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«Raddoppieremo il fatturato del gruppo entro il 2030. L’IA è un pilastro». Parla Erminio Polito, ceo Minsait Italia


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Erminio Polito, ceo di Minsait in Italia.

«L’Italia? Un Paese chiave per Minsait. Anzi, vogliamo essere il punto di riferimento per la crescita in Europa».  Lo afferma Erminio Polito, ceo di Minsait in Italia. Per comprendere appieno la portata di questa ambizione, occorre peraltro guardare più in alto, a chi c’è dietro Minsait: Indra Group, una delle principali multinazionali europee della tecnologia, con oltre 57mila dipendenti in più di 140 Paesi, 5 miliardi di euro di fatturato e l’obiettivo dichiarato, chiarisce Polito, «di raggiungere quota 10 miliardi entro il 2030». Indra Group è attore strategico nei settori della difesa, dell’aerospazio, del controllo del traffico aereo, della mobilità intelligente, della sicurezza e della digitalizzazione dei sistemi pubblici e industriali. È partner dei principali governi e delle istituzioni europee, ed è considerata dal governo spagnolo un asset nazionale per la sovranità tecnologica. Recentemente, ha rafforzato la sua presenza anche nel settore spaziale, acquisendo il controllo di Hispasat, l’operatore satellitare spagnolo, con l’obiettivo di posizionarsi come leader nelle infrastrutture strategiche continentali. Inoltre, Indra ha avanzato una proposta non vincolante per l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles (Idv), la divisione per la difesa del gruppo controllato da Exor. È in questo ecosistema industriale ad alto contenuto tecnologico che si colloca Minsait, la società del gruppo dedicata alla trasformazione digitale e all’information technology. A differenza di molte società di consulenza e system integration, Minsait beneficia del posizionamento e della forza di un gruppo, che sviluppa soluzioni proprietarie.

Minsait è attiva in settori come energia, pubblica amministrazione, finanza, industria, telecomunicazioni e media. Offre soluzioni in ambiti strategici come cloud e data, cybersecurity, intelligenza artificiale, payments e business consulting. Conta oltre 46mila professionisti e opera in più di 40 Paesi. Oltre a poter contare su risorse globali, punta sull’Italia: lo fa perché il Belpaese rappresenta uno dei mercati più dinamici in Europa in termini di crescita digitale, con un valore che ha raggiunto 85 miliardi di euro.

Inoltre, «la filiale italiana ha dimostrato di essere una storia di successo, passando in pochi anni da pocchi professionisti a oltre 2.400 dipendenti» – continua Polito. Attualmente Minsait è presente in Italia con sette sedi operative, di cui le principali a Roma (headquarter) e Milano. Le altre sedi si trovano a Napoli, Bari, Cagliari, Potenza e Castelfranco Veneto, garantendo una copertura capillare del territorio. Questa rete consente all’azienda di essere vicina ai clienti e operativa su scala nazionale.

Ma qual è la strategia di crescita di Minsait in Italia? Si basa su un mix di crescita organica e inorganica. Sul fronte organico, punta a rafforzare la presenza nei settori chiave come pubblica amministrazione ed energia, e ad espandersi in ambiti ad alto potenziale come industria, finanza e telecomunicazioni. Fa leva su competenze tecnologiche di IA, dati e digitalizzazione delle reti. Parallelamente, prevede acquisizioni mirate in ambiti strategici come cybersecurity e intelligenza artificiale.

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Cosa fa Minsait: soluzioni digitali avanzate per imprese e istituzioni

Interni della sede centrale di Indra Group.

Si diceva che la missione di Minsait è quella di accompagnare aziende e pubbliche amministrazioni nel loro percorso di trasformazione digitale. Per Polito «il suo approccio è ampio, integrato e orientato a creare valore, combinando competenze strategiche, capacità tecnologiche e visione settoriale».

In particolare, alla base dell’offerta di Minsait c’è una proposta completa che abbraccia tutto il ciclo dell’innovazione, a partire dalla consulenza. L’azienda affianca i clienti nella definizione delle strategie digitali, aiutandoli a ripensare i propri modelli di business e ad affrontare con efficacia le sfide di un mercato in evoluzione. Il suo ruolo non si limita all’ideazione: «Minsait accompagna anche nella messa a terra delle soluzioni, supportando le organizzazioni a diventare più agili, competitive e guidate dai dati» – continua Polito.

Un altro ambito chiave è quello delle Digital Operations, dove Minsait interviene per ottimizzare i processi aziendali attraverso la digitalizzazione, l’automazione e l’introduzione di nuove tecnologie. «Che si tratti di logistica, produzione, customer service o gestione interna, l’obiettivo è migliorare l’efficienza e semplificare la complessità operativa» – dichiara Polito.

Il cuore pulsante dell’offerta è però rappresentato dalla componente tecnologica, che comprende tutti i pilastri della trasformazione digitale: cloud computing, cybersecurity, data, intelligenza artificiale, sviluppo e modernizzazione applicativa. In pratica, Minsait progetta e gestisce piattaforme tecnologiche scalabili, sicure e innovative, costruite per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi settori e per garantire sostenibilità nel tempo.

A questa struttura si affianca un ampio spettro di servizi gestiti, che permettono ai clienti di affidare a Minsait la gestione quotidiana delle infrastrutture IT, delle applicazioni e delle operation di back office. «L’azienda assicura così continuità operativa, performance elevate e riduzione dei costi, attraverso soluzioni automatizzate e su misura» – commenta Polito.

Peraltro, Minsait sviluppa e offre soluzioni tecnologiche proprie, molte delle quali sono state create internamente o in collaborazione con altre entità del gruppo Indra. Queste soluzioni fanno parte dell’ecosistema Onesait, una piattaforma digitale che integra tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, cloud computing, big data, IoT e cybersecurity. Onesait è progettata per supportare la trasformazione digitale delle aziende e delle istituzioni in vari settori.

Inoltre, Minsait è coinvolta in progetti di ricerca e sviluppo, come il progetto europeo Horizon 2020 denominato Platoon, che mira a sviluppare piattaforme digitali avanzate per la gestione dell’energia e la transizione verso fonti rinnovabili. Questo progetto evidenzia l’impegno di Minsait nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità.

Minsait è attiva in settori come energia, pubblica amministrazione, finanza, industria, telecomunicazioni e media. Offre soluzioni in ambiti strategici come cloud e data, cybersecurity, intelligenza artificiale, payments e business consulting.

La strategia di crescita di Minsait in Italia: rafforzamento settoriale e acquisizioni mirate per guidare l’innovazione

Per certi versi, la strategia di crescita di Minsait in Italia è collegata a quella del gruppo. Al centro di quest’ultima c’è infatti la volontà di rafforzare l’identità globale dell’azienda. «Il 50% del fatturato di gruppo è ancora generato in Spagna», spiega Polito, ma già da quest’anno si punta a una svolta: «Il nostro primo obiettivo è avere una quota internazionale maggiore rispetto a quella spagnola».

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Questo processo di riequilibrio geografico è fondamentale per consolidare il posizionamento di Minsait come leader globale nell’innovazione digitale. E, come si è detto, in questo scenario, l’Italia gioca un ruolo chiave.

Rafforzare i settori storici e crescere nei mercati emergenti: la strategia organica di Minsait in Italia

Il satellite Xtar-Eur. Recentemente Minsait ha rafforzato la sua presenza anche nel settore spaziale, acquisendo il controllo di Hispasat, l’operatore satellitare spagnolo, con l’obiettivo di posizionarsi come leader nelle infrastrutture strategiche continentali.

Come si accennava, sul fronte della crescita organica, Minsait ha definito una traiettoria chiara: da un lato rafforzare le aree in cui è già fortemente radicata, dall’altro espandersi in settori ad alto potenziale ancora poco presidiati. Due, in particolare, sono i comparti in cui l’azienda è già considerata un punto di riferimento tecnologico: la pubblica amministrazione e il settore dell’energia. In entrambi i casi, Minsait non parte da zero, ma da una posizione consolidata, frutto di anni di progetti, partnership e innovazione applicata. Tuttavia, come spiega Erminio Polito, l’obiettivo ora è alzare ulteriormente l’asticella: «Siamo un punto di riferimento per alcuni clienti e per alcune soluzioni tecnologiche, ma vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza. Puntiamo a consolidare la nostra leadership in questi settori chiave».

Accanto a questo consolidamento, si apre un secondo asse di sviluppo. «Il secondo passo per la nostra crescita organica è quello di ampliare la presenza in settori che stanno crescendo, ma non probabilmente come noi vorremmo», spiega Polito, riferendosi a comparti come industria, servizi finanziari e telecomunicazioni. L’obiettivo è diventare protagonisti anche in questi mercati, dove le aziende sono sempre più alla ricerca di partner tecnologici affidabili per accelerare la loro trasformazione digitale.

Come riuscirci? «Il nostro obiettivo è fare leva sulle nostre competenze verticali e sulle eccellenze che già abbiamo, per stimolare una crescita sostenibile e distintiva nel mercato italiano», dichiara Polito.

Acquisizioni mirate per competenze strategiche e presenza settoriale: il modello di sviluppo inorganico di Minsait tra cybersecurity, IA e nuovi mercati

Come si diceva, accanto alla crescita organica, Minsait guarda sempre più al mercato delle acquisizioni come leva decisiva per espandere competenze, penetrare nuovi mercati e accelerare l’innovazione. Come sottolinea Erminio Polito, «il gruppo ha già maturato una solida esperienza in operazioni inorganiche, culminata nel 2021 con due acquisizioni strategiche (per Minsait)».

Queste hanno costituito un pilastro fondamentale per l’espansione e l’arricchimento dell’offerta di Minsait in settori strategici. La prima è Smart Paper, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni avanzate e complete di Business process outsourcing (Bpo). La seconda è Net Studio, oggi Minsait Cyber, che ha portato competenze specifiche nel campo della cybersecurity, identità digitale e gestione degli accessi. Questa acquisizione ha ulteriormente potenziato la capacità di Minsait di rispondere a qualsiasi esigenza o sfida in ambito cybersecurity, con una copertura completa lungo tutto il framework Nist – dall’identificazione alla protezione, dal rilevamento alla risposta e al recupero. L’offerta si è arricchita anche di soluzioni avanzate di identità digitale, servizi fiduciari, biometria e Smart Borders.

Guardando avanti, la strategia è questa: Minsait continuerà a investire in acquisizioni, e «l’idea è continuare a farle in maniera però focalizzata e mirata», afferma Polito, escludendo qualsiasi approccio espansivo fine a sé stesso. Le acquisizioni, infatti, devono rispondere a esigenze allineate con gli obiettivi del gruppo: «Acquisire aziende che ci possano portare valore in mercati verticali dove forse oggi siamo poco presenti».

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Tra i settori prioritari, spicca la cybersecurity: «Noi abbiamo una forte practice di cybersecurity – afferma Polito – ma il contesto evolve rapidamente, ed è fondamentale continuare a investire per essere pronti». Altro ambito di investimento è l’intelligenza artificiale. L’obiettivo è «arricchire le competenze specialistiche per rafforzare l’offerta e sviluppare soluzioni sempre più avanzate», sia in ottica di efficienza che di innovazione di prodotto e modello di business. Infine, particolare attenzione sarà riservata ai settori verticali strategici come industria e servizi finanziari, dove l’acquisizione di realtà già esperte e ben posizionate potrà accelerare la presenza di Minsait e migliorarne la capacità competitiva.

Focus sulle tecnologie. Intelligenza artificiale: dall’efficienza operativa alla trasformazione dei modelli di business

Come si accennava, l’intelligenza artificiale è uno dei pilastri strategici su cui Minsait sta costruendo la propria offerta futura. Come sottolinea Erminio Polito, l’adozione dell’IA da parte delle aziende italiane è in fase avanzata ma ancora parziale: «Più del 60% delle aziende italiane sta già implementando progetti di intelligenza artificiale o pensa di implementarli nel prossimo futuro». Tuttavia, l’approccio dominante resta prudente: «Molte aziende stanno sperimentando, ma in maniera abbastanza timida. Ad esempio, abbiamo rilevato che quasi la metà delle aziende investe meno del 5% del loro budget digitale in progetti di IA».

Il vero tema, secondo Polito, non è solo quanto si investe, ma come: «Oggi le aziende utilizzano le intelligenze artificiali per quelle che possiamo definire innovazioni incrementali, molto spesso per l’efficientamento delle attività. Ciò è necessario ed è fondamentale, ma forse anche normale in questo momento». Tuttavia, per Polito l’IA deve rappresentare molto di più. «Il vero valore dell’intelligenza artificiale è altro. È un valore trasformativo, come è stata l’energia nel Novecento o Internet negli anni Duemila».

L’adozione dell’IA da parte delle aziende italiane è in fase avanzata ma ancora parziale: più del 60% delle aziende italiane sta già implementando progetti di intelligenza artificiale o pensa di implementarli nel prossimo futuro. Tuttavia, l’approccio dominante resta prudente. (Fonte: Minsait).

In pratica, per Polito «la sfida è capire come generare valore aggiunto, come abilitare nuovi modelli di business»; Polito porta l’esempio del settore del lusso, dove «il problema non è tanto l’efficienza, ma la creazione di nuove esperienze e nuove fonti di ricavo».

Pertanto, il gruppo sta investendo in competenze specialistiche e in soluzioni verticali per integrare l’IA nei processi chiave dei propri clienti, anche attraverso l’edge computing e la sensoristica avanzata nei settori più fisici, come energia, trasporti e industria.

Focus sulle tecnologie. Soluzioni phygital: l’integrazione tra mondo fisico e digitale nella strategia di Minsait

Per Minsait uno dei concetti chiave in termini di innovazione è quello di “phygital”, ovvero l’integrazione tra il mondo fisico e quello digitale. Una frontiera strategica per Polito, che vede in questa convergenza una leva fondamentale per la trasformazione dei settori infrastrutturali e industriali.

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Digitalizzare il mondo fisico, secondo Polito, significa anticipare problemi, migliorare l’efficienza operativa e abilitare interventi in tempo reale. «Pensiamo al mondo delle infrastrutture elettriche o dei trasporti», afferma, «dove la digitalizzazione consente attività preventive, monitoraggio continuo e decisioni automatiche grazie alla sensoristica avanzata». Un esempio concreto è l’uso di soluzioni di edge computing, che permettono di installare sistemi intelligenti direttamente sul campo, dotati di capacità di calcolo locale e AI integrata, in grado di gestire autonomamente criticità o guasti, senza attendere input da sistemi centrali

Focus sulle tecnologie. Cybersecurity e convergenza IT/OT: la nuova frontiera della sicurezza per infrastrutture critiche

L’aumento della digitalizzazione nei settori infrastrutturali ha reso la cybersecurity un tema di grande rilievo per Minsait. L’azienda lavora oggi su due fronti distinti ma sempre più intrecciati: la cybersecurity IT “tradizionale” e la quella OT, ovvero la protezione delle tecnologie operative utilizzate per controllare impianti fisici e processi industriali. «Oggi le minacce non sono soltanto quelle che arrivano sui sistemi IT, ma sono minacce che possono pervenire nella gestione, nei sistemi che monitorano le infrastrutture», afferma Polito.

Il cuore della sfida è nella convergenza IT/OT, una realtà sempre più comune che comporta nuovi rischi. I dispositivi OT – sensori, attuatori, sistemi Scada – sono spesso «installati sul territorio e restano lì per anni, senza aggiornamenti, antivirus o firewall», spiega il ceo. Ciò li rende vulnerabili ad attacchi che potrebbero compromettere il funzionamento di intere infrastrutture critiche.

La gestione della sicurezza in ambienti ibridi richiede quindi competenze altamente specialistiche e soluzioni su misura, profondamente diverse rispetto alla protezione dei sistemi informativi tradizionali.

Focus sulle tecnologie. Il cloud come infrastruttura abilitante per l’innovazione digitale: il ruolo strategico del cloud nella visione di Minsait

Per Minsait, il cloud rappresenta molto più di una tecnologia infrastrutturale: è un elemento chiave per abilitare innovazione, flessibilità e velocità operativa. Per Erminio Polito «il cloud è un ambito importante che offre tantissimi servizi alle aziende, e dà la possibilità di sperimentare».

L’adozione del cloud consente infatti di liberare risorse interne, integrare facilmente soluzioni avanzate (come l’intelligenza artificiale e i big data), e rispondere in modo più rapido e scalabile ai cambiamenti del mercato. «Il cloud porta innovazioni, abilita servizi nuovi e accelera il time to market», ribadisce Polito, mettendo in evidenza anche il valore strategico della flessibilità operativa che questa tecnologia consente.

Minsait integra il cloud nei propri progetti in maniera trasversale, adattando l’architettura – pubblica, privata o ibrida – alle esigenze dei clienti, e gestendo l’intero ciclo: dalla migrazione e modernizzazione applicativa, fino alla gestione evolutiva e ai servizi in outsourcing. In un contesto in cui la trasformazione digitale richiede agilità e continuità, il cloud si conferma, per Minsait, la piattaforma abilitante per ogni evoluzione tecnologica, oltre che un pilastro fondamentale per la competitività delle imprese.

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Focus su manifattura e retail: la proposta di Minsait per un’industria più connessa, efficiente e sostenibile

La sede centrale di Minsait.

«Minsait offre una proposta completa di soluzioni e servizi digitali per supportare le imprese del settore industriale nel loro percorso di trasformazione» – afferma Polito. L’obiettivo è quello di aiutare i clienti a digitalizzare i processi produttivi, ottimizzare la supply chain, automatizzare le operations e abilitare nuovi modelli di business.

Nel manifatturiero, l’azienda promuove soluzioni orientate all’Industria 4.0, con una forte integrazione tra IT e OT, analytics predittivi e piattaforme intelligenti di controllo operativo.

Peraltro Minsait ha potenziato la propria offerta per il settore manifatturiero acquisendo Deuser, specializzata in automazione e robotica. Questa sinergia permette di offrire soluzioni avanzate per la digitalizzazione dei processi industriali che, secondo Minsait, hanno già portato a un incremento medio del 30% della produttività nelle aziende clienti. I settori beneficiari non includono solo la manifattura, ma anche il chimico-farmaceutico, e il food & beverage.



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