Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Manifattura lombarda in ripresa nel primo trimestre 2025: segnali positivi anche per Lecco e Sondrio


L’assessore regionale Guidesi: «I dati positivi sia dell’occupazione sia della produzione ci consentono di guardare con ottimismo ai prossimi mesi»

La manifattura lombarda regge l’urto delle turbolenze economiche globali e mostra segnali di solidità nel primo trimestre del 2025. È quanto emerso nella conferenza stampa di presentazione dei dati congiunturali che si è svolta oggi a Palazzo Lombardia, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, insieme ai vertici di Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia e CLAAI.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

I dati regionali descrivono una dinamica positiva, con una crescita della produzione industriale rispetto al trimestre precedente (+0,4%), un lieve incremento del fatturato (+0,1%) e dell’occupazione (+0,5%). Stesso andamento per gli ordini provenienti dall’estero (+0,4%), mentre si segnala una leggera flessione sul mercato interno (-0,3%). L’artigianato, pur restando stabile in produzione e fatturato (-0,3%), mostra segnali di vivacità sul fronte degli ordini sia interni che esteri (+0,2%).

In questo scenario, i territori manifatturieri di Lecco e Sondrio si muovono all’interno del quadro regionale, in particolare con riferimento all’artigianato e al tessuto produttivo locale, dove la tenuta è significativa e in alcuni casi persino in lieve crescita. Il comparto artigiano mostra una certa vitalità nei settori alimentari (+3,4%) e tessile (+1,9%), comparti storicamente presenti anche nelle due province valtellinesi e lecchesi. Legno-arredo e carta-stampa restano stabili, con variazioni minime, mentre la produzione dei minerali non metalliferi registra una lieve flessione (-0,5%).

Il presidente di CLAAI Lombardia, Stefano Fugazza, ha sottolineato come le difficoltà principali per il mondo artigiano risiedano nel costo dell’energia, nell’accesso al credito e nella difficoltà di reperire personale qualificato. Tra le misure citate, il successo dei bandi regionali per l’efficienza energetica, con agevolazioni per tetti fotovoltaici, sistemi di accumulo e macchinari a basso consumo, ha avuto ricadute positive anche nelle realtà locali, comprese quelle alpine e prealpine.

Rilevante, inoltre, la crescita dell’imprenditoria straniera nel manifatturiero, con dati significativi nella cintura milanese e brianzola: nel solo metalmeccanico artigiano si contano 536 attività a guida non italiana, mentre nel settore legno-arredo sono 771 le imprese straniere tra Milano e Monza. Un trend che si sta gradualmente estendendo anche ad altre province lombarde, come Lecco e Sondrio, che vedono un aumento di presenze straniere nei settori tradizionali.

Nonostante le incertezze globali, secondo Unioncamere gli imprenditori guardano con cauto ottimismo ai prossimi mesi, sostenuti dalla possibile riduzione dei costi delle materie prime e da un’attenzione crescente alla sostenibilità. Tema, quest’ultimo, ritenuto importante per l’80% degli industriali lombardi e per il 66% degli artigiani. Un dato che segnala una sensibilità diffusa anche nelle aree più periferiche e montane della Lombardia.

«In un contesto geopolitico ancora complesso – ha dichiarato l’assessore Guidesi – le imprese lombarde confermano ancora una volta la loro straordinaria capacità di restare competitive, riuscendo a cogliere opportunità di crescita anche in una situazione tutt’altro che favorevole. I dati positivi sia dell’occupazione sia della produzione ci consentono di guardare con ottimismo ai prossimi mesi. Il nostro è un ecosistema solido e maturo che continua a primeggiare in Italia e in Europa. Certamente ci sono questioni ancora irrisolte come i ‘costi energetici’ e l’iper-regolamentazione europea che necessitano di risposte chiare e concrete in tempi rapidissimi».

«Di fronte ad una Europa che ha annunciato un rallentamento della congiuntura con un’attesa contrazione del Pil dell’Eurozona – ha dichiarato il presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini – la Lombardia risponde con segnali positivi, segno della resilienza e reattività del nostro territorio. Il +0,4% registrato dalla produzione industriale lombarda rispetto al trimestre precedente, la stabilità del fatturato e la crescita degli ordinativi dell’industria, con un contributo maggiore dall’estero (+3%) rispetto all’interno (+0,3%), sono un chiaro indicatore di come le nostre imprese riescano – almeno per ora – a fronteggiare un contesto globale ancora gravato da fardelli cronici a cui si contrappone un’azione europea non certo incisiva. Nodo dei costi dell’energia elettrica, materie prime strategiche non protette, minacce di import massiccio dalla Cina come reazione indiretta ai dazi americani. Queste sono le principali criticità che non consentono dilazioni all’Europa. Se Bruxelles non agirà velocemente, l’Ue rischia di compromettere in modo permanente la competitività della sua manifattura, intaccando proprio quei territori che, come la Lombardia, creano valore grazie all’economia reale, riscoperta dalle potenze globali come fattore strategico di solidità economica e sociale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita