Conto e carta

difficile da pignorare

 

parte il rilancio green dell’acciaieria


Investimenti per oltre mezzo miliardo, riconversione ambientale e garanzie occupazionali. Urso: “L’Italia guida la transizione della siderurgia europea”

È ufficiale: il polo siderurgico AST di Terni entra in una nuova fase. Con la firma dell’Accordo di Programma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prende forma il piano di rilancio targato Gruppo Arvedi, che punta su innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e tenuta occupazionale. Un progetto che arriva dopo oltre due anni di confronto serrato tra istituzioni, azienda e sindacati.

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“Obiettivo raggiunto – ha dichiarato il ministro Adolfo Urso – grazie a un lavoro collettivo che ha visto fianco a fianco governo, Regione, Comune, sindacati e Parlamento. Questa è politica industriale vera, concreta”.

Alla firma erano presenti, oltre al Mimit, i rappresentanti del Mase, della Regione Umbria con la presidente Stefania Proietti, del Comune di Terni con l’assessore Sergio Cardinali e naturalmente i vertici del gruppo Arvedi. Subito dopo, i dettagli dell’intesa sono stati illustrati anche alle sigle sindacali.

Un investimento da 557 milioni, con prospettiva di raddoppio

Il piano industriale presentato da Arvedi prevede un investimento iniziale di 557 milioni di euro entro il 2028, destinati alla modernizzazione dell’impianto ternano. In prospettiva, potrebbero seguire ulteriori 573 milioni in una seconda fase, legata all’andamento del mercato.

A sostegno dell’operazione, il Mimit ha attivato il Contratto di sviluppo per la Tutela Ambientale, con una richiesta di agevolazioni per 96,5 milioni di euro, attualmente in fase di valutazione da parte di Invitalia.

Più green, meno emissioni

L’accordo prevede un corposo pacchetto di interventi ambientali: dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico alla messa in sicurezza della discarica, passando per opere di bonifica e attività di landfill mining. L’obiettivo è duplice: risanare l’area e renderla compatibile con uno sviluppo sostenibile.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Sul fronte energetico, la Regione Umbria si impegna a promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili, sfruttando il potenziale delle grandi derivazioni idroelettriche. Una scelta strategica per tagliare i costi delle imprese energivore e ridurre l’impronta carbonica del sito.

Lavoro garantito, con formazione al passo coi tempi

Dal punto di vista occupazionale, Arvedi conferma il mantenimento degli attuali livelli di personale, con la possibilità di nuove assunzioni e stabilizzazioni per i lavoratori precari. Ma non solo: il passaggio a tecnologie più avanzate richiederà percorsi di formazione e riqualificazione, da sviluppare in sinergia con gli enti locali e gli organismi competenti.

Un comitato per non perdere la rotta

Per vigilare sull’effettiva attuazione dell’Accordo, verrà istituito un Comitato Esecutivo presso il Mimit, con il compito di monitorare tempi, azioni e risorse. Un organo di controllo per garantire che la macchina del rilancio non perda colpi.



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