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Difesa: la BEI triplica i fondi per le PMI europee, al via primo accordo operativo con Deutsche Bank


La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) intensifica il proprio sostegno alla base industriale della difesa dell’Unione Europea, annunciando un significativo ampliamento del programma di finanziamenti destinato alle piccole e medie imprese (PMI) della filiera. Dopo l’intesa della scorsa settimana con cinque istituti nazionali di promozione, tra cui la Cassa Depositi e Prestiti per l’Italia, la BEI ha deciso di triplicare il plafond originario, portando da 1 a 3 miliardi di euro le risorse complessive messe a disposizione delle banche commerciali per finanziare progetti nel comparto sicurezza e difesa.

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L’iniziativa mira a rafforzare l’autonomia strategica europea, in un momento in cui la crescente instabilità geopolitica e la guerra in Ucraina hanno evidenziato l’urgenza di una maggiore integrazione industriale e tecnologica nel settore della difesa. Con questo nuovo pacchetto, la BEI intende facilitare l’accesso al credito per migliaia di PMI e mid-cap che forniscono componenti, servizi e tecnologie ai grandi contractor europei, tra cui Leonardo, Airbus, Rheinmetall e Thales.

L’espansione del programma risponde alla forte domanda manifestata dalle banche commerciali europee, che vedono nell’iniziativa un’opportunità per attivare nuova liquidità a lungo termine in settori fino a poco tempo fa considerati a rischio o a basso margine. Le PMI, in particolare, soffrono storicamente di limitato accesso al credito per progetti legati alla difesa, un comparto percepito come ad alta complessità regolatoria e con cicli di rientro degli investimenti molto lunghi. Il nuovo programma della BEI punta proprio a colmare questo divario, garantendo supporto anche alle imprese di media dimensione, spesso escluse dai finanziamenti diretti.

Secondo le stime della Commissione europea, sono oltre 2.500 le PMI coinvolte attivamente nella catena di approvvigionamento dei principali gruppi della difesa in Europa. Si tratta di imprese altamente specializzate, che contribuiscono in modo determinante all’innovazione, alla resilienza tecnologica e alla sicurezza occupazionale del comparto. Il rafforzamento del loro accesso al credito è considerato un fattore chiave per la competitività e l’autosufficienza industriale del continente.

Parallelamente all’estensione del plafond, la BEI ha firmato il primo accordo operativo nell’ambito del nuovo programma di prestiti. Il partner è Deutsche Bank, che riceverà un finanziamento da 500 milioni di euro da parte dell’istituto europeo. Grazie a un meccanismo di leva finanziaria, questa cifra consentirà di mobilitare fino a 1 miliardo di euro in nuovi crediti destinati a progetti nella sicurezza e nella difesa.

I fondi potranno essere utilizzati per capitale circolante, investimenti tecnologici, infrastrutture militari e di polizia – tra cui centri di addestramento e formazione – con un’attenzione specifica alle imprese della catena di fornitura localizzate nei territori europei più esposti o meno serviti dal mercato del credito. Il prestito quadro, ha spiegato Deutsche Bank, sarà attivato a livello paneuropeo, con focus iniziale su Germania, Italia, Francia e Polonia.

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L’accordo è stato annunciato dalla presidente della BEI, Nadia Calviño, durante il Vertice europeo sulla sicurezza e difesa, tenutosi a Bruxelles lo scorso 1° giugno.

“Il rafforzamento della sicurezza e della difesa europee è oggi al centro della nostra missione. Con l’ampliamento dei prestiti intermediati stiamo portando i finanziamenti a un livello record. Attraverso partnership come quella con Deutsche Bank, ci assicuriamo che le PMI possano disporre delle risorse necessarie per innovare, crescere e garantire la resilienza della filiera”, ha dichiarato Calviño.

Il prestito siglato con Deutsche Bank rappresenta il primo partenariato commerciale attivo nell’ambito del nuovo strumento BEI. Altri accordi con istituti bancari in Francia, Italia e altri Paesi membri dell’UE sono attesi nelle prossime settimane, rafforzando l’idea di un piano d’azione coordinato per supportare l’intera industria europea della difesa in un momento cruciale della sua evoluzione.

“Con questo prestito quadro, saremo in grado di offrire capitale ai clienti in ogni anello della catena di fornitura, nei territori dove c’è maggiore bisogno”, ha dichiarato Fabrizio Campelli, responsabile Investment & Corporate Bank e membro del consiglio di amministrazione di Deutsche Bank.
“Il messaggio è chiaro: siamo pronti a rafforzare la resilienza dell’ecosistema europeo della sicurezza e della difesa”.

La mossa della BEI conferma un cambio di passo rispetto al passato, quando i finanziamenti al settore della difesa erano visti con maggiore cautela. Oggi, di fronte a una crescente esigenza di autosufficienza industriale e tecnologica, l’Europa sceglie di puntare con decisione su investimenti strategici per proteggere la sicurezza comune e garantire continuità alla base produttiva.

 



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