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Nel 2024, 300 milioni di tonnellate di plastica nell’ambiente. « LMF Lamiafinanza


In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025, che quest’anno richiama l’attenzione sull’urgenza di agire contro l’inquinamento da plastica, SAFE – società consortile che coordina filiere del recupero rifiuti (RAEE, tessili, batterie, accumulatori e pneumatici fuori uso)  all’interno dei regimi di responsabilità estesa del produttore – lancia un appello alle imprese italiane affinché assumano un ruolo attivo nella transizione verso modelli industriali sostenibili.

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Secondo UNEP, l’agenzia ONU per l’ambiente, l’80% della plastica prodotta nel 2024 è diventata quasi immediatamente rifiuto e in meno del 10% dei casi è stato gestito correttamente. Oltre 300 milioni di tonnellate di plastica sono finite nell’ambiente, di cui 20 milioni direttamente nei fiumi, nei laghi e negli oceani. E come se non bastasse, a contaminare il ciclo dell’acqua, l’aria e il suolo ci sono anche le microplastiche, particolarmente dannose perché la loro piccola dimensione rende impossibile rimuoverle dall’ambiente.

Di fronte alla gravità dei dati, la responsabilità non può fermarsi alla compliance normativa. Giuliano Maddalena, direttore di SAFE, evidenzia il ruolo cruciale delle imprese nel promuovere filiere trasparenti e sistemi produttivi ispirati alla simbiosi industriale. “Servono scelte industriali coraggiose, che mettano la sostenibilità al centro della strategia aziendale”.

In questa direzione si muove Oltre il Green, un movimento apolitico lanciato da SAFE per aggregare imprese impegnate volontariamente ad andare oltre le disposizioni di legge, e oltre il cancello degli impianti che gestiscono i rifiuti. Oltre il Green è un movimento basato sul fare, che genera il cambiamento esclusivamente con la forza dell’esempio.

Nel riciclo della plastica, un fronte che per i RAEE è di grande importanza poiché almeno il 40% degli apparecchi è composto da plastiche di difficile recupero, un caso di simbiosi industriale efficace è quello dei climatizzatori Unico Evo-F e Unico Next-F di Olimpia Splendid, azienda italiana attiva nella climatizzazione e trattamento dell’aria. Grazie a un progetto di ricerca congiunto con Stena Recycling e i consorzi dell’Hub SAFE, è stato possibile realizzare componenti in plastica riciclata post-consumo di altissima qualità, estratti da RAEE e le cui caratteristiche sono state testate dal Politecnico di Milano. La qualità e la tracciabilità del materiale sono certificate a livello internazionale dall’ente olandese KIWA.

“La chiave del nostro operato è l’innovazione nelle tecnologie di separazione e la trasparenza lungo tutta la filiera”, spiega Maddalena. “Ecoguard, il nostro sistema di controllo, garantisce che i flussi di recupero siano tracciabili, affidabili e conformi agli standard ambientali”.

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Oltre all’innovazione, SAFE punta anche sulla formazione. Con il progetto Tempi di Recupero, Oltre il Green raggiunge i ragazzi delle associazioni sportive per educarli al corretto conferimento dei RAEE delle loro famiglie, per far sì che gli apparecchi a fine vita siano avviati a filiere certificate, dove il recupero delle plastiche miste è tracciato e garantito grazie al sistema di controllo Ecoguard.

“Il libero mercato può salvare il mondo – continua il Direttore di SAFE – se riusciamo a coniugare la dimensione di rete con una sana competizione, e se il terreno di questa competizione si sposta sull’innovazione ecologica, sulla trasparenza e tracciabilità delle filiere, e sul livello di affidabilità delle rendicontazioni ambientali”.



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