Centro proposte di semplificazione per sbloccare una burocrazia che fa male alle imprese e allo sviluppo del territorio. Tante quelle contenute nel pacchetto presentato dalla Cna, con un Focus sull’Abruzzo e le sue criticità che vanno dai porti, agli appalti, passando per dehors, energia da fonti rinnovabili e autorizzazioni ambientali, utili a “liberare le energie delle piccole imprese”. Un pacchetto che investe procedure, tempi, costi, norme ed enti, che secondo le stime della Cna sarebbe in grado di far risparmiare tempo e denaro alle nostre aziende: tradotto in cifre, oltre 7 miliardi di euro di risparmio, con 50 giornate lavorative in meno dedicate alle procedure, e un impatto che passerebbe da 9.210 euro di costo annuo a 7.751, investendo ben 29 settori produttivi.
Secondo la confederazione artigiana, che ha presentato a Pescara il suo “Dossier burocrazia”, la scommessa è dare così impulso alla competitività, rafforzando la produttività: in poche parole “eliminando gli ostacoli, ma senza abbassare le tutele”, sottolinea l’associazione.
Il focus specifico dedicato all’Abruzzo, in questo “dossier burocrazia” ruota attorno a diversi temi, ma soprattutto attorno all’inestricabile Babele di permessi e autorizzazioni che connotano spesso la produzione di atti dovuti, impedendo alle imprese di muoversi con facilità in un territorio dove le regole cambiano anche a pochi chilometri di distanza per ottenere la stessa cosa. Esempi, sottolinea la Cna, ne sono la frammentazione delle autorizzazioni nel sistema portuale regionale; la produzione di energia da fonti rinnovabili; il sistema di autorizzazione unica ambientale; le norme sulle industrie insalubri; le piattaforme per gli appalti; le autorizzazioni per la sistemazione dei dehors per le imprese artigiane alimentari. Operazioni semplici, che la burocrazia ha spesso il potere di complicare, e che invece il dossier della Cna propone ora di semplificare, adottando innanzi tutto procedure identiche da parte degli enti interessati.
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Generale, negli interventi dei diversi interlocutori presenti, l’apprezzamento per l’iniziativa della Cna, che nelle prossime settimane avvierà un confronto istituzionale per dare corpo e sostanza alle sue proposte. Così, se il senatore Pd Michele Fina ha detto “di condividere la visione e l’approccio al tema, che finalmente muove dalle esigenze poste dal basso”. Il sindaco di Città Sant’Angelo (che è anche componente del direttivo dell’Anci Abruzzo) Matteo Perazzetti ha sottolineato “l’impegno ad affrontare con gli altri Comuni i temi sollevati”, mentre il deputato Pd Luciano D’Alfonso ha invitato ad “aprire una vera e propria vertenza, a supporto del progetto, per la formazione del personale dedicato nella pubblica amministrazione”. L’assessore regionale Tiziana Magnacca, da parte sua, ha lodato l’impostazione del progetto, ispirato a una visione di concretezza nella ricerca della soluzione dei problemi.
All’incontro tenutosi nella sede regionale della confederazione artigiana hanno partecipato il curatore del dossier Marco Capozi che responsabile nazionale dell’Ufficio legislativo, e Roberto Angelini, che sempre per la confederazione artigiana nazionale cura il Dipartimento per le relazioni istituzionali. Istituzioni che hanno risposto all’invito del presidente e del direttore regionali di Cna Abruzzo Savino Saraceni e Silvio Calice, numerose: oltre a Fina, Perazzetti, d’Alfonso e Magnacca erano infatti presenti anche il sindaco di Chieti Diego Ferrara e l’assessore comunale al Bilancio e finanze del Comune di Pescara, Eugenio Seccia.
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