La salute dei dipendenti è un asset strategico: come il welfare aziendale sta cambiando la sanità in Italia

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, le aziende si trovano a dover ripensare il concetto stesso di “benefit”. La retribuzione non basta più: i dipendenti cercano stabilità, benessere e un concreto equilibrio tra vita privata e professionale. È in questo scenario che la salute entra a pieno titolo nell’agenda strategica delle imprese, non come voce di spesa, ma come investimento ad alto rendimento.

Secondo il 6° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, il 71% dei lavoratori italiani considera fondamentale ricevere servizi di prevenzione e tutela della salute all’interno del proprio pacchetto di welfare. Non si tratta solo di rimborsi per visite o cure: ciò che viene chiesto sono soluzioni proattive, personalizzate e facilmente accessibili. La pandemia ha accelerato questa consapevolezza, ma il trend è destinato a consolidarsi.

Welfare sanitario: non solo benefit, ma leva di performance

L’inserimento di servizi sanitari e di prevenzione nei piani di welfare è oggi una realtà concreta per molte aziende, soprattutto nel Nord Italia e tra le medie e grandi imprese. Secondo Assolombarda, il 64% delle aziende lombarde include nella propria offerta prestazioni sanitarie o strumenti per l’accesso facilitato alle cure. Una scelta che va ben oltre il benessere individuale: riduce l’assenteismo, migliora la produttività, fidelizza i talenti e rafforza il brand aziendale.

Basti pensare che il costo medio di un giorno di assenza per malattia, secondo l’INPS, è di circa 190 euro per dipendente. Moltiplicato su base annua e per forza lavoro, l’impatto economico diventa evidente. A ciò si aggiungono i costi indiretti: ritardi nei progetti, aumento del carico per i colleghi, calo dell’engagement. Agire sulla prevenzione significa agire sulla continuità operativa dell’impresa.

Digital health e accesso facilitato: il nuovo standard del welfare

Oggi i dipendenti si aspettano servizi sanitari che siano non solo completi, ma anche facili da usare. La burocrazia, i tempi lunghi per ottenere una visita e la difficoltà nel trovare lo specialista giusto sono ostacoli che frenano l’utilizzo stesso dei benefit. È qui che la tecnologia può fare la differenza.

L’integrazione nel welfare aziendale di strumenti come Elty – Piattaforma per la prenotazione di visite specialistiche consente ai lavoratori di prenotare in pochi click una visita medica, diagnostica o di prevenzione, scegliendo luogo, data e professionista in base alle proprie esigenze. Questo riduce drasticamente il tempo perso in trafile organizzative, aumenta l’effettivo utilizzo del benefit e, soprattutto, incentiva comportamenti preventivi che spesso vengono trascurati proprio per mancanza di tempo.

Prevenzione come cultura aziendale: verso un approccio ESG alla salute

La salute in azienda non può più essere relegata al piano delle emergenze. Deve diventare una componente strutturale della cultura organizzativa, esattamente come la sicurezza sul lavoro o la formazione. Sempre più aziende, infatti, legano la strategia di welfare agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance), ponendo la salute dei dipendenti tra i KPI del proprio impatto sociale.

In questo quadro, offrire ai dipendenti percorsi di prevenzione, screening regolari, supporto psicologico e consulenze alimentari o sportive diventa un modo per generare valore condiviso. Non solo per attrarre nuovi talenti, ma anche per creare ambienti più stabili, resilienti e inclusivi. La piattaforma tecnologica diventa il canale, ma il messaggio è culturale: il benessere è un diritto, ma anche un vantaggio competitivo.

Casi reali e riscontri economici

Alcune multinazionali italiane che hanno introdotto programmi di prevenzione sanitaria strutturata nei propri piani welfare hanno registrato risultati concreti: calo del 25% dei giorni medi di assenza per malattia, aumento del 14% della soddisfazione interna, e un ritorno sull’investimento medio (ROI) compreso tra 1,5x e 2x in termini di produttività recuperata.

E anche nel panorama PMI, si moltiplicano i casi di aziende che — grazie a strumenti digitali flessibili — riescono a offrire servizi avanzati anche con budget contenuti. La personalizzazione e la scalabilità diventano fattori chiave per il successo di questi progetti.

Salute come infrastruttura invisibile della crescita

Le aziende che oggi scelgono di investire in salute non stanno facendo solo employer branding: stanno costruendo una nuova infrastruttura, invisibile ma potente, per il proprio sviluppo. In un’epoca in cui la risorsa scarsa è l’energia delle persone — non solo il capitale — prendersene cura è una strategia a lungo termine.

Strumenti come Elty rappresentano una risposta concreta alla necessità di rendere questi percorsi sostenibili, rapidi, integrati e misurabili. Perché la competitività di domani si gioca, sempre di più, nel modo in cui trattiamo la salute oggi.