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Le istanze della nuova generazione di leader d’impresa dall’Assemblea dei Giovani Imprenditori della CNA siciliana


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È stato un momento di confronto intenso e costruttivo quello che si è svolto ieri, giovedì 5 giugno, presso Piazza Scammacca; dove si è tenuta l’Assemblea dei Giovani Imprenditori della CNA Siciliana e Catanese, arricchita dal Roadshow “Staffetta sulla Trasmissione d’Impresa”. Al centro del dibattito, un tema chiave per il futuro del tessuto produttivo siciliano: il ricambio generazionale nelle imprese e le difficoltà strutturali che i giovani incontrano nell’avvio e nella prosecuzione delle attività economiche.

Il parterre dei relatori

Il programma della serata è stato ricco e rappresentativo. Ha aperto i lavori Andrea Milazzo, Segretario territoriale della CNA di Catania, insieme a Luna Meli, presidente uscente dei Giovani Imprenditori CNA Catania, e Matteo Bonaccorso, consigliere comunale e componente della Commissione Sviluppo attività produttive.

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Tra i rappresentanti istituzionali erano presenti Viviana Lombardo, assessore alle Politiche giovanili e all’innovazione digitale del Comune di Catania, e Matteo Bonaccorso, consigliere comunale e componente della Commissione Sviluppo attività produttive.

Durante la tavola rotonda hanno preso la parola Giampaolo Roccuzzo, presidente uscente dei Giovani CNA Sicilia, Laura Cipollone, coordinatrice nazionale del gruppo giovani, Simone Digrandi, coordinatore della Commissione Politiche Giovanili di ANCI Sicilia, e Giorgio Assenza, deputato regionale e componente della Commissione Bilancio all’ARS.

Le conclusioni sono state affidate al presidente regionale CNA Sicilia, Sebastiano Battiato, che ha ufficializzato il passaggio di consegne al nuovo presidente regionale dei giovani imprenditori.

Il quadro attuale: tra sogni imprenditoriali e realtà complicate

Secondo i dati presentati da Laura Cipollone il calo delle imprese under 40 in Italia è stato drastico: 154.000 in meno dal 2010 al 2023. “Il tasso di sostituzione intergenerazionale è sceso da 113 a 82 per ogni 100 imprenditori over 65”, ha spiegato la coordinatrice nazionale del gruppo giovani, sottolineando che il problema non è solo demografico, ma culturale e strutturale.

In questo senso nel corso del suo intervento la presidente uscente della CNA giovani di Catania, Luna Meli, ha insistito sulla necessità di creare “nuovi paradigmi organizzativi e governativi”, sottolineando quanto il valore del ricambio generazionale debba essere anche un gesto di cura e ascolto verso chi si prepara ad entrare nel mondo produttivo: “Viviamo in una società che cambia rapidamente e dobbiamo accompagnare queste trasformazioni, non subirle”.

Dall’indagine illustrata da Laura Cipollone emergono altri dati allarmanti: solo il 17% dei giovani imprenditori ha avuto accesso al credito bancario, e l’87% ha avviato la propria impresa senza utilizzare incentivi pubblici. Quindi si delinea una situazione nella quale la giovane imprenditoria fatica ancora a decollare, anche per cause strutturali legate al funzionamento del sistema bancario.

Altro punto dolente emerso è il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, specie nell’artigianato. “Più del 50% delle microimprese prevede assunzioni nel prossimo semestre, ma non trova personale formato”. A fronte delle criticità sollevate dai vari interventi ecco adesso anche le possibili soluzioni che sono emerse.

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A fronte dei problemi emersi le istituzioni rispondono: “Siamo pronti a fare rete”

L’assessore comunale Viviana Lombardo ha sottolineato l’importanza della “capitale italiana dei giovani 2025” come opportunità concreta per trattenere i talenti: “Vogliamo che i nostri ragazzi vedano in questa terra una possibilità reale e non solo una partenza”. Ha poi lodato il successo dell’Hackathon comunale, come esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato.

Dal consigliere comunale Matteo Bonaccorso, invece, è arrivato l’impegno a “far sì che l’amministrazione supporti i giovani nel realizzare imprese solide e durature sul territorio”, mentre Simone Digrandi, coordinatore delle Politiche Giovanili di ANCI Sicilia, ha lanciato una riflessione sulla narrazione dell’emigrazione giovanile; ricordando come, fino a pochi anni fa, restare in Sicilia fosse visto quasi “da sfigati”, mentre partire dava prestigio sociale. Oggi la narrazione sta cambiando, ma serve creare condizioni reali per permettere ai giovani di provarci davvero qui. “Non è una scelta tra restare o andare, ma tra poterci provare o no”.

L’on. Giorgio Assenza, deputato regionale e componente della Commissione Bilancio dell’ARS, ha evidenziato le profonde difficoltà che i giovani incontrano nell’accesso al credito, imputandole a un sistema bancario rigido, ancora legato alla richiesta di garanzie patrimoniali anziché alla valutazione della bontà dei progetti. Come soluzione, ha indicato la necessità di potenziare l’IRFIS come vera banca regionale, capace di erogare fondi bypassando i canali bancari tradizionali. Ha inoltre sottolineato l’importanza di riformare il sistema fiscale per agevolare il passaggio generazionale, abbattendo la tassazione sulle plusvalenze e riducendo le imposte indirette per chi subentra in un’impresa. Assenza ha anche evidenziato la necessità di un maggior raccordo tra scuola e mondo produttivo, promuovendo percorsi di formazione tecnica e professionale. Infine, ha invitato le associazioni come CNA a farsi promotrici dell’informazione sugli incentivi esistenti, spesso poco conosciuti dai giovani.

Giampaolo Roccuzzo, presidente uscente dei Giovani Imprenditori CNA Sicilia, ha raccontato con orgoglio il percorso compiuto in quattro anni, durante i quali è riuscito a costruire una rete regionale partendo da zero. Ha promosso eventi come It to Meet, Next Lab e Premio Cambiamenti, puntando sul valore del networking tra giovani imprenditori. Ha espresso il desiderio che il gruppo cresca ancora, coinvolgendo anche territori finora assenti, come quello di Messina.

A conclusione dei lavori, Sebastiano Battiato, presidente regionale CNA Sicilia, ha tirato le somme di quanto detto in assemblea ed ufficializzato il passaggio di consegne al nuovo presidente regionale di CNA giovani imprenditori, Davide Tranchina. Il giovane imprenditore, che al momento ricopre anche l’incarico di presidente di CNA giovani imprenditori di Catania, si è detto entusiasta della sua nuova avventura, sottolineando anche ai nostri microfoni come il suo obiettivo sia quello di creare sinergie tra aziende esistenti e nuova imprenditoria, coinvolgendo anche il mondo scolastico; e al tempo stesso sollecitare un maggiore supporto politico con normative e incentivi mirati.

La serata si è conclusa con un aperitivo di networking dedicato alle eccellenze imprenditoriali siciliane, coinvolgendo i partecipanti in un simpatico quiz interattivo che ha anche visto l’assegnazione di diversi premi messi in palio da CNA ed alcune aziende associate, tra le quali Tecs, Pit Stop, Hub Imprese, Piazza Scammacca e Matrix

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