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Nelle imprese a Nord Est sempre più manager: «Ma sono ancora pochi»


Crescono in Veneto e Friuli Venezia Giulia i manager privati del terziario. L’associazione nazionale Manageritalia ha celebrato a Roma gli 80 anni di attività e ha diffuso i dati di un settore in continua evoluzione. A fine 2023 i dirigenti privati italiani del settore terziario erano 130.357, in crescita del 2,6% sull’anno prima. Ancora preponderante è la parte maschile con il 78% dei manager attivi, anche se quella femminile è in forte crescita. Dal 2008 la “quota rosa” è infatti raddoppiata.

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Se guardiamo però i numeri europei la situazione non è positiva: siamo ancora a meno di un dirigente ogni cento dipendenti contro il 2-3 dei principali competitor nell’Unione europea. In Veneto (secondo i dati elaborati da Manageritalia su base Inps) assistiamo a una crescita complessiva dei manager che si assesta al +1,4% nell’ultimo anno, arrivando a toccare 8.684 dirigenti (7.279 uomini e1.405 donne) attivi in tutta la regione.

«I numeri, seppur positivi, evidenziano come la managerialità nella nostra regione sia ancora limitata – afferma Lucio Fochesato, presidente di Manageritalia Veneto -. Questo è dovuto alla scarsa propensione delle nostre Pmi a investire in professionalità e competenze esterne alla compagine proprietaria, spesso legata al nucleo familiare. La situazione sta migliorando, ad esempio nel settore del turismo, con l’ingresso di grandi gruppi internazionali che richiedono sempre più managerialità. Più manager e più managerialità sono gli elementi fondamentali da cui le nostre imprese devono ripartire. Solo così possiamo generare uno sviluppo che si concretizzi in una vera innovazione dei modelli di business e dell’organizzazione del lavoro. Questo processo, per essere attuato, necessita inevitabilmente del coinvolgimento di tutte le istituzioni e organizzazioni economico-sociali del nostro territorio».

Bilancio in positivo per 5 province venete su sette. Verona con un +3,4% (7° nella classifica delle province italiane dopo Milano, Roma, Torino, Bologna, Monza e Brescia) si conferma la realtà più numerosa con 2.309 manager, qui la dirigenza in rosa segna +4,7%. È però Padova (+5,2%), la provincia che segna l’incremento complessivo di dirigenti maggiore. Bene Vicenza (+3,5%) e anche Treviso (+1,3%), dove la crescita è quasi tutta al femminile: +5,6%. Realtà in controtendenza Rovigo (-0,7%), ma soprattutto Venezia (-10,9%) che, nonostante i 1.027 manager in attività, vede calare sensibilmente i suoi dirigenti in tutti i settori sia per quanto concerne la componete maschile (-7,3%), ma soprattutto (-25%) quella femminile, dato più alto in regione.

Numeri positivi si registrano in Friuli Venezia Giulia. In regione assistiamo a una crescita complessiva dei manager, che si assesta al +1,3% nell’ultimo anno, arrivando a toccare quota 1.841 dirigenti attivi (1571 uomini e 270 donne). «Il dato di crescita è positivo, ma il vero segnale forte è culturale – dichiara Stefano De Martin, presidente di Manageritalia Friuli Venezia Giulia -. La managerialità sta tornando al centro del dibattito, non solo nelle grandi aziende come Generali o Fincantieri, ma anche in molte realtà del territorio che iniziano a capire che senza competenze, senza visione e senza cultura del cambiamento, non si va lontano. La vera sfida non è crescere nei numeri, ma nella qualità della leadership. Il Friuli Venezia Giulia è pronto a fare la sua parte e a portare il proprio modello nei tavoli nazionali ed europei dove si decide il futuro del lavoro».

Per il settore, accanto agli sviluppi promessi dall’Intelligenza artificiale, tema chiave è quello della cybersicurezza, oggi priorità assoluta per le imprese e le istituzioni. «Senza sicurezza digitale – ha concluso De Martin – non c’è fiducia, e senza fiducia non c’è futuro digitale. Serve un salto di maturità anche su questo fronte, soprattutto nelle Pmi». Un leggero calo (-2,6%) si è registrato nella provincia di Trieste, anche se continua a confermarsi la più numerosa con oltre 600 dirigenti complessivi. Ottimi risultati per tutte le altre province, Gorizia fa registrare l’incremento più sostanzioso, addirittura del +7%. Bene anche le realtà di Udine con un +3,9% complessivo e addirittura a doppia cifra per la managerialità al femminile che segna +10,6% nell’ultimo anno. Infine Pordenone che pur ultima per incremento (+1,2%), risulta la realtà con la crescita di manager donne più alto di tutta la regione (+19,5%).

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La Federazione dei dirigenti del terziario Manageritalia è una “rete” di persone, che conta oltre 45mila iscritti tra manager, dirigenti, executive professional e quadri attivi nel settore dei servizi. L’ente rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. Durante l’assemblea di Roma Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia, ha ripercorso la lunga storia dell’associazione e illustrato le azioni e i programmi futuri della Federazione in termini di rappresentanza, rinnovo contrattuale e tutela degli associati. 



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