Bonus avvocato per le forze dell’ordine fino a 10.000 euro

Con il decreto Sicurezza il Governo ha approvato il bonus avvocato per le forze dell’ordine fino a 10.000 euro.

Si tratta di un aiuto economico destinato a coprire le spese legali sostenute dal personale coinvolto in procedimenti giudiziari, in qualità di imputati o indagati, per fatti connessi all’esercizio delle proprie funzioni.

Il contributo può essere richiesto per ciascuna fase del procedimento.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come funziona. 

APPROVATO IL BONUS AVVOCATO PER LE FORZE DELL’ORDINE

Il cosiddetto bonus avvocato è una delle novità introdotte dal Decreto sicurezza 2025 convertito in Legge, dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati il 29 maggio 2025.

Si tratta di un sostegno economico pensato per tutelare il personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco coinvolto in procedimenti giudiziari legati all’esercizio delle proprie funzioni.

L’intervento prevede un rimborso delle spese legali fino a un massimo di 10.000 euro per ciascuna fase del procedimento (ad esempio: indagini preliminari, giudizio di primo grado, appello, ecc.), ma solo se il procedimento riguarda fatti legati al servizio svolto dal personale (quindi non per fatti privati o personali).

In questo modo, il bonus da la possibilità al personale interessato di scegliere liberamente un avvocato di fiducia, senza essere vincolati a difese d’ufficio o incarichi imposti. La vera novità, quindi, è questa: se prima veniva garantito il difensore d’ufficio, ora lo Stato estende la tutela riconoscendo un contributo economico al personale se sceglie di avvalersi di un altro legale.

A CHI SPETTA

Possono richiedere il bonus gli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, nonché i vigili del fuoco indagati o imputati per fatti inerenti al servizio svolto.

Le forze di polizia ammesse sono quelle indicate all’articolo 16 della Legge n. 121 del 1981, ovvero:

• l’Arma dei Carabinieri;

• il Corpo della Guardia di Finanza;

• il Corpo degli agenti di custodia e il Corpo forestale dello Stato, con le specifiche previste dalla norma.

Il beneficio è esteso anche ai familiari e coniuge, convivente di fatto e figli del dipendente deceduto. Per quanto riguarda i conviventi di fatto, la disposizione fa riferimento all’articolo 1, comma 36, della Legge n. 76 del 2016. Quest’ultimo definisce i conviventi di fatto come due persone maggiorenni legate stabilmente da un rapporto affettivo e da reciproca assistenza, sia morale che materiale, senza vincoli di parentela, affinità, adozione, matrimonio o unione civile.

Il bonus spetta anche al personale convenuto in giudizi per responsabilità civile ed amministrativa.

COME FUNZIONA

Il contributo funziona su richiesta dell’interessato a fronte delle spese legali per i procedimenti giudiziari riguardanti fatti inerenti al servizio quando intendono avvalersi di un professionista di fiducia. È compatibile con le disponibilità di bilancio dell’Amministrazione di appartenenza e può essere oggetto di rivalsa in caso di accertamento della responsabilità con dolo. Tuttavia, non è prevista la rivalsa nei nei seguenti casi:

• se le indagini preliminari si concludono con un provvedimento di archiviazione;

• quando viene pronunciata una sentenza di non luogo a procedere (art. 425 c.p.p.) durante l’udienza preliminare;

• se si verifica un proscioglimento prima del dibattimento (art. 469 c.p.p.);

• quando viene emessa una sentenza di proscioglimento per immediata declaratoria di non punibilità (art. 129 c.p.p.), di non doversi procedere (art. 529 c.p.p.), di assoluzione (nei casi previsti dall’art. 530 c.p.p., commi 2 e 3) o di estinzione del reato (art. 531 c.p.p.);

• se la sentenza interviene successivamente a un provvedimento che abbia escluso la responsabilità penale del dipendente, salvo il caso in cui, per i fatti contestati in sede penale, venga accertata una grave negligenza in sede disciplinare.

La somma per le spese legali, corrisposta a richiesta dell’interessato, anche in modo frazionato, non deve superare complessivamente l’importo di 10.000 euro per ciascuna fase del procedimento. Un Decreto ad hoc del Ministero dell’Interno poi, definirà come richiedere formalmente il bonus avvocato e noi, vi faremo sapere.

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GUIDA AL DECRETO SICUREZZA CONVERTITO IN LEGGE

In questo articolo vi spieghiamo quali sono le novità del Decreto sicurezza 2025 convertito in Legge e mettiamo a vostra disposizione il testo PDF della norma.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per sapere quali sono le altre novità introdotte con il CCNL forze di polizia, militari e forze armate 2022 2024 in vigore dal 3 Maggio 2025, vi consigliamo di leggere questa guida. Da leggere anche il focus sugli arretrati per carabinieri, finanza e polizia arrivati a Maggio 2025.

Vi consigliamo la lettura della nostra guida sull’aumento degli stipendi di Polizia e Forze Armate. Da leggere, anche il focus sul bonus per i dipendenti pubblici. Interessante, poi, il focus su quali stipendi sono aumentati in Italia nei primi tre mesi del 2025.

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