C’è una 1000 Miglia che corre tra i banchi di scuola, tra le imprese e nei luoghi della cultura. È la visione del 2025: un progetto diffuso che parte da Brescia e punta a far dialogare passato e futuro nel nome dell’auto storica e dell’innovazione. La “corsa più bella del mondo” prende forma ben prima del via ufficiale, attraverso una rete di iniziative che coinvolgono scuole, imprese, istituzioni culturali e cittadini.
La Sala della Giunta di Palazzo Loggia ha fatto da cornice alla presentazione delle attività collaterali alla prossima edizione, alla presenza dell’Assessore comunale Andrea Poli e dei presidenti Aldo Bonomi (Automobile Club Brescia) e Beatrice Saottini (1000 Miglia Srl). Un’occasione per svelare la visione che accompagna l’evento: quella di un brand che va oltre la corsa e diventa volano di cultura, economia e coesione sociale.
Una filiera per l’automobilismo storico
Tra i progetti più ambiziosi c’è “Classic Car Region: sviluppo del capitale umano per il recupero e la valorizzazione dell’automobilismo storico – cultura e passione fra passato e futuro”, realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia. Capofila 1000 Miglia Srl, il progetto mira a costruire una filiera lombarda del motorismo storico, promuovendo l’incontro tra aziende, istituti tecnici, università e centri di ricerca.
Con 23 soggetti già coinvolti solo tra Brescia e provincia, l’iniziativa punta a creare ecosistemi produttivi integrati, capaci di valorizzare le competenze legate al restauro, alla conservazione, alla progettazione e alla narrazione dell’auto d’epoca, rendendo questo patrimonio una leva per lo sviluppo economico e turistico. Una sfida strategica che intende trasformare la passione per i motori in un vero e proprio settore professionale e culturale. “Il progetto della filiera è emblematico – ha dichiarato l’assessore Andrea Poli – di come possiamo trasformare una passione in un’opportunità concreta di crescita, coinvolgendo giovani talenti, imprese e istituzioni formative in un percorso che valorizza la nostra storia e crea valore per il futuro”.
La 1000 Miglia va a scuola
L’altro grande pilastro del progetto 2025 è “La 1000 Miglia va a Scuola”, un percorso educativo ideato per avvicinare le nuove generazioni alla storia e ai valori della Freccia Rossa. A guidare l’iniziativa è stata la professoressa Elena Pala, che ha incontrato oltre 2.000 studenti in 26 scuole primarie e secondarie, tra Brescia, provincia e città attraversate dal percorso dell’edizione 2025.
Attraverso un racconto multidisciplinare, il progetto ha esplorato l’impatto che la 1000 Miglia ha avuto – e continua ad avere – sulla modernizzazione dell’automobilismo, delle infrastrutture, della tecnologia, ma anche dell’arte, del design, del turismo e dei costumi sociali. Un racconto in cui la corsa diventa occasione di dialogo tra storia e innovazione, radici e futuro.
“Ci sta particolarmente a cuore – ha detto ancora Poli – perché educa i ragazzi all’eccellenza e al rispetto per il patrimonio, valori che fanno parte dell’identità bresciana”. Già confermata la terza edizione per l’anno scolastico 2025-2026.
Una città che si racconta
Oltre alla dimensione educativa e produttiva, la 1000 Miglia si conferma anche come grande evento culturale e partecipativo. Durante la “settimana della 1000 Miglia”, il centro di Brescia si animerà con esposizioni di auto storiche in dimore d’epoca, mostre fotografiche, convegni e proiezioni, a cui si affiancheranno gli appuntamenti del tradizionale Villaggio 1000 Miglia in piazza Vittoria. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato Beatrice Saottini – è costruire una settimana densa di eventi per rafforzare il legame tra la Freccia Rossa e la cittadinanza. Il calendario si sta riempiendo rapidamente: vogliamo regalare a Brescia un’esperienza immersiva che celebri la sua storia e ne rafforzi il ruolo sulla scena internazionale”.
Anche Aldo Bonomi, presidente dell’Automobile Club Brescia, ha sottolineato il valore identitario del progetto: “Brescia è e deve rimanere la città della 1000 Miglia. Oggi abbiamo le basi per fare rete, per promuovere non solo la corsa, ma anche la mobilità sostenibile, la sicurezza stradale e il nostro archivio storico. La Freccia Rossa è ambasciatrice di Brescia nel mondo, e deve esserlo in modo sempre più consapevole e trasversale”.
Un motore per l’economia e per l’immagine della città
Coniugando sport, cultura, formazione e impresa, la 1000 Miglia si conferma una delle leve strategiche per il posizionamento turistico e produttivo di Brescia. “Queste iniziative – ha concluso Poli – rafforzano il ruolo della nostra città come destinazione turistica di qualità e polo d’attrazione per gli investimenti nel settore dell’automotive d’epoca. Il ritorno per la città non è solo d’immagine, ma anche economico e occupazionale”.
A rendere ancora più significativa l’edizione 2025 sarà la coincidenza tra la giornata conclusiva della corsa automobilistica e la Festa della Musica: le due manifestazioni si incontreranno nel cuore di Brescia sabato 21 giugno, dando vita a un grande evento cittadino che unirà il fascino delle auto storiche alle esibizioni musicali diffuse: una festa tra passato, presente e futuro.
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