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Lavoro, Calderone: “Priorità sicurezza: a breve altri 700 milioni”



(Teleborsa) – “Quando la nostra Costituzione proclama che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ci consegna anche il dovere di fare in modo che ogni posto di lavoro sia sicuro e dignitoso. Un dovere che al di là dei rispettivi ruoli, degli specifici ruoli dei soggetti coinvolti, può essere assolto efficacemente solo se tutta la società avverte questo dovere come proprio e come prioritario”. È quanto ha affermato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nell’informativa alla Camera sulla sicurezza sul lavoro. “Gli obiettivi della sicurezza possono essere efficacemente raggiunti solo se i lavoratori e le imprese, i soggetti pubblici e privati, ognuno per la sua parte, collaborano e interagiscono nell’intento comune di rendere il lavoro sempre più sicuro – ha detto Calderone – quello che il governo si è proposto è prima di tutto di promuovere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, sostenendo la consapevolezza che tutelare la sicurezza è una responsabilità di ciascuno. Comporta avere cura della vita e della salute di tutti. Sicurezza significa anche azionare una leva di sviluppo economico e sociale, creare occasioni di sviluppo, di rinnovamento delle imprese e di crescita del benessere dei lavoratori”.

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Il ministero del Lavoro – ha aggiunto Calderone – “ha elaborato una strategia chiara, ambiziosa, che si snoda lungo quattro direttrici che sono complementari tra di loro: sensibilizzazione e formazione dei giovani e dei lavoratori; sostegno alle imprese nell’implementazione di procedure di sicurezza sempre più incisive; rafforzamento delle tutele in ambito lavorativo; attuazione di controlli mirati e coordinati. Questa strategia è stata formalizzata con il decreto ministeriale 195 del 17 dicembre del 2024 nel quale abbiamo adottato il piano integrato per la salute e la sicurezza”.

“Quando si parla di denunce di infortunio” sul lavoro, “di malattia professionale” e “di incidente mortale credo che tutti quanti insieme abbiamo la stessa sensibilità nel dire che anche un solo morto è una sconfitta – detto la ministra del Lavoro –. Sono abituata a chiedermi sempre se ho fatto abbastanza, se posso fare di più. Sono certa, con il supporto del Parlamento, di poter fare di più e meglio. Voglio assumere un impegno: utilizzare tutte le risorse che abbiamo a disposizione per per migliorare l’incisività della nostra azione di vigilanza e indirizzare le azioni di tutela e salvaguardia delle persone. Il mio obiettivo, così come quello del Governo, è nei prossimi tempi, molto brevi, di liberare altri 700 milioni da mettere a disposizione delle politiche per la sicurezza”.

Sul fronte dell’occupazione – ha detto Calderone – c’è “un milione di persone in più al lavoro”, raggiungendo una quota di “oltre 24 milioni” e “abbiamo un incremento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, una riduzione progressiva del numero dei giovani che non lavorano, non studiano e non si formano (neet). Non sono qui per dire – ha aggiunto la ministra – che tutte le soluzioni sono state trovate e che i nostri numeri non debbano essere migliorati certamente abbiamo un tasso di disoccupazione che è nella media europea. Bisogna lavorare e, soprattutto, sostenere l’ingresso al lavoro di giovani e donne e migliorare le condizioni di lavoro affinché ci siano interventi ancora più efficaci sul fronte del contrasto allo sfruttamento e all’utilizzo improprio delle forme di lavoro”.

Dal 1 ottobre del 2024, data in cui la patente a crediti in edilizia è entrata in vigore, “sono più di 454mila le imprese che si sono registrate, hanno iniziato il percorso, hanno avuto la patente. Esattamente al 3 giugno sono 454.447 – ha detto Calderone –. Di queste il 99,5% è stato rilasciato ad attività registrate in Italia e costituite sotto forma di imprese. Non è un documento simbolico, qualcuno ha detto anche questo, ma invece voglio dire che si tratta di una strategia importante che il Governo vuole estendere ad altri settori produttivi dove c’è una particolare condizione di alto rischio. Mi riferisco, ma solo a titolo esemplificativo, a settori come logistica e agricoltura, settori in cui l’incidenza del rischio è anche testimoniata dall’entità dei tassi di premio che la tariffa Inail assegna. Per noi rappresenta un cruscotto dinamico che registra comportamenti virtuosi e violazioni”.

Nel solo settore edilizio, nel corso del 2024 “sono state effettuate 41.106 ispezioni – ha aggiunto Calderone – il 73% in più rispetto al 2023 anche per effetto dell’entrata in servizio del primo contingente di ispettori tecnici. Il tasso di irregolarità riscontrata è significativo, ma questo è dato anche dal fatto che tutta l’attività ispettiva che stiamo sviluppando sul territorio è preceduta da un’analisi attenta e puntuale delle informazioni che ci vengono dalle banche dati che sono in condivisione in tempo reale per tutto il personale ispettivo e, quindi, dagli indici di pericolosità e rischiosità che ci portano ad andare in taluni casi in una situazione in cui il controllo è mirato e l’ipotesi di rischio poi si verifica”.

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(Teleborsa) 12-06-2025 15:39



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