Per anni Bankitalia ha incalzato gli istituti alle aggregazioni, oggi il sistema ha «una patrimonializzazione più solida, superiore alla media europea», rispetto al 2022 quando era sotto.
Ci siamo, l’Autorità ricorda che le fusioni «rappresentano un delicato momento di discontinuità degli intermediari, devono servire al rafforzamento».
Questo in un’ottica «di creazione di valore che significa «offrire a imprese e famiglie» i veri utenti finali di queste operazioni, «finanziamenti adeguati per quantità e costi, strumenti di impiego del risparmio trasparenti ed efficaci e a condizioni eque, servizi qualificati ed innovativi, coerenti con le esigenze di sviluppo del Paese». (Il Gazzettino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma uno dei punti fondamentali delle Considerazioni è quando Panetta affronta il problema dei dazi imposti dalla nuova amministrazione americana. Secondo la migliore tradizione dell’ultracentenaria Banca d’Italia, le Considerazioni Finali lette ieri dal Governatore Fabio Panetta hanno messo in evidenza , in diversi passaggi, i legami tra l’economia, l’ordine internazionale, il consenso sociale, la demografia, l’adeguamento delle retribuzioni, i sistemi di protezione sociale. (Il Messaggero)
Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, nelle sue considerazioni finali, ha colto il punto. Non c’è una ragione che sia una, dal punto di vista dell’America, economicamente parlando, che giustifichi le politiche commerciali di Donald Trump. (Il Gazzettino)
Il ruolo centrale del dollaro «è messo in dubbio». L’Italia ha migliorato i saldi di finanza pubblica, come riconosciuto anche dalle agenzie di rating, e ha mostrato segni di ripresa dell’economia che poggiano sulla vitalità del sistema produttivo, ma resta indietro sulla capacità di innovare e sulla qualità del capitale umano, con una forza lavoro poco istruita, che invecchia mentre parte dei giovani laureati emigrano, non compensati da immigrati di qualità. (Corriere della Sera)
L’intervento del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, in occasione delle Considerazioni finali del 30 maggio, ha tracciato un quadro economico complesso, fatto di segnali di rischio, debolezze strutturali e prospettive incerte. (LaC News24)
Vede gli smottamenti prodotti dalla Casa Bianca. Vede come le tensioni sociali e politiche americane, quelle che hanno riportato Donald Trump al potere, si stiano scaricando sul resto del mondo sotto forma di dazi e di crescita ridotta. (Corriere della Sera)
L’amministrazione Usa guidata da Donald Trump ha accelerato la frammentazione globale. La velocità del cambiamento è stata superiore alle attese con il nuovo presidente americano, ma la direzione era segnata da tempo riguardo alla riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi commerciali. (Milano Finanza)
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