Contributi per la promozione del vino italiano nei mercati esteri

Pubblicato il nuovo decreto MASAF relativo ai contributi per la promozione del vino italiano nei mercati esteri.

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha definito con un nuovo decreto i criteri per l’assegnazione dei contributi destinati a rafforzare la presenza del vino italiano nei mercati internazionali.

Via libera ai contributi per la promozione del vino italiano nei mercati esteri

Il provvedimento, emesso dalla Direzione generale degli Affari generali e del Bilancio, si inserisce nell’ambito dell’“Intervento Settoriale Promozione” e punta a migliorare la competitività del comparto vitivinicolo, sostenendo attività promozionali e informative in Paesi terzi.

Chi può presentare domanda

Il bando si rivolge a una vasta gamma di attori del settore vinicolo. Tra i beneficiari figurano:

• Organizzazioni professionali e interprofessionali con finalità promozionali;

• Organizzazioni di produttori di vino e loro associazioni;

• Consorzi di tutela riconosciuti e le loro federazioni;

• Imprese produttrici che abbiano adempiuto agli obblighi dichiarativi nel triennio precedente;

• Enti pubblici e società a capitale interamente pubblico con comprovata esperienza nel settore;

• Reti d’impresa e cooperative composte esclusivamente da soggetti ammessi;

• Associazioni temporanee di impresa costituite da soggetti tra quelli sopra elencati.

È richiesta, per tutti i proponenti, la conformità alle definizioni e ai requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 331843 del 26 giugno 2023.

Le attività ammesse a finanziamento

I progetti candidabili devono prevedere azioni coordinate che abbiano ricadute dirette sull’internazionalizzazione del vino italiano. Le iniziative ammissibili includono:

• Campagne pubblicitarie e di pubbliche relazioni focalizzate sulla qualità e la sicurezza dei prodotti europei;

• Partecipazione a fiere ed esposizioni di rilievo internazionale;

• Azioni informative sui sistemi di qualità europei (DOP, IGP, biologico);

• Ricerche sui mercati target, utili ad aprire o consolidare nuovi canali di sbocco;

• Valutazioni sull’efficacia delle attività promozionali realizzate.

I progetti devono essere coerenti, articolati in più attività e con obiettivi chiari, e avranno durata annuale: si svolgeranno tra il 16 ottobre 2025 e il 15 ottobre 2026. Le operazioni devono concludersi entro il 30 agosto 2026, salvo richiesta di anticipazione dei fondi. Per ogni soggetto beneficiario, il supporto finanziario non potrà coprire più di tre anni consecutivi sullo stesso mercato.

Risorse disponibili e modalità di partecipazione

Per l’annualità 2025/2026 sono stati stanziati complessivamente 22,5 milioni di euro. A questa somma potranno aggiungersi eventuali fondi residui derivanti da economie delle campagne precedenti. L’ammontare definitivo sarà comunicato con apposito decreto.

Le richieste di finanziamento, relative alla quota nazionale, dovranno essere inviate esclusivamente attraverso il portale SIAN (https://www.sian.it/portale/), utilizzando il servizio “Promozione Vino Paesi Terzi – MASAF” secondo le istruzioni contenute nell’Allegato 19 del decreto. La scadenza è fissata alle ore 12.00 del 14 luglio 2025. Ogni istanza riceverà un codice identificativo al momento dell’invio telematico.

Per i progetti finanziati con fondi regionali o multiregionali, le domande andranno invece indirizzate alle Regioni e Province autonome, che potranno stabilire modalità di presentazione differenti, qualora non adottino il sistema SIAN. I relativi bandi dovranno essere pubblicati entro 30 giorni dalla diffusione del decreto ministeriale.

È inoltre prevista la possibilità di delegare soggetti terzi alla compilazione e invio delle domande, secondo le modalità indicate nell’allegato tecnico.

Una spinta all’internazionalizzazione del vino italiano

Con questa misura, il MASAF intende sostenere un comparto che rappresenta uno dei pilastri dell’agroalimentare nazionale. La promozione nei mercati esteri diventa un’opportunità per consolidare il prestigio del vino italiano e valorizzare le denominazioni di origine e la qualità certificata, elementi sempre più richiesti dai consumatori internazionali.

Il decreto

Qui il documento completo.