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Il nuovo proprietario di La Perla è Peter Kern: salvi i 210 dipendenti


Il miliardario americano “re del Brunello” si è aggiudicato marchio e stabilimento in Emilia – Romagna. Esulta il ministro Urso: «Abbiamo restituito un futuro a un’icona della moda italiana». Il piano industriale prevede quasi 30 milioni di investimenti entro il 2027 e 40 nuove assunzioni. Soddisfazione dei sindacati che chiedono garanzie sugli ammortizzatori sociali nel periodo di transizione

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Sarà il miliardario Peter Kern a riportare a nuova vita La Perla, la storica azienda di lingerie made in Italy finita in una profonda crisi al punto da portare tutte le unità del gruppo in stato di insolvenza. È Luxury Holding LLC l’azienda che ha presentato la migliore offerta per il salvataggio – 16 le manifestazioni di interesse arrivate al Ministero delle imprese e made in Italy – e che l’ha spuntata su brand storici come Lovable e Calzedonia. A proposito di Calzedonia (nel 2023 il Gruppo è stato ribattezzato Oniverse e alla guida c’è Sandro Veronesi), fino a pochi giorni fa data per favorita, ancora una volta l’azienda è rimasta fuori dai giochi: la prima offerta risale al 2007 ma ebbe la meglio quella del fondo americano JH Partners e nel 2013 fu il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia – tramite la holding Pacific Global Management – a spuntarla sul filo di lana con un’offerta da 69 milioni.

L’ingresso di Kern rappresenta ora il quarto passaggio di proprietà dal 1964, anno in cui prendeva vita il laboratorio artigianale di Ada Masotti: dopo l’era Scaglia nel 2018 l’azienda fu venduta a Sapinda Holding (poi ribattezzata Tennor) azienda olandese con sede a Londra e di proprietà del finanziere tedesco, Lars Windhorst che già a luglio 2019 annunciava licenziamenti ad appena tre mesi dalla promessa di un rilancio. Dopodiché nell’arco di pochi anni la discesa verso una profonda crisi con l’apertura all’amministrazione controllata da parte del Tribunale di Bologna e il tavolo di crisi aperto al Mimit nell’autunno 2023.

Investimenti e assunzioni

«Il salvataggio de La Perla è oggi realtà. Abbiamo restituito prospettiva e futuro a un’icona globale della moda italiana. Un sentito ringraziamento a Luxury Holding LLC e a Peter Kern da cui è pervenuta l’offerta migliore, sia sotto il profilo economico che occupazionale. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni in una battaglia che sembrava impossibile», ha commentato il ministro Adolfo Urso a conclusione del tavolo a Palazzo Piacentini presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto a cui hanno partecipato i liquidatori britannici e i curatori italiani di La Perla Global Management, i commissari di La Perla Manufacturing e il curatore di La Perla Italia nonché l’assessore della Regione Emilia Romagna Vincenzo Colla (a Bologna lo stabilimento produttivo dell’azienda), i sindacati e Peter Kern in videocollegamento dagli Stati Uniti.

Il dossier La Perla è stato definito dal Mimit un «caso senza precedenti» considerato che per la prima volta, sotto la regia del Ministero, sono state armonizzare più procedure, anche con finalità liquidatoria, una di diritto britannico e una italiana, convergendo verso un’unica soluzione industriale.

In dettaglio il piano industriale prevede quasi 30 milioni di investimenti entro il 2027, con il rilancio del sito produttivo emiliano, l’assunzione di tutti i 210 dipendenti coinvolti nelle procedure delle due costole La Perla Global Management e La Perla Manufacturing un rafforzamento della forza lavoro con 40 nuovi lavoratori in entrata.

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Ammortizzatori sociali

Le segretarie nazionali e territoriali di Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno espresso soddisfazione sul risultato raggiunto ma evidenziano la necessità di «incontri specifici con il nuovo management per ristrutturare la piena ripresa produttiva e commerciale» e chiedono di conoscere «i tempi effettivi giuridici per l’acquisizione in modo da definire tutte le condizioni, anche normative, per tutti i dipendenti. È urgente che il governo e i ministeri competenti provvedano ad autorizzare la necessaria copertura di questo periodo transitorio con gli ammortizzatori sociali». A tal proposito la sottosegretaria Bergamotto ha sottolineato che «il lavoro del Mimit non finisce qui. Ora inizia un’altra fase del percorso di sviluppo e reindustrializzazione», proprio a partire dagli ammortizzatori sociali.

E per quel che riguarda la cassa integrazione il ministro Urso ha annunciato che è in via di definizione insieme con la ministra del Lavoro Marina Calderone una norma (che sarà presentata al prossimo Consiglio dei ministri) che punta a introdurre un ammortizzatore in grado di coprire situazioni come quella di La Perla.

peter kern

Manager di lungo corso, Peter Kern avrebbe deciso di rilevare La Perla su suggerimento della moglie – pare sia andata così. Il brand del made in Italy è infatti decisamente lontano dagli interessi del miliardario americano, ex amministratore delegato di Expedia, colosso online per la prenotazione di viaggi, nonché dei gruppi televisivi Tribune Media e Univision e ha lavorato anche nel mondo delle telecomunicazioni e del private equity. Vero è però che il legame con l’Italia è forte: Kern risiede in Toscana e possiede diversi vigneti oltre alla storica Villa Bibbiani della Famiglia Frescobaldi ed è noto alle cronache locali (e non solo) come “mister Brunello di Montalcino”.

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