Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, lancia l’allarme: la corsa globale ai dazi potrebbe costare quasi un punto di Pil mondiale in soli due anni, . Il commercio internazionale è già sotto pressione, con un 5% a rischio. In un contesto segnato da tensioni geopolitiche e protezionismo, il governatore invita a non sottovalutare i rischi derivanti dalla concentrazione di potere nelle mani di pochi colossi tech globali.
Italia: segnali di vitalità, ma strada ancora lunga
“Siamo solo all’inizio”. Così Panetta descrive lo stato dell’economia italiana. Le riforme strutturali, la patrimonializzazione delle imprese e l’aumento della produttività sono segnali incoraggianti, ma non ancora sufficienti. Il debito resta elevato e nei prossimi anni sarà messo sotto pressione da spese legate all’invecchiamento, alla transizione green e alla difesa.
Fusioni bancarie: “Siano a beneficio di famiglie e imprese”
Il governatore chiarisce: Bankitalia vigilerà affinché le fusioni bancarie rafforzino il sistema e offrano servizi equi e trasparenti, finanziamenti adeguati e innovazione. “Decidono mercato e azionisti, ma tocca alla vigilanza garantire solidità, liquidità e governance”, sottolinea.
L’invecchiamento pesa sul Pil, ma l’immigrazione può aiutare
L’Italia invecchia e la natalità cala. Secondo Panetta, per sostenere la crescita servono politiche per trattenere i giovani e attrarre immigrati qualificati. Lavoro regolare, in particolare nei settori delle costruzioni e del turismo, può essere la chiave per un’integrazione produttiva.
Il Pnrr può spingere il Pil di mezzo punto
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha sostenuto l’economia e potrà generare fino a +0,5% di Pil tra 2025 e 2026. Ma i fondi europei vanno spesi bene: i prossimi pagamenti dipendono dal rispetto delle scadenze. “Ci sono ritardi, serve determinazione”, avverte il governatore.
Energia: ridurre i costi è una priorità
Sul fronte energia, Panetta è chiaro: l’Italia deve accelerare su rinnovabili, contratti a lungo termine e semplificazione normativa. “Intervenire sul costo dell’energia è urgente, più che altrove in Europa”.
Ue, serve più coraggio politico
L’Unione europea è ancora un baluardo della democrazia, ma non può restare ferma. “Serve superare i particolarismi nazionali”, afferma Panetta, auspicando una risposta comune per affrontare sfide condivise, da cui l’Italia può trarre grande beneficio.
Salari troppo bassi, spinta alla produttività
I salari italiani, inferiori ai livelli del 2000 in termini reali, riflettono un problema di produttività. Serve innovazione, capitale e un’azione pubblica incisiva per sostenere aumenti duraturi delle retribuzioni. “Il miglior modo per alzare i salari è rilanciare la crescita”, ribadisce.
Bce: ora più flessibilità e meno rigidità
Con l’inflazione in calo e l’economia in rallentamento, Panetta invita la Banca centrale europea a essere “pragmatica e flessibile”, evitando una politica monetaria troppo restrittiva che frena consumi e investimenti. Il taglio dei tassi, suggerisce, non può più aspettare.
Il futuro del dollaro è in discussione?
Le politiche di Trump e gli squilibri globali sollevano dubbi sul futuro del dollaro come valuta di riserva mondiale. Panetta nota che, a differenza del passato, i titoli Usa si stanno deprezzando nei momenti di incertezza. “Il sistema multipolare richiede nuove regole condivise”.
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