CATANZARO «La collaborazione tra Confindustria e la Struttura di missione Zes, avviata col Protocollo d’intesa per favorire la conoscenza delle opportunità offerte dalla Zes unica, sta portando risultati concreti, come dimostra l’aumento delle Autorizzazioni Uniche. Ora è fondamentale garantire la conoscenza di queste opportunità e l’omogeneità di implementazione in tutti i territori, inclusi quelli, come la Calabria, che hanno più margini di miglioramento. La possibilità di ottenere in circa 30 giorni tutti i titoli necessari per avviare nuovi investimenti produttivi è un’opportunità strategica, che le imprese devono saper cogliere e che può rappresentare un volano di competitività, anche nell’ottica di consolidare e rafforzare i livelli di crescita sperimentati dall’economia meridionale negli ultimi anni».
Così Natale Mazzuca, vicepresidente di Confindustria per le Politiche Strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno, a Catanzaro durante il Roadshow Intesa Sanpaolo – Confindustria “Investimenti, Innovazione, Credito. Il valore del Mezzogiorno e le opportunità della Zes Unica”. Si è trattato dell’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane sottoscritto lo scorso gennaio dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo. Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 2,5 miliardi alle aziende calabresi, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr.
Nella sede di Unindustria, la più vasta associazione di territorio del sistema confindustriale calabrese, Mazzuca e Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo. Particolare attenzione è stata dedicata alle opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno quale leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico calabrese. Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Il Sud peraltro rappresenta il punto di partenza del ciclo di incontri destinati alle imprese, testimoniando l’importanza del Mezzogiorno a cui l’accordo riserva complessivamente 40 miliardi di euro, come annunciato a Napoli dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e dal responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, in occasione del primo incontro territoriale di declinazione dell’accordo. Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria già avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente Pmi, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
Le novità riguardano: la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della Zes Unica del Mezzogiorno; gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita; l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili; l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati; piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana. Per Nargi «il sistema economico regionale è caratterizzato dalla presenza di Pmi molto dinamiche che rappresentano una componente essenziale delle filiere industriali dell’intero Mezzogiorno e il rinnovato accordo con Confindustria, che mette a disposizione delle imprese calabresi 2,5 miliardi di euro sui 40 complessivi del plafond relativo al Sud Italia, ci permette di rafforzare il sostegno al tessuto produttivo della regione. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste aziende per aumentarne la competitività, sfruttando la leva strategica della Zona Economica Speciale Unica e offrendo soluzioni di finanziamento dedicate per incentivare nuovi investimenti sostenibili». Secondo Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria, «il rapporto tra Confindustria e Intesa Sanpaolo contribuisce da tempo al consolidamento e all’evoluzione del sistema imprenditoriale italiano. Rinnovando questo accordo anche in Calabria con un plafond consistente, aggiungiamo un altro importante tassello a quel percorso di sostegno agli investimenti e all’ammodernamento delle imprese calabresi già intrapreso con gli strumenti messi a disposizione dalla Regione Calabria attraverso Pnrr e Pr 2021-27. Inserito nel più ampio quadro della Zes Unica del Mezzogiorno, questo ulteriore strumento rappresenta l’occasione per aumentare la competitività delle imprese locali e l’attrattività del sistema produttivo regionale rispetto a nuovi insediamenti e nuovi investimenti. Ciò, com’è chiaro, si tradurrà anche in aumento occupazionale e in lavoro di qualità». Dopo i saluti di Ferrara la relazione su “La Zes Unica nel contesto dell’economia del Mezzogiorno e del territorio calabrese” di Massimo Deandreis, direttore generale di Srm, centro Studi e Ricerche Mezzogiorno collegato a Intesa Sanpaolo e la tavola rotonda moderata da Dario Lamanna, direttore Unindustria Calabria, che ha visto gli interventi di Natale Mazzuca Vicepresidente Confindustria per le Politiche Strategiche per sviluppo del Mezzogiorno e Giuseppe Romano Coordinatore Struttura di Missione Zes Unica del Mezzogiorno.
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