Il disegno di legge di Trump sulla riduzione delle imposte potrebbe frenare i progetti statunitensi relativi ai minerali critici

Il disegno di legge fiscale e di spesa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump renderebbe più difficile per le aziende americane che operano nel settore dei minerali critici competere con la Cina, poiché elimina un credito d’imposta per promuovere la produzione interna di nichel, terre rare e altri materiali utilizzati nell’elettronica avanzata e nelle armi.

Con Trump e i legislatori repubblicani che mirano a tagliare il sostegno governativo ai progetti di energia verde, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il mese scorso una versione del suo “One Big Beautiful Bill Act” che elimina il cosiddetto credito 45X. Il Senato sta ora discutendo il disegno di legge.

La legge sul cambiamento climatico del 2022 dell’ex presidente Joe Biden, l’Inflation Reduction Act, ha creato il credito di produzione del 10%, una riduzione delle imposte sulle società per l’estrazione e la lavorazione di minerali critici. L’agevolazione fiscale copre anche i progetti solari, eolici e relativi alle batterie.

La versione del disegno di legge approvata dalla Camera equipara gli incentivi governativi per le turbine eoliche a quelli per i progetti minerari, che molti considerano cruciali per la sicurezza nazionale. Le aziende che si occupano di minerali critici ora affermano che i loro progetti sono vittime collaterali della disputa politica sulle energie rinnovabili.

Il credito d’imposta è già legge e fa parte dell’attuale bilancio federale. L’ufficio bilancio del Congresso, un ente apartitico che valuta il costo delle proposte legislative su richiesta del Congresso, non ha studiato quanto si risparmierebbe eliminando il credito.

La maggioranza repubblicana al Congresso sta cercando di risparmiare per finanziare altre priorità come i tagli alle tasse, la difesa e il pareggio di bilancio. Questo mese, l’ala destra della Camera dei Rappresentanti, il Freedom Caucus, ha dichiarato che “non accetterà” tentativi di “annacquare, eliminare o fare marcia indietro sulle riduzioni di spesa e sui tagli all’IRA Green New Scam ottenuti con tanta fatica in questa legislazione”.

I minatori, tuttavia, sostengono di aver bisogno del credito per competere con la Cina. Pechino ha bloccato le esportazioni di alcuni minerali fondamentali, ha utilizzato il suo controllo sulle terre rare per concludere un accordo commerciale con Washington e ha inondato i mercati globali con forniture a basso costo di nichel, cobalto e litio.

L’industria mineraria, tradizionalmente conservatrice, si trova ora nella posizione insolita di aver bisogno del sostegno di Washington per crescere e, in alcuni casi, per sopravvivere. Il proprietario dell’unica miniera di cobalto degli Stati Uniti è fallito quest’anno dopo che i minatori cinesi hanno depresso i prezzi globali di quel metallo.

“Se non avremo quel credito d’imposta, i produttori di minerali critici negli Stati Uniti rischiano di soccombere alla chiusura”, ha affermato KaLeigh Long, fondatrice e CEO di Westwin Elements, che sta costruendo l’unica raffineria commerciale di nichel del Paese.

Senza il credito d’imposta, Westwin potrebbe non essere in grado di ripagare il proprio debito, ha affermato Long, sottolineando che i prestiti della società sono stati modellati sulla base dell’aspettativa che fosse permanente. Il mese scorso, Long ha scritto una lettera al Senato chiedendo di mantenere il credito. La lettera è stata firmata da 30 dirigenti del settore.

Qualsiasi modifica apportata dal Senato al disegno di legge dovrà essere concordata con la versione della Camera prima di essere inviata a Trump. Diversi membri della Camera hanno ammesso di non aver letto l’intero disegno di legge prima di votarlo, tra cui la deputata Marjorie Taylor Green, repubblicana della Georgia, e il deputato Mike Flood, repubblicano del Nebraska.

I democratici della Camera hanno votato all’unanimità contro il disegno di legge, ma le loro critiche si sono concentrate sui tagli fiscali che, a loro avviso, aumenteranno il deficit e richiederanno tagli alla sanità, all’assistenza alimentare, all’istruzione, alla ricerca scientifica e ad altri programmi.

“Ci sono così tante questioni attualmente all’esame del Congresso e questa non sta facendo breccia, ma lo farà sicuramente quando tra cinque anni avremo una carenza di minerali”, ha affermato Jeff Green, consulente del settore dei minerali critici.

Il senatore John Hickenlooper, democratico del Colorado che ha votato a favore dell’IRA nel 2022, ha dichiarato in una dichiarazione alla Reuters che tagliare il credito “distruggerebbe posti di lavoro… solo per finanziare agevolazioni fiscali per i super ricchi” e sarebbe un “cattivo affare” per il Paese.

Trump, che ha emesso diversi ordini esecutivi volti a incrementare la produzione mineraria degli Stati Uniti, non ha commentato pubblicamente il dibattito sul 45x. La Casa Bianca non ha risposto alle richieste di commento.

“Il credito d’imposta aggiunge semplicemente un vantaggio fenomenale all’economia di un progetto e ci offre vantaggi che la Cina già concede alle proprie aziende”, ha affermato Alex Grant, amministratore delegato della startup Magrathea, specializzata nella lavorazione del magnesio, che ha firmato la lettera. La Cina controlla la maggior parte della produzione mondiale di questo metallo, utilizzato nelle leghe per l’acciaio e l’alluminio.

Abigail Hunter, direttore esecutivo del Center for Critical Minerals Strategy della SAFE, ha descritto il credito d’imposta come “l’unico strumento attualmente disponibile per sostenere l’industria esposta alla manipolazione del mercato”.

La versione della Camera elimina anche tutti i finanziamenti IRA rimanenti per il Loan Programs Office (LPO) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che sotto Biden ha concesso miliardi di dollari in prestiti a progetti di litio in Nevada da parte di Ioneer e Lithium Americas. La possibilità di chiusura dell’LPO ha spinto le società minerarie a finalizzare in fretta i prestiti lo scorso anno, come riportato da Reuters ad agosto.

I senatori repubblicani hanno dichiarato questa settimana di essere in discussione su come estendere alcuni crediti d’imposta per l’energia verde, in particolare per le imprese con ingenti investimenti di capitale. Non sono stati presi impegni definitivi.

Per Mahesh Konduru, CEO della startup di lavorazione dei minerali Momentum Technologies, il credito è un modo per Washington di dimostrare il proprio sostegno all’industria.

“Abbiamo bisogno degli strumenti adeguati per costruire, alimentare e far crescere quella catena di approvvigionamento all’interno degli Stati Uniti”, ha affermato. (Reportage di Ernest Scheyder; reportage aggiuntivo di Bo Erickson; editing di Veronica Brown e David Gregorio)