Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Intesa Sanpaolo sostenibilita agroalimentare | Intesa Sanpaolo


Come sottolineato da una ricerca sull’agroalimentare italiano firmata da Stefania Trenti, Head of Industry and Local Economies del Research Department di Intesa Sanpaolo, la sostenibilità ambientale si presenta sempre più come una leva strategica e competitiva: a fronte dell’incertezza dell’attuale scenario le imprese rispondono con strategie come l’autoproduzione di energia e il recupero di efficienza nei processi. Inoltre, quelle che investono in certificazioni biologiche mostrano negli ultimi anni una crescita di fatturato e una redditività migliore rispetto a chi non sceglie questa strada.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Gli interventi di Roscio e Trenti al Summit organizzato da Gambero Rosso in partnership con Intesa Sanpaolo confermano l’impegno della Banca a sostegno della crescita delle aziende del settore agroalimentare italiano, sia attraverso l’attività di ricerca e analisi del Research Department sia con i servizi offerti dalla Direzione Agribusiness.

Di seguito gli highlights della ricerca “Analisi di scenario e sfide future per il settore agro-alimentare” condotta da Stefania Trenti, Head of Industry and Local Economies del Research Department di Intesa Sanpaolo, presentata al Summit:

  • Nonostante l’incertezza sulle politiche economiche, le previsioni degli economisti della Banca escludono una recessione, pur indicando una crescita globale più contenuta. In particolare, per l’Italia, la crescita annua del PIL è stimata allo 0,7% nel 2025 e all’1,0% nel 2026.
  • La politica monetaria non rappresenta più un freno alla crescita, con la BCE che potrebbe tagliare ulteriormente i tassi nel secondo semestre del 2025, portando il DFR all’1,75%.
  • Si intravede un recupero del potere d’acquisto delle famiglie italiane, favorito dalla tenuta dell’occupazione, dall’aumento dei salari nominali e dal rientro delle tensioni inflazionistiche.
  • La  domanda interna di prodotti agroalimentari è attesa crescere a ritmi stabili (+0,6% a prezzi costanti) nel biennio 2025-26, sostenuta proprio dal recupero delle spese finali delle famiglie. Cruciale sarà anche il contributo del canale Ho.re.ca., grazie alle attese di buon andamento dei flussi turistici, anche in vista di eventi come il Giubileo e le Olimpiadi.
  • Gli Stati Uniti si confermano un mercato rilevante per le imprese italiane, rappresentando il 13,3% del peso totale dell’export per il settore agroalimentare e bevande nel 2024.
    L’export verso gli USA ha registrato nel 2024 una variazione del +17,1%, e ha continuato a crescere nel primo trimestre 2025. Prodotti come vino, cioccolato, caffè, piatti pronti, oli, grassi e pasta hanno segnato performance notevoli.
  • Nonostante la potenziale minaccia di dazi aggiuntivi possa avere un impatto rilevante sulle esportazioni, il posizionamento qualitativo dei prodotti italiani può giocare un ruolo cruciale. Il 54,1% dell’export alimentare italiano verso gli USA è rappresentato da prodotti di alta gamma.
  • Le imprese, secondo l’indagine interna di Intesa Sanpaolo, stanno reagendo attivamente alle sfide dei dazi: non solo strategie mirate per rimanere competitivi sul mercato americano, ma anche la ricerca di nuovi clienti in altri mercati, indicata da oltre il 60% dei rispondenti.
  • Attese positive di fatturato e investimenti nel 2025 per il settore agrifood, con i freni agli investimenti che si stanno attenuando. Le principali difficoltà riscontrate rimangono i costi delle materie prime e dell’energia, oltre ai cambiamenti climatici.
  • In risposta alle sfide geopolitiche, le imprese stanno adottando un mix articolato di strategie guidate dai temi della sostenibilità, come l’autoproduzione di energia e il recupero di efficienza nei processi, seguiti dall’introduzione e potenziamento della tecnologia e dalla diversificazione dei mercati di sbocco.
  • L’Italia mostra un buon posizionamento sul piano delle emissioni di gas serra per addetto nella filiera agroalimentare rispetto alla media. La sostenibilità è sempre più riconosciuta come una leva strategica, e le imprese con certificazioni biologiche mostrano una crescita del fatturato superiore rispetto a quelle senza.

Scarica la Presentazione di Stefania Trenti





Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contributi e agevolazioni

per le imprese