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Una buona notizia per le imprese del nostro territorio: nasce la definizione europea di Small Mid Cap


Il 21 maggio la Commissione europea ha presentato il quarto pacchetto Omnibus, introducendo una novità che può davvero fare la differenza per migliaia di imprese italiane e venete: una nuova definizione ufficiale di Small Mid Cap (SMC), pensata per riconoscere e sostenere le aziende che non sono più PMI, ma che non possono ancora essere considerate grandi imprese.

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Questa misura risponde a un’esigenza concreta: ridurre gli oneri normativi sproporzionati che oggi frenano molte imprese nel loro percorso di crescita. Secondo le stime della Commissione, sono circa 38.000 le SMC in Europa. Una parte significativa di queste si trova proprio in Italia — e in particolare nel Nordest — dove è forte la presenza di imprese familiari che hanno saputo evolversi, innovare e scalare i mercati senza perdere il legame con il territorio.

Una categoria finalmente riconosciuta

Secondo la proposta europea, è una Small Mid Cap l’impresa che:

  • non rientra più tra le PMI (secondo la Raccomandazione 2003/361/CE);

  • ha meno di 750 dipendenti;

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  • presenta un fatturato inferiore a 150 milioni di euro o un bilancio sotto i 129 milioni;

  • è autonoma, ovvero non fa parte di un gruppo più grande.

In sostanza, si tratta di aziende industriali strutturate, spesso all’avanguardia nei loro settori, che si trovano in una fase di transizione strategica: troppo grandi per le agevolazioni delle PMI, ma ancora prive della capacità organizzativa delle grandi multinazionali.

Stop al salto nel vuoto normativo

Il superamento della soglia dei 249 dipendenti, oggi, comporta l’immediata perdita di molti benefici normativi e fiscali, con un effetto noto come “cliff edge”. Questo passaggio spesso rappresenta un ostacolo alla crescita più che uno stimolo. La proposta europea intende rimediare, estendendo anche alle SMC la possibilità di beneficiare di normative semplificate e proporzionate.

Il pacchetto prevede infatti modifiche a varie direttive e regolamenti, tra cui:

  • MiFID II, per favorire l’accesso delle SMC ai mercati finanziari per la crescita;

  • Direttiva sulla resilienza delle entità critiche, estendendo protezioni e supporti;

  • Regolamenti su privacy (GDPR), difesa commerciale, prospetti finanziari, batterie, F-gas, con esenzioni mirate per evitare appesantimenti burocratici ingiustificati.

Perché è una buona notizia per il Veneto

Il sistema industriale veneto è il terreno ideale per far fiorire le SMC: manifattura evoluta, filiere internazionali, innovazione diffusa. Sono tante le imprese che, pur non essendo più PMI da tempo, operano con modelli agili, risorse limitate e forte dipendenza dal credito bancario.

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Per queste realtà, la nuova definizione di SMC:

  • riconosce le specificità organizzative e finanziarie;

  • garantisce più equità normativa;

  • permette di crescere senza subire penalizzazioni regolatorie.

Il parere di Confindustria

Confindustria accoglie favorevolmente la proposta della Commissione, sottolineando come queste imprese, pur essendo strutturate, non possiedono ancora le risorse e le competenze delle grandi aziende. Sono però fondamentali per la competitività dell’Europa, spesso collocate al centro delle filiere strategiche e capaci di sostenere l’occupazione, la coesione territoriale e la transizione industriale.

L’auspicio è che questa nuova categoria non sia solo tecnica, ma apra la strada a:

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  • agevolazioni dedicate (anche in ambito finanziario e fiscale);

  • misure di sostegno mirate per accompagnarle nel passaggio verso una dimensione più grande;

  • politiche industriali ad hoc, evitando che l’attenzione alle SMC riduca quella storicamente riservata alle PMI.

Una svolta europea che parte dal territorio

La proposta europea è una buona notizia per il Veneto e per l’Italia perché riconosce che esiste una fascia di imprese dinamiche e strategiche che meritano attenzione e strumenti su misura. In un’economia sempre più orientata alla resilienza, alla sostenibilità e all’innovazione, le Small Mid Cap possono diventare il motore silenzioso ma decisivo della crescita europea.

Fòrema continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione normativa e sarà al fianco delle imprese del territorio per sfruttare al meglio le nuove opportunità, con percorsi di formazione, consulenza e supporto alla compliance costruiti su misura.





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