Dalla digitalizzazione ad attività di ricerca e sviluppo, piani di sostenibilità e supporto a filiere specifiche: anche nel 2025 sono tanti gli incentivi a sostegno degli investimenti delle imprese.
Diverse le opportunità in sinergia con i programmi a sostegno della transizione digitale e sostenibile delle aziende Italiane, con un’attenzione particolare a PMI, start-up e realtà basate nel Sud Italia.
Per cogliere queste opportunità è necessario conoscere le diverse misure e comprendere quali sono quelle più pertinenti al contesto e gli obiettivi dell’impresa. Vediamo quindi quali sono i finanziamenti e le agevolazioni disponibili nel 2025 e come accedervi.
Incentivi fiscali de minimis per startup e PMI innovative
La misura, rivolta a startup e PMI innovative, prevede una detrazione IRPEF al 65% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative.
L’agevolazione concessa, ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 2831/2023 della Commissione europea del 13 dicembre 2023), ammonta ad un massimo di 100.000 euro per ciascun periodo di imposta.
L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi d’investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative.
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
Il credito d’imposta beni strumentali rientra nelle agevolazioni previste dal Piano Transizione 4.0 ed è rivolto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore. Consiste in un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
L’agevolazione è riservata alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. È riconosciuta per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025 ovvero fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione.
La misura prevede la concessione di un credito d’imposta per gli investimenti effettuati in beni materiali 4.0 (all’Allegato A della legge di Bilancio 2017) pari a:
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 è previsto un tetto di spesa massimo di 2,2 miliardi di euro. Dal 30 marzo 2024, l’accesso al bonus è subordinato alla preventiva comunicazione del loro ammontare complessivo e della presunta fruizione negli anni del credito. Le comunicazioni devono essere inviate in via telematica attraverso la piattaforma del GSE.
Gli incentivi del Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 offre un credito d’imposta alle imprese che, tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, realizzano nuovi investimenti in strutture produttive in Italia volti a ridurre i consumi energetici (almeno del 3% a livello di struttura o del 5% a livello di processo).
Gli investimenti agevolabili includono beni strumentali materiali e immateriali tecnologicamente avanzati (Allegati A e B del Piano Transizione 4.0), software per il monitoraggio energetico e gestionali (se acquistati con i primi), a condizione che siano interconnessi entro fine 2025.
L’investimento per la riduzione dei consumi energetici dà alle imprese la possibilità di accedere a un ulteriore credito d’imposta per:
- l’acquisto di beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (ad eccezione delle biomasse) che può arrivare fino al 67,5%
- le spese di formazione del personale nelle competenze per la transizione digitale ed energetica, nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300.000 euro
La Nuova Sabatini
Anche nel 2025 le micro, piccole e medie imprese possono usufruire della Nuova Sabatini, l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese. La misura è infatti stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2025 con una dotazione di 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029.
La misura prevede un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in base a tassi di interesse convenzionali applicati all’importo finanziato, per un importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro e una durata massima di 5 anni.
Nello specifico: per la Nuova Sabatini ordinaria, il tasso di interesse convenzionale è del 2,75%. Per gli investimenti in Beni 4.0 e per gli investimenti green, il tasso sale al 3,575%, offrendo un’agevolazione più marcata per la transizione digitale ed ecologica. Per la linea Capitalizzazione, dedicata alle PMI in processi di capitalizzazione, l’intensità è ancora maggiore, con un tasso del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.
Il credito d’imposta ZES Unica
Le aziende, sia italiane che estere, che realizzano investimenti in beni strumentali destinati a sedi produttive situate nel Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise) possono usufruire del credito d’imposta ZES Unica.
L’incentivo si applica a investimenti di valore compreso tra 200.000 e 100 milioni di euro, realizzati nel periodo che va dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025. Le spese ammissibili includono:
- Investimenti iniziali, come la creazione di nuove unità produttive, l’estensione o la diversificazione della produzione, o l’acquisto di aziende in chiusura
- L’acquisto, anche in leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinati a stabilimenti nuovi o già esistenti all’interno della ZES
- L’acquisto o l’ampliamento di immobili strumentali, entro un limite del 50% del costo totale dell’investimento.
L’ammontare del credito d’imposta concesso dipende dalle dimensioni dell’impresa e dalla regione in cui viene effettuato l’investimento, con percentuali che variano dal 15% al 60% delle spese ammissibili.
Il sostegno a progetti di ricerca su tecnologie critiche ed emergenti (STEP)
A partire dal 14 maggio 2025, le imprese potranno presentare domanda per accedere alle agevolazioni istituite nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27.
Nello specifico, le agevolazioni disponibili fanno riferimento all’Azione 1.1.4 – Ricerca collaborativa e l’azione 1.6.1 – Sostegno alle tecnologie critiche STEP del Programma sopra citato.
La misura è quindi finalizzata al sostengo di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per nuovi prodotti, processi o servizi, o il miglioramento di quelli esistenti, tramite le tecnologie critiche del regolamento STEP.
Le risorse disponibili ammontano a 400 milioni di euro, di cui 320 milioni di euro a valere sull’Azione 1.1.4 ed 80 milioni di euro a valere sull’azione 1.6.1 del Programma. Una quota pari al 60% delle risorse a valere sull’Azione 1.1.4 è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese e, sempre nell’ambito di questa riserva, il 25% delle risorse è destinato a micro e piccole imprese.
Le agevolazioni consistono in finanziamenti agevolati (50%) e contributi diretti (25-35%), che variano in base alla dimensione. Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60% dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40% dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.
Contratti di sviluppo: le opportunità per le imprese
Dal 15 aprile 2025 le imprese possono accedere al nuovo sportello per i Contratti di sviluppo. Questa misura è pensata per supportare programmi di investimento volti a promuovere la crescita sostenibile e la competitività delle imprese.
La misura è rivolta alle imprese di qualsiasi dimensione che presentino interventi destinati alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Le risorse, circa 498 milioni di euro a valere sul Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-2027, sono destinate a sostenere programmi di sviluppo industriale in tecnologie critiche, anche in coerenza con gli obiettivi del Regolamento europeo STEP attraverso contributi in conto impianti, finanziamenti agevolati, contributi in conto interessi e contributi diretti alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).
I finanziamenti Simest
Tra le opportunità di finanziamento per le imprese nel 2025 vi sono le agevolazioni messe a disposizione da Simest, società del Gruppo CDP, per sostenere la crescita delle aziende italiane attraverso l’internazionalizzazione e la transizione digitale ed ecologica.
Simest offre un portafoglio di strumenti che agevolano l’apertura di sedi all’estero, la partecipazione a fiere internazionali, l’inserimento di Temporary Export Manager, il potenziamento dell’e-commerce, studi e consulenze, ottenimento di certificazioni e investimenti per la digitalizzazione e la transizione ecologica.
Le agevolazioni consistono in finanziamenti a tasso agevolato (0,371%), spesso accompagnati da una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% (e in alcuni casi fino al 20%) per specifiche categorie come PMI innovative, giovanili, femminili, con sede operativa al Sud o in possesso di certificazioni ambientali.
L’importo massimo finanziabile varia a seconda della dimensione dell’impresa e della linea di intervento, mentre i finanziamenti hanno durata di 4 o 6 anni (inclusivo di preammortamento).
Per accedere ai finanziamenti è generalmente richiesta la prestazione di garanzie a favore del Fondo 394/81, con possibili esenzioni per imprese con elevato scoring, PMI innovative e startup innovative.
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