PADOVA – Con 102 preferenze su 103 votanti, Luca Montagnin è stato confermato alla guida della CNA Padova e Rovigo per il mandato 2025-2029. Un risultato quasi unanime che testimonia la fiducia diffusa tra gli associati e consolida la figura di Montagnin come punto di riferimento per il mondo dell’artigianato e della piccola impresa locale. La rielezione è arrivata nel corso del congresso tenutosi nella suggestiva Villa Borromeo a Sarmeola di Rubano, culmine di un percorso che ha coinvolto 24 assemblee locali e di mestiere.
Continuità e nuove sfide per il futuro
«Onorato e consapevole della responsabilità», ha dichiarato Montagnin, che ha tracciato il bilancio di un quadriennio segnato da crisi sanitarie, calo dell’accesso al credito e carenza di forza lavoro, ma anche da azioni incisive portate avanti dalla CNA. Tra queste, il rafforzamento dei Confidi, la nascita di Finergis e l’apertura di sportelli per la consulenza finanziaria, per accompagnare le imprese nella transizione digitale, ambientale e generazionale.
Delegati e presenze istituzionali
Nel nuovo team alla presidenza entrano Cedric Boniolo, Emanuela Carlini, Massimo Fidelfatti, Monia Maniezzi, Giovanni Salvalaggio, Gian Carla Tasso, Rudy Toninato, Fabio Vascon e Umberto Zampieri. Al congresso hanno preso parte esponenti di spicco delle istituzioni, tra cui gli assessori regionali Cristiano Corazzari e Roberto Marcato, il presidente della CCIAA Antonio Santocono e il Segretario Generale CNA nazionale Otello Gregorini.
Accesso al credito e burocrazia: le sfide principali
Un tema cruciale emerso è quello del credito alle imprese, con i dati di Bankitalia che fotografano un minimo storico per Padova (22,8 miliardi) e Rovigo (3,6 miliardi). CNA ha risposto rafforzando il rapporto con le banche, facilitando l’accesso ai fondi pubblici, e spingendo sulla semplificazione burocratica.
Il problema della burocrazia è pesante: 313 ore e 9.200 euro l’anno per impresa, secondo l’Osservatorio CNA Burocrazia 2025. Montagnin rilancia: «Abbiamo già proposto 100 misure concrete che possono alleggerire il carico di 7 miliardi di euro complessivi».
L’innovazione è artigiana
Montagnin rivendica i risultati ottenuti anche sul fronte della formazione e innovazione: «I nostri artigiani non sono rimasti indietro. Con sportelli tematici, accesso ai bandi regionali ed europei, corsi pratici e consulenze mirate, abbiamo dimostrato che anche una bottega può essere laboratorio d’innovazione».
I numeri dell’associazione
Come illustrato dal Segretario generale Matteo Rettore, CNA Padova e Rovigo conta 5.260 imprese associate, di cui 390 nuove solo nel 2024. I settori più attivi sono autotrasporto, edilizia, impiantistica e meccanica. L’attività quotidiana include 2.100 contratti di assistenza fiscale, 5.000 cedolini mensili, 180 aziende seguite per il concordato preventivo e 270 patenti a punti rilasciate.
Ottimi anche i dati sulla formazione: 350 corsi per oltre 4.000 partecipanti, più 120 eventi gratuiti con 3.800 persone coinvolte.
Un punto di riferimento per il territorio
«Accompagneremo le imprese in ogni passaggio strategico», ha concluso Rettore, «continuando a essere un presidio di competenza e visione». CNA si prepara così ad affrontare le sfide dei prossimi anni con una struttura consolidata, radicata nel territorio e aperta all’innovazione.
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