Il potere mafioso è diventato sistema

Le nuove mafie sono un fenomeno criminale particolarmente complesso che mal si presta a semplificazioni. Il potere mafioso oggi è diventato sistema e opera agevolmente nella politica, nell’economia e nella finanza mondiali. È parte integrante delle economie statali e delle loro istituzioni corr otte. Le moderne organizzazioni mafiose hanno avuto la grandissima capacità di adeguarsi alla decadenza delle democrazie rappresentative e all’imperversare della globalizzazione indiscriminata. Si sono perfettamente conformate al momento storico in atto.
Se vogliamo comprendere queste mafie, dobbiamo analizzarne e combatterne in primis la transnazionalità, la propensione corruttiva e la matrice fortemente mercatistica. Siamo di fronte a un nuovo target mafioso e dobbiamo prenderne atto. La politica, l’economia e la finanza si sono trasformate rispetto al secolo passato, e la mafia semplicemente ha seguito questi nuovi cambiamenti nel corso dei vari eventi storici. Si è passati da sistemi economici localizzati a globalizzati, dominati non più dalla politica ma dall’economia e dall’evoluzione tecnologica. Oggi merci, capitali e affari attraversano i confini territoriali. La finanza è diventata l’asse portante dell’economia, soprattutto dopo la diffusione di strumenti finanziari innovativi. Lo sviluppo tecnologico ha rivoluzionato molti settori, con l’automazione, l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione. È cambiato il modo in cui si opera nei mercati.
Le nuove mafie si sono adattate a questo nuovo contesto, dando maggiore attenzione all’aspetto economico-finanziario. Le mafie, originariamente territoriali, si sono evolute, stabilendo alleanze e collaborazioni con gruppi criminali di altre nazioni, ampliando così il loro raggio d’azione e le loro fonti di profitto.
Oggi abbiamo reti multinazionali con sistemi organizzativi capillari e condivisione di risorse e capacità criminali. Si agisce controllando e sfruttando i mercati mondiali, investendo in attività illegali come traffico di droga, armi, esseri umani e in mercati legali per riciclare e reinvestire i proventi illeciti. Siamo di fronte a una macchina da guerra perfettamente operante e in questo momento talmente potente da surclassare qualsiasi tipo di contrasto da parte degli Stati non ancora adeguatamente attrezzati ad affrontarla.

I nuovi sistemi criminali di stampo mafioso, inoltre, possono contare su una élite mafiosa che tesse relazioni con il sistema politico, economico e finanziario. Questo significa professionisti, massoni, uomini delle istituzioni, con importanti ruoli istituzionali, che s’integrano con le organizzazioni criminali per ottenere vantaggi reciproci. Il sistema criminale delle nuove mafie è in grado di offrire sul libero mercato beni e servizi a prezzi molto vantaggiosi di cui approfittano imprenditori e professionisti corrotti a livello mondiale. Molte imprese europee e internazionali si rivolgono alle mafie per ottenere servizi che permettano di abbattere i costi di produzione, come per esempio lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi o l’accaparramento di appalti e sussidi economici. L’aiuto delle mafie permette a questo sistema di colonizzare interi settori economici, inibiti ai normali operatori di mercato (grandi opere pubbliche, trasporti, energia, privatizzazioni e così via).

Oggi le nuove mafie sono un sistema criminale integrato, strutturato e complesso, in grado di garantire benefici a chiunque a esso si rivolga. In passato, la mafia agiva in modo più diretto, con la presenza di mafiosi che ricoprivano ruoli pubblici come consiglieri comunali, assessori o sindaci, esercitando un condizionamento che si manifestava attraverso la violazione delle regole e la negazione dei diritti dei cittadini. Le nuove mafie oggi sono abili manipolatrici che corrompono per il proprio interesse. Le moderne organizzazioni mafiose sono integrate nella pubblica amministrazione, il che rende più ardua la lotta contro la corruzione delle istituzioni pubbliche e porta, di fatto, a un deterioramento della democrazia e della legalità.

In una simile situazione, sarà necessario rafforzare proprio il sistema di prevenzione e repressione dei reati contro la pubblica amministrazione, promuovendo la trasparenza delle attività politiche e amministrative, incoraggiando la denuncia d’irregolarità e rafforzando il controllo sui finanziamenti destinati alle campagne elettorali.

A mio parere, bisognerebbe anche riformare il sistema elettorale, che oggi prevede la semplice scelta di nominati da oligarchie di partiti non più connessi con la società civile. Si osserva, inoltre, la mancanza di un dibattito pubblico adeguato su questo tema, il che spesso porta a sottovalutarne la gravità. A queste discrasie si somma la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e degli organismi deputati alla lotta alle mafie, aggravando ulteriormente la situazione. Siamo di fronte a una proliferazione di saprofiti che si nutrono di un sistema statale sempre più corrotto e in declino. Al fine di contrastare un simile sistema criminale, si rende necessario promuovere valori come l’onestà, il senso del dovere, la trasparenza, incoraggiare la denuncia e le collaborazioni con le autorità, rafforzare le istituzioni nel loro impegno e nel contrasto alla criminalità organizzata a livello europeo e internazionale.

Tratto da: Huffingtonpost.it 

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