Bergamo. Dai percorsi di crescita personalizzati sul lavoro al miglioramento dei servizi per la salute, dall’utilizzo dei dati fino alla sfida della longevità: Fondazione Dalmine ha ospitato venerdì 6 giugno l’evento finale dei Creo-Lab ‘Salute’ ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’. Due dei quattro laboratori innovativi, partecipativi e multidisciplinari attivati nella stagione 2024-2025
all’interno di Creo-Competencies and Resources for Entrepreneurial Orientation, il progetto formativo dell’Università degli studi di Bergamo – giunto alla seconda edizione – che promuove la
crescita personale, la creatività, la capacità di innovazione e l’imprenditività. Insieme ai Creo-Lab ‘Tourism and creative industries’, ‘Sustainability’, hanno coinvolto un totale di 94 studentesse e
studenti, e hanno previsto oltre 192 ore di formazione accademica, svoltisi da marzo a giugno tra lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di casi concreti e visite tecniche in aziende e sul
territorio. Ad accompagnare i partecipanti 26 docenti UniBg e realtà dell’ecosistema territoriale dell’innovazione (imprese, fondazioni, cooperative, associazioni).
“Il progetto Creo e le esperienze formative dei Creo-Lab consentono di completare il percorso accademico delle nostre studentesse e dei nostri studenti sviluppando e rafforzando competenze
trasversali legate all’area dell’innovatività, della creatività e del problem solving – spiega Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo -. Attraverso il progetto Creo, il nostro Ateneo si pone come fulcro di una rete di conoscenze, competenze e attitudini che mette in relazione diversi attori del territorio, includendo studenti, docenti, imprese ed enti, rendendo l’Università degli studi di Bergamo un partner proattivo e pioniere nella costruzione di ponti per rendere il territorio sempre più foriero di opportunità per i talenti”.
I progetti nati dai Creo-Lab
Le proposte innovative elaborate dalle studentesse e dagli studenti del Creo-Lab ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’ hanno avuto come obiettivo quello di offrire soluzioni applicabili a contesti reali, spendibili nel mondo del lavoro, e sono nate su stimolo dalle aziende coinvolte nel percorso, che hanno proposto sfide concrete legate ai propri ambiti di attività.
Tenaris, per esempio, ha invitato ad esplorare modalità innovative per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti rispetto ai temi della sostenibilità: è nato così BrAInIT. un ecosistema che coinvolge quotidianamente i dipendenti in azioni di efficienza energetica attraverso quiz, sfide e contenuti formativi leggeri. Gewiss ha proposto invece due percorsi di lavoro: il primo orientato a
individuare strumenti e approcci efficaci per accelerare la diffusione della cultura digitale tra i propri dipendenti; il secondo focalizzato sull’elaborazione di un sistema di IT Governance capace
di valorizzare e comunicare l’impatto strategico del lavoro svolto dal dipartimento IT, da cui sono nati i progetti Valoom – un sistema intelligente che analizza automaticamente i dati IT esistenti
trasformandoli in dashboard strategiche e intuitive che facilitano decisioni rapide e condivise – e Formattiva, un ambiente di apprendimento digitale che accompagna i lavoratori nel proprio
percorso di crescita attraverso corsi personalizzati, dinamiche di gioco e un assistente AI.
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Creo-Lab, ‘Salute’ e ‘Tecnologie digitali ed Intelligenza artificiale’ targati UniBg
Vitali ha affidato una riflessione sulla possibilità di ottimizzare la gestione degli approvvigionamenti nei cantieri confluita in Smart Footprint – un sistema predittivo capace di calcolare in anticipo le emissioni aziendali e supportare imprese e supply chain nel prendere decisioni più sostenibili -, mentre dalla collaborazione con Ribo è nata PeerForm, un’applicazione innovativa che trasforma il confronto tra colleghi da attività saltuaria a leva quotidiana di crescita, grazie all’intelligenza artificiale, a elementi di gioco e a un’esperienza continua e su misura. Grazie al confronto con Magris, infine, è nata Routein: una soluzione digitale che rende più efficiente la gestione tecnica sul campo dei tragitti percorsi dai tecnici della manutenzione per migliorare la misurazione dell’efficacia degli interventi fornendo indicatori chiave in tempo reale.
“La collaborazione con Creo-Lab rappresenta per Gewiss un passaggio importante nel nostro percorso di innovazione digitale, che punta a valorizzare idee e competenze provenienti dall’esterno,
in particolare dal mondo accademico, come l’Università degli studi di Bergamo – dichiara Davide G. Orabona, Corporate Chief Information & Digital Officer, Gewiss – I due progetti realizzati, dedicati alla governance dei sistemi informativi e alla diffusione della cultura digitale, ci hanno permesso di esplorare nuove opportunità per migliorare i nostri processi interni, contribuendo così a far crescere il cammino di Gewiss verso una piena maturità digitale”.
Anche il Creo-Lab ‘Salute’ ha toccato temi attuali e concreti, focalizzandosi in particolare sulla longevità come trend globale che modifica i bisogni e richiede la progettazione di soluzioni
innovative per aggiungere qualità di vita agli anni. Tra le proposte GenConnect, che affianca le aziende nel trasformare il passaggio generazionale in un’opportunità; InBuoneMani, servizio di
trasporto dedicato a persone over 65 fragili; Il Salotto, spazio in cui giovani e anziani si incontrano, giocano, imparano e si ascoltano come antidoto concreto alla solitudine e progetto utile per riscoprire il valore della comunità; il servizio di formazione e consulenza finanziaria dedicato ai dipendenti over 50 Conti in Chiaro e NutriDesk, che mette al centro l’alimentazione sana dei lavoratori come punto chiave del benessere fisico.
In questi giorni si sono conclusi anche gli altri due Creo-Lab promossi nell’edizione 2024-2025 di Creo: per il Creo-Lab ‘Tourism and Creative Industries’ il lavoro si è concentrato sulla co-
progettazione di idee innovative per valorizzare le risorse culturali e creative della Valle Brembana attraverso il turismo. Punto di partenza del percorso è stato l’ascolto diretto degli
attori territoriali, incontrati in Valle, a cui sono poi stati restituiti gli esiti principali durante l’evento conclusivo che si è tenuto presso l’Infopoint di Altobrembo, con progetti dedicati
all’attivazione di reti, rafforzamento dell’identità territoriale e promozione di nuove forme di fruizione sostenibile del patrimonio. Per il Creo-Lab ‘Sustainability’, infine, il percorso è stato
dedicato alla trasmissione di una metodologia puntuale per l’innovazione “guidata dai bisogni” in tema di sostenibilità ambientale e sociale, con proposte dedicate a comunità energetiche, mobilità
sostenibile, salute mentale, cambiamento climatico, gestione dell’acqua, e contrasto alla dispersione di microplastiche.
“Siamo entusiasti dell’impegno, della creatività e della qualità che le nostre studentesse e i nostri studenti hanno messo in campo durante questa seconda edizione dei Creo-Lab – commenta
Tommaso Minola, Direttore scientifico Creo, Università degli studi di Bergamo –. I quattro laboratori tematici hanno rappresentato un vero e proprio terreno di sperimentazione per idee
imprenditoriali ad alto potenziale, affrontando sfide reali in ambiti strategici per il nostro territorio e per il futuro del lavoro. Siamo anche grati per la disponibilità delle colleghe e dei colleghi
dell’Ateneo: un coinvolgimento trasversale, generoso e appassionato, che ha contribuito a rendere questo percorso ancora più ricco e significativo. Guardiamo con fiducia alla collaborazione con le
imprese partner: la loro partecipazione attiva ha dato concretezza e respiro ai progetti degli studenti, dimostrando ancora una volta quanto l’alleanza tra università e mondo produttivo sia
decisiva per generare innovazione e coltivare talento imprenditoriale”.
Al via le iscrizioni per la XV edizioni di Start Cup Bergamo
Le opportunità formative offerte da Creo non si fermano qui: prende infatti il via la XV edizione di Start Cup Bergamo, il programma UniBg di formazione e accompagnamento alla creazione di
imprese dall’alto contenuto innovativo. L’iniziativa si rivolge a studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo UniBg, con un’idea imprenditoriale o un
reale interesse a fare impresa. Il percorso – che unisce formazione imprenditoriale, accompagnamento personalizzato e attività di prototipazione – culminerà, nel mese di dicembre 2025, nella tradizionale business plan competition, che premierà le idee più promettenti e innovative, maturate durante il programma. Gli aspiranti imprenditori possono candidarsi proponendo la propria idea entro il 16 giugno 2025 (https://cyfe.unibg.it/it/formazione/start-cup). La formazione si terrà da luglio a novembre (per un totale di 48 ore con 3 ore a settimana il venerdì pomeriggio). A dicembre si terrà la competizione finale.
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