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smart working, art therapy, supporto genitori e spazi inclusivi


Le aziende stanno orientando le proprie strategie verso il benessere dei dipendenti, riconoscendo come questo rappresenti una leva fondamentale per aumentare il valore complessivo dell’impresa. Investire in welfare non è solo un gesto di attenzione verso i collaboratori, ma anche una scelta strategica destinata a rendere il contesto lavorativo più produttivo e motivante.

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Una scelta che porta vantaggi

Il benessere dei lavoratori si traduce in un ambiente di lavoro più sereno e in un impegno quotidiano che si riflette positivamente sui risultati. Le aziende, infatti, comprendono che la cura della salute e della soddisfazione dei dipendenti ha un impatto diretto sulla crescita economica e sull’immagine del marchio. Questa visione moderna sottolinea l’importanza di una gestione orientata al patrimonio umano.

Benefici per il clima aziendale

L’adozione di pratiche di welfare favorisce la creazione di un clima aziendale inclusivo e dinamico. In un ambiente così strutturato, i dipendenti si sentono maggiormente valorizzati, contribuendo a costruire una cultura organizzativa solida e orientata al futuro. Il benessere interno diventa così uno strumento per attrarre nuovi talenti e migliorare la fidelizzazione del personale.

Investimenti strategici per il futuro

Le imprese che investono in programmi mirati al welfare dimostrano una visione a lungo termine. Queste iniziative, infatti, permettono di ottenere benefici non immediati ma strategici, rafforzando la competitività e la sostenibilità del modello di business. Un approccio così integrato rappresenta il fulcro delle strategie attuali, capace di generare valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti.

Il benessere dei lavoratori sta ottenendo sempre più rilevanza nelle strategie aziendali, come dimostrano i dati recenti. La Salary Guide 2025 di Hays Italia rileva che il 92% dei professionisti italiani considera la salute mentale un aspetto fondamentale sul posto di lavoro, influenzando direttamente le performance, sebbene solo il 35% delle aziende attui iniziative concrete, e il 63% dei dipendenti giudichi le misure attualmente proposte insufficienti.

Riflessioni e dati dalla ricerca

Le stesse evidenze emergono dall’indagine di Unobravo, attraverso il Mindex-Il Barometro del benessere mentale degli italiani, che sottolinea come solo una persona su tre percepisca un ambiente psicologicamente sano e oltre il 40% dei lavoratori non abbia supporto specifico in azienda. È particolarmente preoccupante il dato riguardante la fascia d’età 30-39 anni, con il 65% che ha pensato alle dimissioni a causa di stress o burnout. Secondo Danila De Stefano, CEO di Unobravo, il benessere psicologico deve diventare un pilastro delle politiche aziendali, non solo per la produttività e la retention, ma anche per garantire una sostenibilità sociale duratura.

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Approcci innovativi delle aziende italiane

Un numero crescente di realtà italiane adotta politiche orientate al benessere, integrando strumenti innovativi e pratiche che rispondono ai reali bisogni dei dipendenti. Ad esempio, VoipVoice, primo provider VoIP italiano, promuove uno smart working personalizzato, con bonus economici, orari flessibili e iniziative che includono kit benessere, progettati per garantire igiene, inclusività e supporto sia fisico che psicologico. Le attività di ascolto individuale e i momenti di confronto valorizzano il contributo di ognuno, rafforzando il legame tra la vita privata e professionale.

Analogamente, Safe, hub per le economie circolari, ha integrato il benessere nella propria identità attraverso iniziative come lo smart working due volte alla settimana, permessi per il compleanno e orari flessibili per attività di benessere. Elisabetta Fazio, Head of HR & Organization, spiega che l’obiettivo è creare un ambiente inclusivo dove ogni risorsa si senta parte di una grande famiglia, promuovendo così un equilibrio vitale tra vita privata e lavoro.

L’arte come leva per il benessere

Anche Soldo, leader fintech nella gestione dei pagamenti aziendali, dimostra come la sostenibilità ambientale, l’impegno sociale e un modello di lavoro inclusivo possano integrarsi in un percorso di benessere totale. L’azienda ha recentemente promosso lo spettacolo teatrale “Le Parole delle Madri”, un’iniziativa che sfrutta il linguaggio artistico per affrontare tematiche come la maternità e il delicato bilanciamento tra sfera personale e professionale. Isabelle Duarte, Chief Marketing Officer di Soldo, sottolinea come questi argomenti, essenziali per ogni dipendente, siano supportati anche dalla possibilità di remote working per 60 giorni all’anno.

Il fondatore e CEO di Professional Link evidenzia un ulteriore approccio innovativo all’integrazione tra arte e lavoro. L’azienda utilizza espressioni artistiche, lezioni di storia dell’arte e performance interne per stimolare nuove modalità di problem solving e rafforzare il legame tra impresa e cultura.

Spazi e cura come valore dell’impresa

Il concetto di benessere si riflette anche nelle scelte ambientali e organizzative delle aziende. ab medica, leader nelle tecnologie mediche e digital health, punta sulla valorizzazione dello spazio fisico, progettato per garantire luce naturale, comfort e bellezza, elementi fondamentali per favorire crescita, inclusione e consapevolezza. Come sottolinea la CEO Francesca Cerruti, l’impegno per il benessere risulta in ogni scelta, dal design degli spazi alle opportunità di sviluppo per ogni individuo.

Infine, il team building si configura oggi non solo come un momento di svago ma come un vero e proprio strumento strategico di connessione e valorizzazione dei collaboratori. Daniele Arduini, CEO di Kampaay, evidenzia come attività che favoriscono il dialogo e lo scambio possano contribuire a ridurre lo stress e rafforzare il senso di appartenenza, aspetti essenziali per realizzare un ambiente di lavoro sano e produttivo.

Negli ambienti aziendali, pratiche quali art therapy, yoga della risata e attività di volontariato collettivo si confermano come strumenti efficaci per migliorare il clima interno e favorire il coinvolgimento delle persone. L’impegno non può limitarsi a singoli interventi, ma deve tradursi in una politica sostenuta e coerente che metta al centro il benessere psicologico dei collaboratori.

Una cultura del benessere

Le aziende devono dare l’esempio integrando questi valori nella propria cultura interna, promuovendo una cura quotidiana per le persone. L’appello è chiaro: il benessere, con particolare attenzione alla salute mentale, deve diventare parte integrante della cultura aziendale e non un progetto limitato nel tempo. È fondamentale creare un ambiente in cui esprimere emozioni e difficoltà non sia considerato un segno di debolezza.

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Secondo le ricerche, mentre il 56% dei lavoratori si sente libero di comunicare le proprie emozioni sul lavoro, il 32% preferisce non farlo per timore di essere giudicato in maniera negativa e il 12% sente l’obbligo di nascondere il proprio stato d’animo. Un momento particolarmente delicato e al contempo un’opportunità è rappresentato dalla nascita di un figlio.

Un approccio umano e inclusivo

Accompagnare i collaboratori in fasi di trasformazione personale, come diventare genitori, offre l’occasione per instaurare ambienti professionali più inclusivi e sostenibili. Secondo Laura Basili, co-founder di una piattaforma innovativa dedicata alle professioniste, valorizzare il lato personale e relazionale dei dipendenti contribuisce a creare contesti lavorativi più giusti e motivanti. L’attenzione alla genitorialità e alla flessibilità, insieme alla predisposizione ad ascoltare, si configura come una leva in grado di favorire un benessere duraturo e condiviso.

La visione moderna del lavoro non considera più la maternità o la paternità come ostacoli, ma come fasi da accompagnare con cura. Le aziende che adottano questo approccio evidenziano una prospettiva inclusiva, riconoscendo l’importanza dei cambiamenti personali e delle fragilità. Investire nel benessere totale – fisico, mentale e sociale – si traduce in un ambiente in cui i talenti sono trattenuti, si rafforza il senso di appartenenza e si crea valore nel tempo.

Il progetto Genitori Sereni

In quest’ottica, il progetto Genitori Sereni si propone di offrire un supporto concreto durante la nascita di un figlio. Iniziativa frutto della collaborazione tra Quantum Bebè e la comasca Soluzioni Srl Società Benefit, il programma è destinato ad aiutare i dipendenti in un momento di grande trasformazione. Il racconto di un cambiamento profondo e positivo viene sostenuto da strumenti efficaci volti a ridurre stress e disagi.

Secondo Lisa Pelenghi, CEO di Soluzioni Srl, l’approccio del welfare innovativo e ad alto impatto umano riscuote riscontri molto positivi. L’obiettivo, infatti, è quello di favorire un rientro al lavoro equilibrato e di rafforzare il legame tra il professionista e l’azienda, promuovendo una maggiore motivazione e una produttività consapevole.



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