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Tutte le intese fra Meloni e Fico su cooperazione, industria e migranti


Difesa, energia nucleare, immigrazione: intesa a tutto tondo fra Italia e Slovacchia, con la visita di Fico a Palazzo Chigi. Altro settore caldo tra i due Paesi è certamente quello dei trasporti, con l’obiettivo di arrivare a 500 collegamenti intermodali tra il Porto di Trieste e la Slovacchia entro il 2025 (lo scorso anno sono stati 400)

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03/06/2025

Intese, visioni e progetti per il futuro. Italia e Slovacchia segnano un altro punto della loro relazione, dopo che a Palazzo Chigi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto il primo ministro della Repubblica Slovacca Robert Fico. Non solo un dialogo personale intenso e di qualità, ma anche di ottimo livello istituzionale e fra esperti dei due Paesi, a raccontare di una comunanza di interessi che spazia dalla difesa all’economia, dall’energia alla sicurezza, senza dimenticare i dossier più scottanti in cima alla politica internazionale.

Gli accordi tematici

Si tratta di settori nevralgici della cooperazione bilaterale, come l’automazione, le tecnologie innovative, le infrastrutture dei trasporti, l’energia rinnovabile e l’energia nucleare di nuova generazione. In questa direzione entrambi hanno accolto con soddisfazione la prospettiva dello sviluppo e costruzione di reattori nucleari avanzati di quarta generazione. Capitolo difesa, c’è la volontà di lavorare per migliorare ulteriormente la cooperazione bilaterale, inclusi i progetti finalizzati a rafforzare l’industria della difesa, a sostenere la crescita economica, e a contribuire al potenziamento della loro sicurezza, tutti passaggi che si legano da un punto di vista geopolitico oltre che industriale. Inoltre hanno discusso delle principali priorità dell’agenda dell’Unione europea, in primis di Ucraina e di flussi migratori.

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Meloni e Fico concordano nel contrastare le migrazioni irregolari, per questa ragione hanno rivolto un accorato appello “per un’accresciuta cooperazione con i Paesi di origine e di transito”, come si legge nella dichiarazione congiunta. A tal proposito la Slovacchia ha manifestato sostegno e condivisione alle posizioni italiane all’interno della causa pregiudiziale presso la Corte di Giustizia dell’Unione europea sul concetto di Paese di origine sicuro e i due governi sono consapevoli dell’importanza di soluzioni innovative come quella che l’Italia ha lanciato con l’Albania, vista con favore da Paesi Ue ed extra Ue (come Germania e Regno Unito).

Le intese valoriali

Ma non è tutto perché una visione comune è stata espressa anche su un tema dirimente come le competitività, su cui la Slovacchia ha dichiarato il suo pieno sostegno alle iniziative del governo italiano finalizzate a rafforzare i settori di importanza strategica per l’economia slovacca, come l’industria dell’automotive e l’industria dell’acciaio. A proposito dei prossimi negoziati sul Quadro Finanziario Pluriennale, l’Italia e la Slovacchia hanno concordato sulla necessità che l’Ue abbia a disposizione risorse adeguate, anche per dare seguito alle intenzioni programmatiche messe nero su bianco nei settori già citati, a cui si somma la politica di coesione e una robusta Politica Agricola Comune, allo scopo di promuovere la convergenza regionale e sociale.

La politica estera

Stabilità e pace in Medio Oriente è l’altro impegno comune su cui Meloni e Fico convergono, accompagnato dall’immediato rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e da un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. Infine hanno nuovamente confermato il loro sostegno a una soluzione dei due Stati con uno Stato indipendente palestinese che viva a fianco di Israele in pace e sicurezza.

Le relazioni fra Italia e Slovacchia

Nel 2023 si sono celebrati i trent’anni delle relazioni bilaterali, a seguito dell’indipendenza della Slovacchia. In passato l’Italia ha appoggiato la candidatura di Bratislava come sede dell’Agenzia europea per la regolamentazione, oltre che del Centro regionale per le politiche del territorio. L’interscambio nel 2023 è stato pari a 8,8 miliardi di euro, in crescita dell’1,4% rispetto a dodici mesi prima. Nel Paese vi sono 400 imprese italiane, che impiegano circa 20.000 addetti e collocano l’Italia tra i principali investitori esteri. Dal 1997 è presente la Camera di Commercio Italo-Slovacca, al pari di un Ufficio ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con sede a Vienna. Un settore caldo tra i due Paesi è certamente quello dei trasporti, con l’obiettivo di arrivare a 500 collegamenti intermodali tra il Porto di Trieste e la Slovacchia entro il 2025 (lo scorso anno sono stati 400).

Lo scorso gennaio è stato in visita a Roma il Presidente della Repubblica Slovacca, Peter Pellegrini, ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, alla presenza della sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi e dalla premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Ad inizio del 2025 inoltre è stato firmato un accordo strategico tra la Camera di Commercio Italia-Slovacchia e la Banca Popolare di Sondrio per consentire agli imprenditori italiani di inserirsi al meglio nel mercato della Slovacchia e coinvolgere le circa 400 filiali e le migliaia di clienti interessati agli scambi commerciali con Bratislava.

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