Adele Vinci, referente del DIH Basilicata e Felice Vitulano, Direttore del DIH Puglia, hanno presentato le attività concluse nell’ambito del progetto AMADIH3, per poi illustrare il progetto attualmente in corso, ConfINHub, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione delle imprese locali, illustrando le opportunità concrete offerte dalla rete dei DIH e dal supporto tecnico di Sistemi Formativi Confindustria.
Il Ministero delle Imprese del Made in Italy, attraverso interventi specifici quali il progetto “Case del Made in Italy”, mette a disposizione strumenti concreti per favorire l’adozione di soluzioni digitali e sostenibili sui territori, come ha spiegato Francesco Paolo Vania, referente del Ministero del MIMIT, che ha complessivamente illustrato l’impegno del Ministero in materia di innovazione tecnologica e valorizzazione industriale.
La seconda sessione dei lavori è stata dedicata alla presentazione di casi concreti di applicazione dell’intelligenza artificiale al settore del mobile imbottito, attraverso la dimostrazione di soluzioni sviluppate da sei imprese tecnologiche specializzate.
Le aziende coinvolte – Applica Srl, Laino Applicazione Labs SRL, RDD Italia, Hevolus Innovation e Wideverse Srl – con l’ausilio di demo dimostrative e visori immersivi, hanno presentato strumenti digitali avanzati che includono: showroom virtuali, assistenti digitali, configuratori 3D e ambienti aumentati per l’interazione.
Le demo hanno offerto una panoramica concreta sulle trasformazioni digitali in atto nella filiera del mobile, con esempi pratici di utilizzo dell’AI in ambito progettuale, produttivo e commerciale. Le soluzioni illustrate integrano: algoritmi di ottimizzazione dei processi produttivi e della supply chain, strumenti di personalizzazione dinamica del prodotto, piattaforme conversazionali intelligenti per il supporto alle vendite e alle relazioni con i consumatori, ambienti immersivi per il design, la simulazione e la vendita assistita.
Si tratta di esempi concreti di come l’adozione dell’AI può generare valore reale per le imprese del comparto, migliorando l’efficienza, l’esperienza utente e la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Integrare queste tecnologie nei modelli di business delle PMI del territorio significa generare rilevante valore aggiunto nel processo produttivo e commerciale delle imprese del settore.
“La sfida maggiore – ha concluso il presidente vicario di Confindustria Basilicata, Antonio Braia – è di natura principalmente culturale. E’ importante far capire alle piccole e medie imprese che l’intelligenza artificiale va utilizzata come un potente strumento che, se gestita con competenze adeguate e se tarata sulle specifiche esigenze dei contesti aziendali, non è sostitutiva delle competenze umane ma offre ad esse uno straordinario supporto. E’ fondamentale, quindi, affrontare questa nuova frontiera dell’innovazione tecnologica con consapevolezza e know how adeguati”.
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