Il bando investimenti al centro dell’incontro con i giovani di Confagricoltura Piacenza – Anga
Il bando “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole” era particolarmente atteso dalle imprese del territorio e proprio per questo ANGA – l’associazione dei giovani imprenditori di Confagricoltura Piacenza – ha organizzato un incontro informativo dedicato, ospitato il 15 maggio presso la sede dell’organizzazione. Dopo l’introduzione del presidente di ANGA Piacenza, Filippo Losi, che ha evidenziato come il bando rappresenti “una concreta opportunità per le aziende che vogliono investire in efficienza, innovazione e uno strumento che valorizza l’impresa agricola dinamica e capace di evolversi con visione e competenze”, la parola è passata a Roberta Bettuzzi, responsabile dell’Ufficio Investimenti e al collega Marco Piacentini che hanno illustrato nel dettaglio le condizioni di accesso, le opportunità e le criticità del bando. Bettuzzi ha esordito chiarendo che l’intervento mira a rafforzare la sostenibilità delle aziende agricole, migliorandone l’orientamento al mercato e la capacità competitiva. Il bando, ha ricordato, mette a disposizione 45 milioni di euro, risorse importanti ma inferiori rispetto alla dotazione prevista nella precedente programmazione per lo stesso tipo di intervento. “Va rilevato che i fondi – ha evidenziato – sono assegnati in sottocategorie corrispondenti ai settori di intervento, che corrispondono agli indirizzi produttivi (lattiero caseario, carni bovine, suine etc) e la domanda può essere presentata relativamente agli investimenti per un singolo settore, con una percentuale del 10% delle spese per investimenti relativi a un secondo settore. È un bando complesso, per questo è fondamentale lavorare fin da subito su proposte solide, coerenti con le priorità del bando. I contributi saranno erogati in misura variabile: fino al 60% per le imprese in aree colpite da calamità naturali, 50% per le aziende condotte da giovani o in zone svantaggiate, 40% per le altre. I progetti ammissibili devono avere un costo compreso tra 10.000 euro (in aree svantaggiate) o 20.000 euro (altre zone) e 1.500.000 euro, con possibilità di richiesta di anticipo fino al 50%”. I due esperti hanno approfondito le tipologie di investimento finanziabili, che spaziano dall’ammodernamento strutturale alla digitalizzazione, dalla costruzione di nuovi impianti alla meccanizzazione agricola. In particolare, Piacentini ha posto l’accento sulle dotazioni tecnologiche richieste per i macchinari: “Per essere ammissibili, i trattori e le attrezzature devono essere dotati di sistemi compatibili con tecnologie di agricoltura di precisione. Parliamo, ad esempio, di macchine interconnesse, dotate di sistemi ISOBUS, di guida automatica o semiautomatica, di task controller per il controllo a rateo variabile o a sezioni. L’obiettivo è incentivare un’agricoltura più efficiente, più sostenibile e capace di integrare l’innovazione nei processi.” Bettuzzi ha inoltre evidenziato la possibilità di ottenere punteggi aggiuntivi per progetti che prevedano interventi per il benessere animale, per la prevenzione di eventi climatici estremi, per la riduzione del consumo di suolo e per il miglioramento della gestione degli effluenti zootecnici. “Le domande saranno valutate sulla base di criteri molto articolati, e per poter essere ammesse devono ottenere almeno 14 punti. La precisione tecnica del progetto, così come la sua coerenza con le finalità ambientali e produttive, sarà decisiva.” Altro aspetto discusso riguarda gli investimenti in energia da fonti rinnovabili. Questi sono ammessi solo se finalizzati all’autoconsumo e proporzionati ai reali fabbisogni aziendali, da dimostrare tecnicamente. Stesso rigore viene applicato agli impianti irrigui: devono prevedere contatori per la misurazione dell’acqua utilizzata e se coinvolgono corpi idrici in stress, devono essere associati alla presenza o realizzazione di invasi aziendali. “Il nostro consiglio – hanno concluso i due esperti – è di attivarsi fin da subito. Il bando rimarrà aperto fino al 12 settembre 2025, ma i tempi tecnici per l’elaborazione dei piani di investimento, la raccolta dei preventivi e l’ottenimento delle autorizzazioni richiedono una pianificazione attenta e tempestiva.”
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