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«Accordo Mercosur entro anno o metà 2026»


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Foti: accordo Mercosur entro l’anno o i primi sei mesi 2026

«Se non è entro fine anno sarà nei primi mesi del 2026. Noi e la Francia abbiamo un problema urgente principalmente sul comparto agricoltura». Lo ha detto il ministro agli Affari europei, Tommaso Fori, intervistato all’evento ‘L’Italia si trasforma – Una sfida Capitale’ organizzato da Il Messaggero, parlando del trattato con i paesi del Mercosur. «Abbiamo una necessità, nel caso dovessero essere applicati i dazi come annunciati, e penso che sotto il profilo geopolitico i cambiamenti in atto suggeriscano di aprire a nuovi mercati, al netto di alcune situazioni che vanno registrate come quella dell’agricoltura. Ma il Mercosur può essere un fronte importante di rafforzamento per i mercati», ha osservato ancora il ministro.

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Dolce: «Abbiamo costruito una rete di italianità»

«Eravamo la famiglia Dolce e con Gabbana abbiamo iniziato il nostro percorso. Abbiamo costruito una rete di italianità. Noi, Domenico e Stefano per primi, dovevamo portare avanti questa sfida». Lo ha detto Alfonso Dolce, Ceo di Dolce&Gabbana. «Noi tocchiamo 180 Paesi nel mondo con il progetto beauty – aggiunge – La nostra quotidianità è frutto di informazioni. E ciò ci permette di arricchirci. Tocchiamo il vero tessuto delle economie. Quando di parla di bellezza nel nostro mestiere non è solo quella effimera del prodotto: tutto parte nelle relazioni. Viviamo e lavoriamo in un mondo che è cambiato ma con regole vecchie». 

Foti: «Europa non sia antogonista a gli Usa di Trump»

«Sia in Europa che nel mondo Meloni abbia incontrato i capi di Stato più importanti. Se l’Italia ha un ruolo di protagonista nel mondo ne beneficiano in primis le imprese. Ma non solo. Per la prima volta l’Italia in Europa e nel mondo esprime una tesi e non si limita ad obbedire». Lo ha detto Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione.

Poi sui dazi: «La ricerca di nuove rotte e mercati non è legato necessariamente ai dazi e agli Usa. Sotto il profilo geopolitico i cambiamenti in atto suggeriscono di esplorare nuove rotte».

Sulla visita di Macron a Roma e la posizione dell’Italia nel contesto europeo nell’ambito di una potenziale trazione sull’asse franco-tedesco: «I vecchi assi sono stati spazzati via. E su questo pesa anche la stabilità del nostro governo. Oggi il tema è come rendere l’Europa forte rispetto a una evoluzione politica che rischia di farla trovare in una posizione marginale». E per questo,anche alla luce della nuova centralità degli Usa nel percorso verso una possibile tregua tra Russia e Ucraina «l’Europa non deve essere in posizione antagonista a Trump». 

Tajani: «Grande sogno sarebbe mercato occidentale unico»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso l’auspicio di una nuova stagione di cooperazione economica tra le due sponde dell’Atlantico. «Mi auguro che si possa arrivare a tariffe più basse possibili tra Europa e Stati Uniti», ha detto, rilanciando l’idea di un «mercato occidentale unico». Il ministro ha definito «il grande sogno» la creazione di uno spazio economico integrato tra Europa, Stati Uniti, Canada e Messico, che a suo avviso «farebbe bene a tutte le imprese». Tajani ha però sottolineato che per arrivarci «bisogna lavorare», anche accettando a volte «una posizione ferma» nel dialogo con Washington. «Siamo due facce della stessa medaglia», ha ribadito, pur riconoscendo che «abbiamo a volte interessi diversi».

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Tajani: «Putin non va sottovalutato»

«Se non c’è alcun passo in avanti saremo costretti a mettere altre sanzioni nei confronti di Putin». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato durante l’evento del Messaggero a villa Miani dal titolo ‘L’Italia si trasforma, una sfida capitale’. «Io non sono granché ottimista sulla possibilità di arrivare a un cessate il fuoco in tempi brevi – ha spiegato Tajani – la Russia, lo ripeto, ha un milione di soldati in armi che paga il doppio di quanto paga gli operai. L’industria è in gran parte riconvertita in industria della difesa, fare macchina indietro per Putin non è cosa facile. Per questo lui continuerà ad insistere perché il suo interesse è quello di continuare a fare la guerra. aldilà che vuole uscire vincitore. Però subisce anche colpi che per l’immagine della Russia non vanno bene: noi pensiamo che se non c’è alcun passo in avanti saremo costretti a mettere altre sanzioni nei confronti di Putin, per costringerlo, avendo meno mezzi, a far fare la macchina indietro che dovrebbe fare con i suoi militari, perché se non ha più i soldi per pagarli, allora deve certamente ridurre l’impegno bellico. E’ una partita a scacchi». «Putin non va sottovalutato», ha concluso il ministro.

Folgiero: «Subacquea dominio nuovo che va occupato con spirito pioneristico»

«La protezione delle infrastruture critiche che sono sul fondo del mare è una sfida centrale. Gasdotti cavi elettrici, telecomunicazioni: il Mediterraneo sarà particolarmente vulnerabile alle minacce. Abbiamo sviluppato un polo nazionale della subacquea, partiamo da lì. Acceleriamo sull’utilizzo di strumenti nuovi». Lo ha detto Pierroberto Folgiero, Ad e Dg Fincantieri che ha portato diversi esempi delle tecnologie utilizzate in questo senso. «Tutti questi oggetti vanno validati per la Marina. La missione di Fincantieri è validarle con l’ottica di utilizzarle nelle adiacenze industriali. La subacquea è un dominio nuovo, tecnologico, che va occupato con spirito pioneristico».

Guarniere: «Avanti il trend di pentrazione delle rinnovabili»

«Bisogna incrementare gli scambi di energia tra le zone di mercato. La penetrazione delle rinnovabili va man mano crescendo e il trend va avanti. Bisogna capire dunque le sfide che ci attendono». Lo ha detto Maria Rosaria Guarniere, direttrice Ingegneria e Realizzazione Progetto di Terna.

 

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Monti: «Transizione va fatta a livello sistemico»

«La transizione è un percorso difficile, bisogna farlo a livello sistemico. Quanto è importante garantire la competitività? Oggi abbiamo in Europa un costo dell’energia più altro rispetto a Usa e Cina. Nel Green Deal abbiamo fissato degli obiettivi, ma paghiamo di più perché gli altri continuano ad usare i combustibili fossili. La transizione perterà l’Europa ad essere autosufficienti, ma nel 2050.». Lo ha detto Nicola Monti, ad di Edison. «Qualche obiettivo va rimodulato in termini di velocità – ha aggiunto – Non è soltanto una questione ambientale ma anche economica. La transizione energetica è lunga e costa e bisogna dare una ricaduta industriale sulle tecnologie. Per fortuna siamo all’inizio del percorso, ma dobbiamo mettere a fuoco obiettivi e modi per raggiungerli. Dobbiamo essere più indipendenti e più diversificati».

Lanzetta: «Quattro sfide per il rilancio del sistema energetico italiano»

«Quali sfide per il Paese per cambiare il proprio sistema energetico, troppo dipendente dall’estero? Sono quattro. La prima è il mix energetico: dobbiamo produrre energia in maniera alternativa. Partendo dal rinnovabile. Sarebbe un peccato rinunciare al nucleare, ignorarlo. Il secondo aspetto riguarda gli accumuli: capacità di accumulo significa mettere a disposizioni del Paese dei container-batterie per immagazzinarla quando c’è una eccedenza». Lo ha detto Nicola Lanzetta, head of Italy di Enel. «Il terzo punto – ha aggiunto – è quello della rete di distribuzione. Infine il quarto punto di attenzione è l’elettrificazione: dal riscaldamento delle case, alle industrie. Queste sfide ci consentiranno una adeguata transizione energetica»

 

 

 

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Tajani: Italia ripreso posto di primo piano per governo stabile

 «L’Italia ha riacquistato un posto di primo piano innanzitutto perchè siamo credibili perchè abbiamo un governo stabile. Per un investitore straniero, per un interlocutore straniero è fondamentale». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all’evento del Messaggero a villa Miani dal titolo ‘L’Italia si trasforma, una sfida capitale’. «Credo che a fine legislatura saremo il governo più longevo», ha aggiunto. 

Palermo: «Transizione idrica significa garantire un futuro allo sviluppo»

«Parlare oggi di transizione idrica significa garantire un futuro allo sviluppo. Oggi il 20% del Pil è influenzato dalla disponibilità di acqua». Lo ha detto Fabrizio Palermo, Ad e Dg di Acea Spa. Palermo ha parlanto anche di impatto dell’acqua sull’intelligenza artificiale, sulla sicurezza e sulla salute. «Il tema dell’acqua diventa centrale – ha aggiunto – Bisogna investire sulle infrastrutture».

Tajani: «Non ottimista su cessate il fuoco in tempi brevi»

“Vaticano può essere la sede dell’ultima fase della trattativa, mi piacerebbe che si annunciasse il cessate il fuoco in un incontro che potrebbe svolgersi in Vaticano”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un convegno a Villa Miani. “Non vogliamo bruciare il ruolo del Papa in una trattativa che può essere soltanto l’inizio, ma mi piacerebbe che si suggellasse in Vaticano”.

“Non sono granché ottimista sulla possibilità di arrivare a un cessate il fuoco in tempi brevi” ha aggiunto.

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Tajani: «Spero annuncio cessate il fuoco Kiev-Mosca in Vaticano»

«Ci auguriamo che la fase conclusiva della trattativa» fra Russia e Ucraina «possa svolgersi in Vaticano.

Il Vaticano può essere la sede dell’ultima fase della trattativa». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all’evento del Messaggero a villa Miani dal titolo ‘L’Italia si trasforma, una sfida capitale’. «Non dobbiamo bruciare certamente immagine del Papa e ruolo Vaticano, ma può essere quello il luogo dove sugellare la pace. Potrebbe essere Roma l’ultima tappa di questa trattativa», ha spiegato, auspicando quindi che un «annuncio di cessate il fuoco tra Ucraina e Russia possa avvenire in Vaticano».

Gualtieri: «Sfida è un “Metodo Giubileo 2″»

A Roma «la sfida adesso e’ un metodo Giubileo 2 che coinvolga tutte le forze della Capitale, produttive, sociali, culturali e intellettuali, per dare stabilita’ a una strategia di sviluppo e innovazione che deve fare leva sul suo patrimonio storico e archeologico ma anche sulle risorse interne, imprenditoriali e innovative». Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo all’evento «L’Italia si trasforma» a Villa Miani, organizzato dal quotidiano «Il Messaggero».

«Penso che la Capitale possa diventare un grande hub delle intellugenze artificiali – ha aggiunto -. Ci vuole un nuovo metodo Giubileo piu’ allargato, che veda tutti gli attori collaborare per obiettivi ambiziosi di medio e lungo periodo, grazie a quello che e’ successo nella Capitale in questi mesi e grazie anche all’importante ruolo di stimolo del Messaggero, questo e’ possibile perche’ e’ un processo gia’ iniziato». Poco prima il sindaco aveva ricordato che a Roma «si pone con forza il tema del ruolo e delle risorse della Capitale, un tema a lungo espunto dalla discussione pubblica».

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Caltagirone: «È importante riformare le regole che ci ostacolano»

«È importante riformare le regole che ci ostacolano. Ricordiamoci la grande differenza a un certo punto della storia fra l’Europa all’America: mentre l’Europa aveva vincoli, l’America è diventata un nuovo paese senza vincoli e ha messo un marcia in più, diventando quello che è oggi. È importante rivedere le vecchie regole che ci frenano, grazie». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

L’intervento dell’ambasciatrice italiana negli Usa, Mariangela Zappia

Caltagirone: «Traformazione parta da liberazione da regole paralizzanti»

«Cito verso di mio zio Edoardo: “Sazi di passato, senza fame di futuro”. Questo bisogna evitare. Cercando una trasformazione che parta dalla liberazione da regole paralizzanti e ci consenta di evolverci in un mondo che si evolve rapidamente». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani

Caltagirone: «Napoli rifiorisce perché cambia l’atteggiamento culturale»

«Pensate ad esempio cosa sta succedendo a Napoli con il nuovo sindaco Manfredi. Le nuove vedute dopo l’incredibile decadenza che ha avuto con la precedente sindacatura: mai Napoli aveva toccato un punto così basso, improvvisamente sta rifiorendo perché cambia l’atteggiamento culturale, cambiano le regole, perché certe idee ti fanno volare alto e altre ti fanno volare basso». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

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Caltagirone: «Velocizzare il cambiamento»

«Il tema è la possibile evoluzione. Recentemente c’è stato un convegno a Trento dove sono intervenuto su conservazione o cambiamento. Qual è secondo me la conclusione? Non conservazione “o” cambiamento, ma conservazione “e” cambiamento. Conservazione dei valori, perché noi abbiamo dei valori che non ha nessuno al mondo. Ma evoluzione, rompere con le incrostazioni e gli interessi particolari. E direi: la velocizzazione del cambiamento. Liberiamoci dai troppi vincoli, conquistiamo la nostra libertà». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

L’intervento di Pasquale Quito Terraciano

Caltagirone: «Qual è il problema di Roma? Non l’inefficienza, ma una serie di regole stratificate»

«Sappiamo che ci sono i taxisti che difendono i loro interessi, i commercianti che ostacolano il rilascio di nuove licenze, le organizzazioni sindacali che tendono all’immobilizzazione dei posti di lavoro e delle funzioni, per cui non si può spostare in tempi ragionevoli il personale da un posto all’altro. Insomma, bisogna rispettare troppi vincoli». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

«Quindi qual è il problema di Roma? Non è l’inefficienza, ma una serie di regole stratificate a cui si è sovrapposta la difesa degli interessi costituiti, per cui le cose non funzionano ed è difficile cambiare. E ne abbiamo la prova con quello che sta succedendo con il Giubileo. Il tema è la possibile evoluzione», ha aggiunto.

L’intervento di Marco Daviddi

Caltagirone: «L’esecuzione delle cose normali si scontra con l’incrostazione delle regole esistenti»

«Ma perché Roma funziona meglio con il sovraccarico che con il carico normale? Secondo me, quando c’è un’operazione straordinaria si coordina, si organizza, si utilizzano le persone adatte, si fa tutto quello che è necessario fare dandosi liberamente delle regole: il metodo Giubileo. La città risponde. Ma quando invece si tratta di cose normali, fatica di più. Con le cose normali è arduo, perché l’esecuzione delle cose normali si scontra con l’incrostazione delle regole esistenti». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani..

Caltagirone: «Roma, caricata di una serie di eventi importanti ha funzionato molto bene»

«È sotto gli occhi di tutti che Roma, caricata di una serie di eventi importanti – prima di tutto il Giubileo, poi la morte di un Papa e la nomina del nuovo, poi gli eventi sportivi come il tennis, il Giro d’Italia, Piazza di Siena – ha funzionato molto bene. Tutto questo in una stagione in cui i flussi turistici sono rilevanti. È sicuramente merito del nostro sindaco e della sua giunta, che è riuscito a organizzare tutto bene, con grande efficienza, e bisogna dargliene atto». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

Caltagirone: «Riformare le vecchie regole che ci frenano»

«Bisogna riformare le vecchie regole che ci frenano». Lo ha detto il presidente de Il Messaggero, in un passaggio del suo intervento a Villa Miani.

Gualtieri: «Roma deve tornare a pensare in grande»

«Roma ritrova fiducia e consapevolezza. La Capitale può tornare a svolgere un ruolo fondamentale come propulsore di sviluppo». Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. «Roma deve tornare a pensare in grande. Governare Roma è sempre una questione di Stato. C’è bisogno di un metodo Giubileo 2 che coinvolga istituzioni e tutte le forze civiche per dare continuità a una strategia di sviluppo e innovazione».

 

Martinelli: «Roma dovrebbe avere più potere e più risorse»

«Roma dovrebbe avere più potere e più risorse».Così il direttore del Messaggero, Massimo Martinelli.

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Martinelli: «Ripensare il ruolo della Capitale»

«Dobbiamo ripensare cosa vuole essere l’Europa, cosa l’Italia. Cosa Roma».Così il direttore del Messaggero, Massimo Martinelli. «Anche il ruolo della capitale deve essere ripensato – ha aggiunto – Roma oggi è stata spogliata di prerogative, potere, economia. Lentamente si sta riprendendo. Ha ripreso quota»

Martinelli: «L’Italia in Europa gioca ruolo da playmaker»

«L’Italia in Europa gioca ruolo da playmaker». Così il direttore del Messaggero, Massimo Martinelli, in apertura dell’evento.



Il 2025 è l’anno della trasformazione mondiale: il nuovo governo Trump con la sua politica dei dazi annunciati, la morte di Papa Francesco e l’elezione di Papa Leone XIV, la ricerca di una evoluzione pacifica della guerra in Ucraina e a Gaza, le elezioni in Germania e in Polonia sono solo alcuni dei principali avvenimenti che stanno cambiando gli equilibri geopolitici mondiali e che impongono una riflessione sul ruolo dell’Europa, dell’Italia e della sua Capitale. Roma infatti è storicamente al centro delle diverse situazioni e si pone come naturale intermediario nelle questioni in evoluzione: si pensi ai prossimi summit sulla ricostruzione dell’Ucraina e sul piano Mattei. La posizione stessa dell’Italia, centrale nel Mediterraneo e parte attiva nell’Unione Europea, richiede un’attenta valutazione delle condizioni necessarie per garantire stabilità istituzionale, competitività economica e capacità di adattamento in uno scenario internazionale in continua evoluzione.

L’editoriale/ Un giornale e una città immersi nella Storia

Di tutto questo si parlerà oggi, 4 giugno, a Villa Miani nell’evento, organizzato dal Messaggero, nel quadro di un’iniziativa di approfondimento in cui saranno affrontati i temi legati alla diplomazia e alla sicurezza globale, al ruolo dell’Italia nei nuovi equilibri economici e industriali e alle prospettive strategiche per il Paese in relazione alle trasformazioni in atto. Sfida Capitale infatti riunirà protagonisti delle istituzioni, dell’economia e dell’impresa per confrontarsi sui principali snodi strategici dell’Italia a livello internazionale.

Al centro del dibattito: geopolitica, dazi e PNRR, transizione energetica e industriale, finanza globale, intelligenza artificiale ed etica, fino al valore del Made in Italy come leva economica e culturale.

Un’occasione per delineare visioni concrete e condivise in un contesto globale in rapido cambiamento. Per l’iniziativa con Il Messaggero sarà distruibito gratuitamento un inserto di 52 pagine dedicato proprio al mondo in trasformazione e alla sfida Capitale con gli interventi di Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari esteri e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.  

Il programma dell’evento

L’evento, in programma dalle ore 16 e in diretta streaming sulle piattaforme dei cinque quotidiani del gruppo editoriale Caltagirone (Ilmessaggero.it; ilgazzettino.it; ilmattino.it; corriereadriatico.it; quotidianidipuglia.it) , sarà aperto dal direttore responsabile del Messaggero Massimo Martinelli. Seguirà il saluto del sindaco Gualtieri.

Il primo intervento sarà del Cavaliere del Lavoro, Francesco Gaetano Caltagirone, presidente del Messaggero a cui seguirà lo speech del vicepremier Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che sarà intervistato da Ernesto Menicucci, caporedattore del Politico del Messaggero. 

 Seguirà un panel dal titolo “Geopolitica, diplomazia e sicurezza internazione” con  Marco Daviddi, Managing Partner, EY-Parthenon Italia,  Pasquale Quito Terracciano (in collegamento), Senior Adviser, Investindustrial, Mariangela Zappia (in collegamento), Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America che saranno intervistati dalla giornalista del Tg5 Costanza Calabrese e da Nicola Pinna, caporedattore del Messaggero della redazione Interni ed Esteri.

Nel secondo panel si affronterà il tema Transizione idrica, energetica e competitività industriale  con Fabrizio Palermo, AD e DG, Acea Spa, Pierroberto Folgiero, AD e DG  Fincantieri,  Nicola Monti, AD, Edison,  Nicola Lanzetta, Head of Italy, Ene,  Maria Rosaria Guarniere, Direttrice Ingegneria e Realizzazione Progetto Terna che saranno intervistati da Costanza Calabrese e da Roberta Amoruso, specialista economica della redazione Economico del Messaggero.

Il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, sarà intervistato dal vicedirettore del Messaggero, Barbara Jerkov. Mentre il Made in Italy sarà al centro del colloquio che il vicedirettore del Messaggero Alvaro Moretti avrà con Alfonso Dolce, ceo di Dolce&Gabbana, protagonisti di una vera campagna romana con la mostra evento “Dal cuore alle mani” al Palexpo fino fino a metà agosto.

Innovazione ed etica nell’era dell’Intelligenza artificiale è il titolo del terzo panel guidato dal direttore/editorialista Guido Boffo con Costanza Calabrese: parteciperanno  Padre Paolo Benanti, Professore di etica delle tecnologie e Andrea Di Camillo, Fondatore e AD, P101 SGR SPA. Christian Martino, caporedattore della redazione Economia del Messaggero sempre con Costanza Calabrese, guiderà il panel Finanza e mercati globali: prospettive strategiche con  Anna Maria Poggi, Presidente, CRT,  Franco Bruni, Presidente, ISPI,  Francesco Salvatori, Head of Group Financial Institutions & International Network, UniCredit 

A concludere l’evento, intorno alle 20,  sarà Massimo Martinelli che farà un punto sicurezza con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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