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Intermodalità in Sardegna: mobilità sostenibile in crescita


In Sardegna oltre un milione di persone si sposta ogni giorno. L’intermodalità diventa centrale per migliorare l’accessibilità, ridurre le emissioni e favorire uno sviluppo sostenibile.

Intermodalità in Sardegna è oggi una delle parole chiave per comprendere l’evoluzione del trasporto nell’Isola. Oltre 1 milione di persone si muove quotidianamente per motivi di lavoro, studio o tempo libero, generando circa 2,5 milioni di spostamenti al giorno. Questo fenomeno, in aumento rispetto al 2023, evidenzia una necessità crescente di sistemi di trasporto più coordinati ed efficienti.

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Secondo i dati diffusi da Confartigianato Imprese Sardegna, i cittadini percorrono in media oltre 68 chilometri al giorno, utilizzando una varietà di mezzi: auto private, autobus, treni, taxi, biciclette e persino navi o aerei. Tuttavia, solo il 3,1% adotta l’intermodalità, cioè l’uso integrato di più mezzi nello stesso tragitto.


Il ruolo dell’intermodalità nella mobilità sostenibile

L’intermodalità rappresenta una risposta concreta alla crescente domanda di mobilità. Coordinare trasporti differenti consente di ottimizzare i tempi di viaggio, ridurre l’uso eccessivo dell’auto privata e, soprattutto, diminuire l’impatto ambientale. Questo approccio può migliorare l’accessibilità anche nelle zone più periferiche e contribuire allo sviluppo territoriale.

Durante l’evento nazionale “Sistemi intermodali e sostenibilità”, organizzato da Confartigianato Sardegna presso l’aeroporto di Cagliari, istituzioni, imprese e università hanno sottolineato l’urgenza di un cambio di paradigma. Secondo gli esperti, per promuovere un vero sistema integrato, servono pianificazione, infrastrutture adeguate e una visione condivisa tra pubblico e privato.


Le sfide della Sardegna e il valore del territorio

La Sardegna presenta caratteristiche uniche: bassa densità abitativa, distanze significative e un forte utilizzo dell’auto privata. Tuttavia, è anche una delle regioni italiane con il più alto tasso di mobilità attiva, con oltre il 54% dei cittadini che si sposta quotidianamente a piedi o in bicicletta. Questo dimostra un potenziale elevato per sviluppare forme di trasporto a basso impatto.

Servono investimenti mirati per potenziare le connessioni intermodali tra aree urbane, porti, aeroporti e zone interne. La collaborazione tra enti locali, imprese artigiane e operatori del trasporto può fare la differenza per trasformare la Sardegna in un modello di mobilità sostenibile.

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Sostenibilità, tecnologia e futuro dei trasporti

Per raggiungere obiettivi concreti, la mobilità in Sardegna dovrà evolversi in modo strutturato. L’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, lo sviluppo di mezzi a guida autonoma e la modernizzazione delle infrastrutture saranno elementi determinanti.

Confartigianato sostiene che la pluralità di scelte sia la chiave: più mezzi disponibili significano maggiore libertà di movimento e minori emissioni. L’intermodalità è dunque uno strumento fondamentale per garantire sostenibilità, efficienza e qualità della vita.



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