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verso un piano per sostenere le imprese della stampa anche fuori dal cratere sismico


La tenuta delle edicole umbre, presidio quotidiano d’informazione e presidio sociale nei territori più fragili, torna al centro del dibattito politico regionale. In Seconda commissione consiliare, guidata da Letizia Michelini, si è infatti tornati a discutere la mozione presentata da Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), sottoscritta dall’intero centrodestra, per rifinanziare le misure di sostegno alle imprese esercenti la vendita di giornali, riviste e prodotti editoriali.

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La proposta, nata per contrastare la chiusura delle edicole nelle aree del cratere post sisma, punta ora a estendere la misura all’intero territorio regionale, con particolare attenzione ai 59 Comuni delle aree interne. Presente alla seduta anche l’assessore regionale Francesco De Rebotti, che ha riconosciuto la necessità di un intervento ma ha richiamato la complessità del contesto.

Legge da rifinanziare per un settore in crisi: “Risorse già assegnate alle aree interne, serve uno sforzo ulteriore”

La mozione, che impegna la Giunta al rifinanziamento della legge regionale 12/2020, propone di ampliare progressivamente la platea dei beneficiari. Finora, la legge ha previsto uno stanziamento annuo di 30mila euro, concentrato esclusivamente sulle aree colpite dal sisma. Secondo Agabiti, il rinnovo della misura già adottato dalla Giunta Tesei ha permesso a numerose edicole di non abbassare le serrande.

Ora è necessario intervenire sul prossimo bilancio – ha sottolineato la consigliera – perché le risorse alle aree interne sono già state assegnate, ma dobbiamo dare continuità e visione, anche alla luce dei fondi statali già stanziati: 8 milioni oggi, con l’obiettivo di arrivare a 17“.

La crisi delle edicole, però, non riguarda solo il cratere. Il caso di Spoleto, portato all’attenzione del dibattito dal consigliere Stefano Lisci (PD), è emblematico: nella città restano appena tre edicole “tout court”, su nove punti vendita totali.

Cristian Betti, capogruppo del Partito Democratico, ha rilanciato: “Serve un pacchetto integrato per rilanciare le edicole e i borghi, contrastando lo spopolamento e ampliando le funzioni dei punti vendita. Non si può sopravvivere solo con i contributi“.

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Il nodo della programmazione: “Mappare le edicole e legarle ai servizi essenziali dei territori”

La discussione ha evidenziato la necessità di una strategia che non si limiti al rifinanziamento, ma guardi alla rigenerazione dei territori marginali. L’assessore De Rebotti ha espresso apertura alla proposta, a condizione che si proceda prima con un censimento dei soggetti interessati.

Va pensato un progetto complessivo – ha affermato – che tenga conto della complessità delle aree interne, dove intervengono anche trasporti, scuole, urbanistica. Solo così le edicole potranno svolgere un ruolo rinnovato, magari integrando altri servizi alla cittadinanza“.

Anche il consigliere Fabrizio Ricci (Avs) ha rimarcato l’urgenza di una revisione più ampia della normativa regionale in materia di editoria: “Non si può più rinviare. Va ripresa la legge regionale sull’editoria, oggi ferma, per sostenere chi produce informazione e chi la distribuisce“.

Più risorse e una nuova cornice normativa per tutelare le edicole nei territori fragili

In chiusura, la presidente Michelini ha confermato la volontà di inserire nella mozione un dispositivo più ampio, che allarghi il perimetro d’intervento: “La priorità è avere una mappatura aggiornata e puntare al finanziamento immediato delle attività con codice Ateco coerente. In parallelo, dovremo rivedere la legge sul commercio e rafforzare l’attenzione sulla Valnerina, ma anche sugli altri territori che, di fatto, rientrano nelle caratteristiche di area interna”.

La Commissione tornerà a riunirsi sul tema dopo l’acquisizione dei dati. Intanto, si rafforza il fronte politico trasversale che guarda alla salvaguardia delle edicole come tassello fondamentale per mantenere viva la presenza istituzionale e informativa nei piccoli centri umbri.



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