Il programma agevola i conteggi dell’affrancamento straordinario introdotto dalla Riforma dell’Irpef/Ires (art. 14, co. 1, D.lgs. 192/2024): delle riserve di rivalutazione pregresse non affrancate (e di altre riserve/fondi in sospensione d’imposta – non gestiti) presenti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31/12/2023, nella misura in cui residuano al termine dell’esercizio in corso al 31/12/2024 con l’applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi/IRAP nella misura del 10. A tal fine: oltre al conteggio delle imposte dovute e del relativo risparmio d’imposta teorico (in caso di utilizzo della riserva) si propone la compilazione del mod.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato una serie di FAQ ufficiali per orientare imprese e soggetti interessati nell’accesso alle agevolazioni previste per i progetti di ricerca e sviluppo legati alla gestione sostenibile delle materie prime critiche. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle misure di sostegno promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in coerenza con gli obiettivi europei sulla transizione ecologica e il rafforzamento delle catene del valore strategiche.
Con il decreto n. 51 del 18 aprile 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha ufficialmente istituito una nuova Struttura di coordinamento per le crisi d’impresa, concepita come organo operativo e strategico a supporto delle situazioni di criticità occupazionale e delle trasformazioni industriali che coinvolgono imprese considerate di rilevante interesse strategico, tanto a livello nazionale quanto territoriale. La nuova struttura risponde all’esigenza di dotare il sistema istituzionale di uno strumento permanente, tecnico e interdipartimentale, in grado di monitorare e gestire in modo integrato le crisi aziendali, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dei livelli occupazionali, alla continuità delle attività produttive e al coinvolgimento attivo dei lavoratori nei processi di riorganizzazione.
Nel contesto delle strategie di politica industriale e di riequilibrio territoriale promosse a livello nazionale, l’anno 2025 si conferma come un momento cruciale per il rafforzamento degli strumenti di incentivazione fiscale destinati alle imprese. Attraverso la circolare n. 15/2025, intitolata Crediti d’imposta per gli investimenti realizzati nel 2025 nelle ZLS e nella ZES Unica, l’Assonime fornisce un inquadramento dettagliato sulla disciplina fiscale applicabile alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e alla Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno (ZES Unica), evidenziando le novità normative e le condizioni di cumulabilità con il bonus Transizione 5.0.
Con l’Interpello 148/2025, l’Agenzia delle Entrate fornisce un importante chiarimento in merito alla possibilità di applicare il regime di neutralità fiscale, previsto dall’articolo 177-bis, comma 2, lettera a), del TUIR, al conferimento di uno studio odontoiatrico professionale in una società odontoiatrica costituita secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 153, secondo periodo, della legge 4 agosto 2017, n. 124. L’istanza di interpello era stata presentata da una associazione professionale esercente l’attività di servizi degli studi odontoiatrici, intenzionata a trasferire, senza percezione di denaro ma con attribuzione di quote sociali, l’intero complesso organizzativo dello studio – comprensivo di beni materiali e immateriali, contratti in essere, crediti, debiti e clientela – in una società a responsabilità limitata odontoiatrica.
Con l’Interpello 147/2025, l’Agenzia delle Entrate si pronuncia in merito all’applicabilità del regime agevolativo previsto dall’articolo 51, comma 2, lettera g) del TUIR per i piani di assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti, noti anche come piani di azionariato diffuso. Il documento fornisce indicazioni fondamentali per le imprese che intendono incentivare e fidelizzare il personale attraverso strumenti azionari, chiarendo in particolare l’interpretazione del requisito della generalità dei dipendenti.
La CM 7/E del 4 giugno 2025 emessa dalla Direzione Centrale Coordinamento Normativo dell’Agenzia delle Entrate fornisce i chiarimenti operativi necessari per l’applicazione delle disposizioni introdotte con l’articolo 1, commi 87 e 88, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di bilancio 2025), in materia di imposta di bollo sulle comunicazioni inviate alla clientela relative a contratti di assicurazione sulla vita. La normativa modifica radicalmente la tempistica di versamento dell’imposta per tali comunicazioni, prevedendo l’obbligo di versamento annuale a partire dal 2025, e disciplina un piano di rateazione per le somme accantonate e maturate fino al 31 dicembre 2024, relative a polizze in essere al 1 gennaio 2025.
Con la RM 37/E del 4 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate interviene in attuazione dell’articolo 11 del decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, istituendo e ridenominando specifici codici tributo destinati al versamento, mediante modello F24, delle imposte derivanti dal riallineamento delle divergenze tra valori contabili e fiscali emerse in occasione del cambiamento dei principi contabili. L’intervento si inquadra nella riforma del regime fiscale connesso alle variazioni derivanti dall’adozione o modifica dei criteri contabili ai sensi dell’articolo 10 dello stesso decreto legislativo.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il “decreto correttivo” della Riforma fiscale, introducendo rilevanti novità per il concordato preventivo biennale (CPB). Il testo recepisce le principali misure già anticipate nella bozza iniziale e accoglie alcune modifiche suggerite dalle Commissioni parlamentari.
Con la RM 36/E del 4 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha istituito nuovi codici tributo per consentire il versamento, mediante modello F24, dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) connessa al riconoscimento fiscale dei maggiori valori attribuiti in bilancio a seguito di operazioni straordinarie, quali conferimenti di azienda, fusioni e scissioni. La misura trae origine dalle modifiche introdotte dall’articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192, che ha inciso sull’articolo 176, comma 2-ter del TUIR.
Con la RM 35/E del 4 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha istituito un nuovo codice tributo per consentire il versamento, tramite modello F24, dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) derivante dall’affrancamento straordinario delle riserve disciplinato dall’articolo 14 del decreto legislativo 13 dicembre 2024, n. 192. La misura rappresenta una rilevante opportunità per le imprese, che possono scegliere di affrancare in tutto o in parte determinate poste patrimoniali in sospensione d’imposta esistenti nei bilanci, attraverso il pagamento di una imposta sostitutiva forfettaria nella misura del 10 per cento.
Con la RM 34/E del 4 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato l’istituzione di nuove causali contributo da utilizzare nel modello F24 per il versamento dei contributi all’INPS destinati a specifici Enti Bilaterali. L’intervento si inserisce nel quadro delle convenzioni siglate tra l’INPS e tali Enti, Fondi e Casse, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, che disciplina le forme di bilateralità nel sistema delle relazioni industriali.
Con la RM 33/E del 4 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 1864, destinato al versamento dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate fiscalmente rilevanti in Italia, realizzate da società ed enti non residenti. Tale misura attua le disposizioni introdotte dall’articolo 1, comma 59, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, il quale ha inserito il comma 2-bis all’articolo 68 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917).
Il decreto legislativo correttivo sul Concordato Preventivo Biennale (CPB) e sugli adempimenti tributari, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri, introduce alcune modifiche in tema di accertamento e contenzioso, nonchè di fattura elettronica per le spese sanitarie ed altro. Di seguito una breve sintesi delle novità attese.
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