Ernst & Young e il futuro sostenibile delle imprese italiane
Il Sardinia Sustainability Summit, in corso all’Exma di Cagliari in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha visto la partecipazione di figure chiave del mondo economico e ambientale. Tra queste, Paolo Gentili, partner di Ernst & Young (EY), ha offerto una visione chiara e concreta su sostenibilità aziendale, transizione energetica e strategie green per il futuro di imprese e pubbliche amministrazioni.
Ernst & Young: consulenza e strategia per la sostenibilità
Ernst & Young è una delle principali società internazionali di consulenza, con oltre 95.000 professionisti in Italia, attivi in ambiti che spaziano dalla revisione legale alla fiscalità, fino all’innovazione sostenibile. Paolo Gentili, come partner del gruppo, guida progetti di transizione ecologica per aziende private e supporta le pubbliche amministrazioni nell’attuazione di politiche ambientali e strategie di adattamento climatico. Dal suo punto di osservazione, Gentili sottolinea che il cambiamento è in atto: “La goccia sta scavando il sasso”. La trasformazione verso modelli sostenibili è lenta ma inesorabile.
La sostenibilità come leva di competitività e crescita
Un messaggio chiaro emerge dall’intervento di Gentili: la sostenibilità non è più un costo, ma un’opportunità strategica. In un mondo che passerà da 7 a 9 miliardi di abitanti nei prossimi due decenni, la scarsità di risorse obbligherà le aziende a produrre di più utilizzando meno.
Essere sostenibili significa garantirsi la sopravvivenza sul lungo periodo, migliorando al contempo la propria efficienza e competitività. Le aziende che iniziano oggi questo percorso saranno le più pronte ad affrontare le sfide di domani.
Decarbonizzazione e circolarità: gli strumenti concreti delle imprese
Secondo Gentili, una delle prime leve operative su cui EY lavora è la decarbonizzazione dei consumi energetici. Questo approccio, oltre a ridurre l’impatto ambientale, permette alle aziende di risparmiare sui costi energetici grazie all’uso di fonti rinnovabili e contratti più efficienti.
Parallelamente, un altro pilastro fondamentale è l’economia circolare. L’integrazione di processi circolari nella produzione consente di riutilizzare risorse, ridurre gli sprechi e aumentare i margini di innovazione. Le aziende più dinamiche stanno già ottenendo benefici tangibili, sia in termini economici che reputazionali.
La sostenibilità come vocazione: passione e impatto sociale
Durante il suo intervento al summit, Paolo Gentili ha voluto lanciare anche un messaggio personale e motivazionale: “Quello della sostenibilità è un bel lavoro”, ha dichiarato, evidenziando quanto sia fondamentale mettere passione e intelligenza in ciò che si fa. Per Ernst & Young, lavorare nella sostenibilità significa costruire un futuro migliore, contribuendo in modo attivo a un cambiamento positivo per l’intero pianeta.
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