Roma, 30 maggio 2025 – Via libera ai sostegni finanziari decisi dal governo per l’intera filiera dell’editoria. Lo stabilisce il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che contiene incentivi sia per le edicole, sia per gli esercizi commerciali che hanno punti vendita dedicati, sia per i distributori. Un provvedimento annunciato, messo a punto da Alberto Barachini, sottosegretario con delega all’informazione e all’editoria, e coperto con gli stanziamenti decisi nell’ambito della legge Finanziaria. Una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore che, pur svolgendo una funzione fondamentale per la vita democratica garantendo il diritto all’informazione sancito dall’articolo 21 della Costituzione, attraversa una fase difficile anche a causa della concorrenza sleale dei big della rete.
Il decreto interviene, in primo luogo, a favore delle edicole che stanno registrando da anni un lento ma costante declino e che invece rappresentano un presidio fondamentale di pluralismo e tutela dei territori. Si prevede un contributo per le spese sostenute nell’anno sia dalle edicole sia dei punti di vendita di giornali non esclusivi per Imu, Tasi, Cup, Tari, canoni di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento a Internet, acquisto o noleggio di registratori di cassa o di registratori telematici, acquisto o noleggio di dispositivi Pos e altre spese sostenute per la trasformazione digitale e l’ammodernamento tecnologico, al netto dell’Iva ove prevista.
Inoltre, “al fine di garantire la più ampia capillarità della rete di vendita e della diffusione sul territorio delle pubblicazioni quotidiane e periodiche, alle imprese di distribuzione è riconosciuto un contributo per la fornitura diretta di giornali alle edicole e, laddove non sono presenti edicole, agli esercizi commerciali di vendita di merci abilitati alla vendita di quotidiani e periodici localizzati in comuni con un numero di abitanti inferiore a 5.000 riforniti nell’anno 2025”. Il contributo è esteso anche alla fornitura di nuovi punti vendita.
Alle imprese editrici di quotidiani e periodici è riconosciuto, poi, un contributo straordinario pari a 10 centesimi di euro per ogni copia cartacea venduta nel corso dell’anno 2023, anche mediante abbonamento, in edicola o presso punti di vendita non esclusivi, “in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei costi di produzione e al fine di sostenere la domanda di informazione”.
I requisiti e le modalità per la fruizione dei contributi per le edicole e i punti di vendita saranno definiti con provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri che sarà adottato entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Per gli altri incentivi i 45 giorni scatteranno dalla pubblicazione della decisione della Commissione Europea. Nel frattempo, il Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria è autorizzato, “in relazione al numero elevato di potenziali beneficiari, all’eventuale utilizzo di un apposito conto corrente bancario o postale dedicato presso un ente o istituto che garantisca la gestione massiva dei pagamenti”.
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