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Bruxelles conferma l’accorpamento di fondi agricoli e coesione


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AgriNext è la newsletter dedicata all’agricoltura che cambia, a cura di Alessia Capasso, reporter da Bruxelles per Today.it. Ogni settimana notizie, dossier e voci dal campo per capire dove va il settore. Hai spunti, domande o correzioni? Scrivimi a alessiacapasso@yahoo.it. Il podcast mensile è su Spotify e sul nostro sito. L’ultima puntata racconta l’impatto concreto delle misure ambientali della nuova Pac, viste dalla prospettiva delle organizzazioni di settore.

La settimana agroalimentare nell’Unione europea

Il dado è tratto – Le voci di corridoio si sono fatte concrete. In settimana è arrivata la conferma che Bruxelles sta per rivoluzionare l’intero approccio ai finanziamenti europei. I fondi della Politica Agricola Comune verranno fusi con quelli della Coesione in un unico piano nazionale e regionale. L’obiettivo dichiarato è semplificare la miriade di programmi per garantire maggiore prevedibilità degli investimenti e flessibilità nelle spese, mantenendo però le regioni al centro delle decisioni. 

Su misura – Nei nuovi partenariati, che ingloberanno anche pagamenti diretti e sviluppo rurale della Pac, gli Stati membri potranno disegnare piani cuciti su misura per le loro esigenze, con riforme e investimenti coerenti agli obiettivi europei. La scommessa lanciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen è di creare un’architettura più snella e integrata, ma lascia sul tavolo non poche incognite sui meccanismi di governance e sui tempi di attuazione.

La nuova struttura – Questi i tre grandi pilastri per il prossimo Bilancio pluriennale in programma: Pac‐Coesione unite in un partenariato nazionale e regionale, un Fondo per la competitività interno all’Ue e un Fondo globale per l’Europa destinato ai paesi partner e candidati. Sullo sfondo, resteranno pochi programmi autonomi – fra cui Erasmus+ – e un meccanismo di protezione civile rafforzato. Bruxelles prepara anche nuove risorse proprie, dal digitale ai rifiuti elettronici, per sbloccare lo stallo sul bilancio 2028-2034.

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Trattori in piazza – Durante l’annuncio, la protesta dei produttori era già attiva: trattori e agricoltori di oltre venti Paesi Ue sono tornati in piazza a Bruxelles, tra Schuman e Rue de la Loi, per gridare il proprio dissenso. Sotto lo slogan ‘The EU House of Cards’, le sigle locali supportate dalla Copa‐Cogeca, hanno chiesto garanzie concrete sul mantenimento di un bilancio adeguato per le aziende agricole, opponendosi con decisione a un unico fondo nazionale che, a loro giudizio, rischia di smantellare la Pac.

Ipse dixit

La promessa 
“Quando la discussione sul prossimo bilancio pluriennale arriverà al Parlamento europeo, il Movimento 5 Stelle si opporrà ai tagli mascherati in favore del riarmo”

Valentina Palmisano – eurodeputata pentastellata

Fuori dal gregge – Rapporti e dati

Mafie in agguato – Il giro d’affari delle agromafie in Italia ha ormai superato i 25 miliardi di euro, raddoppiando in un decennio e spingendosi dal caporalato alla sofisticazione alimentare, dal furto di terreni al cybercrime. Il Rapporto Coldiretti-Eurispes-Fondazione Osservatorio agromafie, presentato a Roma il 20 maggio fotografa reti criminali sempre più transnazionali e affamate di fondi pubblici.

Manodopera forzata – Dal dossier crescita delle cooperative “senza terra” che importano lavoratori dal subcontinente indiano, li sfruttano per saldare debiti inesistenti e impongono salari fino al 40% inferiori ai contratti. Un modello criminale che mina le aziende e calpesta i diritti dei braccianti.

Minaccia globale – Non solo Italia: gruppi mafiosi operano in Austria, Belgio, Germania, Slovacchia, Spagna e Paesi Bassi, mentre la mafia cinese investe in terreni e logistica. Nel report si chiede all’Europa una strategia comune di contrasto.

Comme l’Italien – Continua la lotta contro le imitazioni delle eccellenze tricolori. L’Italian Sounding secondo Coldiretti vale 120 miliardi di euro. Le imitazioni più in voga (e redditizie) riguardano Parmigiano, Prosecco e mozzarella, “favorite dal principio dell’ultima trasformazione”. L’organizzazione guidata da Ettore Prandini ha mobilitato migliaia di agricoltori ai confini per chiedere l’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta e controlli più duri sui beneficiari dei fondi Pac.

Cosa bolle in pentola

Contratti agricoli – Il Comitato speciale Agricoltura del Consiglio Ue ha adottato il mandato negoziale per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera: contratti scritti con maggior flessibilità, mediazione volontaria in caso di controversie e un periodo di transizione di 24 mesi per l’adeguamento alle nuove regole. Il dossier passerà ora all’Eurocamera, che definirà la proposta finale.

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Rischio foreste – Pubblicato il primo elenco di benchmarking sui rischi di deforestazione per bovini, cacao, caffè, palma da olio, gomma, soia e legno. Paesi a basso, standard e alto rischio vedranno diversi livelli di controlli – dallo 1% al 9% – in vista dell’entrata in vigore del regolamento contro la deforestazione entro dicembre 2025 per le grandi imprese e giugno 2026 per le piccole. La norma, estremamente dibattuta (e annacquata) negli scorsi mesi, verrà discussa durante il Consiglio Agricoltura e Pesca del 26 maggio. Coldiretti e Filiera Italia hanno già chiesto al governo italiano di promuovere una profonda revisione del regolamento per evitare eccessivi oneri burocratici e distorsioni di mercato.

Conti in chiusura – Agea ha comunicato di aver versato 13,2 milioni di euro a 11.409 beneficiari dei Psr 2014-2022 in undici regioni, dalla Campania alla Sicilia, passando per Liguria e Friuli. L’agenzia che si occupa dei versamenti dei fondi Ue nel settore rurale ha sottolineato l’integrazione dei sistemi di dati e la semplificazione delle procedure con le Regioni.

L’agenda agricola a Bruxelles e dintorni

26 maggio, Bruxelles – Al Consiglio Agricoltura e pesca si continuerà a discutere sulla Visione sull’agricoltura presentata a febbraio Christophe Hansen e verrà analizzato il regolamento contro la deforestazione. Seguirà un pranzo informale sui futuri scenari della Pac, la discussione pomeridiana verterà sul mercato dei prodotti agricoli con il ministro ucraino Vitaliy Koval.

27-28 maggio, Varsavia – Cluster 6 Info Days di Horizon Europe: due giornate di incontri virtuali e in presenza per illustrare il programma di lavoro 2025, fornire linee guida per proposte vincenti e organizzare sessioni di brokerage e formazione permanente attraverso il progetto CARE4BIO.



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