti privati restano una leva importante per chi vuole affrontare in modo strategico la transizione verso un modello di impresa 5.0, capace di coniugare tecnologia, competitività e sostenibilità.

Nonostante le opportunità offerte dai finanziamenti pubblici, molte PMI italiane non stanno ancora investendo a sufficienza nelle tecnologie più innovative che potrebbero migliorare sensibilmente l’operatività quotidiana e accelerare la produttività.

Soluzioni come software gestionali evoluti o strumenti basati sull’intelligenza artificiale restano poco diffusi. È proprio per colmare questo divario che realtà come TeamSystem si impegnano ad affiancare le imprese lungo tutto il percorso di transizione digitale, offrendo strumenti concreti e accessibili. Un esempio è TeamSystem Enterprise, l’ERP essenziale per gestire in modo integrato e centralizzato le diverse aree aziendali: dalla contabilità alla logistica, dalle risorse umane alla produzione. Grazie a sistemi di questo tipo, è possibile automatizzare molte attività, semplificare i flussi di lavoro, ridurre gli errori e contenere i costi operativi. Il risultato? Un’impresa più agile, efficiente e pronta ad affrontare le sfide del futuro.



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