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E’ possibile la Detrazione Start-up Innovative 2025?


La Legge 162/2024, nota anche come Legge Centemero, ha introdotto un’innovazione cruciale: la Detrazione Start-up Innovative. Con questa novità è possibile trasformare l’eccedenza della detrazione IRPEF in un vero e proprio credito d’imposta in caso di incapienza. Questa modifica mira a rendere l’agevolazione ancora più accessibile e vantaggiosa per gli investitori.

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Vediamo in dettaglio cosa cambia e come prepararsi per la dichiarazione dei redditi.

Dalla Detrazione al Credito d’Imposta: Il Testo della Legge 162/2024

L’articolo 2 della Legge 162/2024, rubricato “Incentivi fiscali per gli investimenti in start-up innovative e in PMI innovative”, stabilisce chiaramente la nuova regola. In sintesi, per gli investimenti in start-up e PMI innovative che danno diritto a una detrazione IRPEF (ai sensi dell’art. 29-bis del DL 179/2012 e dell’art. 4, comma 9-ter, del DL 3/2015), se l’ammontare della detrazione supera l’imposta lorda, l’eccedenza si trasforma in un credito d’imposta.

Questo credito può essere utilizzato in due modi:

  1. In diminuzione delle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi.
  2. In compensazione tramite il modello F24 (ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 241/1997).

Una grande novità è che il credito d’imposta è fruibile nel periodo d’imposta in cui si presenta la dichiarazione e nei periodi d’imposta successivi, eliminando i limiti temporali che caratterizzavano le detrazioni non fruite.

Attenzione: Queste disposizioni si applicano agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.

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Aspetti Chiave della Nuova Normativa sulla Detrazione Start-up Innovative

La Legge 162/2024 ci fornisce tre indicazioni fondamentali:

  • Solo per Investimenti in Regime “De Minimis”: La possibilità di convertire la detrazione in credito d’imposta è riservata esclusivamente agli investimenti che rientrano nel regime “de minimis”, ovvero quelli previsti dall’articolo 29-bis del DL 179/2012. Questi includono l’agevolazione che fino al 2024 era al 50% e che dal 2025 sarà al 65%. Gli investimenti “ordinari” continueranno a beneficiare della detrazione del 30% senza possibilità di conversione in credito.
  • Prima la Detrazione, Poi il Credito: La priorità è sempre l’utilizzo della detrazione IRPEF per abbattere l’imposta dovuta. Solo l’eventuale eccedenza, una volta esaurita la capacità dell’IRPEF, verrà “trasformata” in credito d’imposta. Questo è particolarmente vantaggioso per contribuenti con poca o nessuna imposta IRPEF, come ad esempio chi opera in regime forfettario.
  • Investimenti dal 2024: Le nuove regole si applicano agli investimenti effettuati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, ovvero dal 1° gennaio 2024.

Il Codice Tributo per la Compensazione del Credito d’Imposta

Un’altra notizia importante è arrivata con la Risoluzione 30/E del 28 aprile 2025 dell’Agenzia delle Entrate, che ha istituito il codice tributo “7076”.

Questo codice, denominato “Credito d’imposta relativo all’eccedenza non detraibile per investimenti effettuati in start-up innovative e PMI innovative – articolo 2 della legge 28 ottobre 2024, n. 162”, dovrà essere utilizzato per la compensazione tramite modello F24.

Modalità di compilazione F24:

Il codice tributo “7076” va esposto nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”. Se il contribuente dovesse riversare l’agevolazione, andrà indicato nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” deve essere valorizzato con l’anno cui si riferisce il credito (es. “2024”).

Il “Fascicolo delle Detrazioni”: Documentazione Essenziale

In un’era di dichiarazioni precompilate e controlli sempre più automatizzati, la documentazione è fondamentale. Gli investimenti in start-up innovative sono spesso oggetto di controlli formali (ex art. 36 ter DPR 600/1973) da parte dell’Agenzia delle Entrate, che richiederà l’esibizione dei documenti.

Per beneficiare della detrazione “de minimis” (50% e poi 65%), è necessario che:

  • L’impresa beneficiaria abbia presentato comunicazione tramite la piattaforma informatica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MiSE). La piattaforma è stata aggiornata per recepire la nuova aliquota del 65%.
  • L’investitore riceva e conservi una certificazione del legale rappresentante dell’impresa beneficiaria. Questa certificazione deve contenere informazioni specifiche previste dalla normativa, inclusi il codice COR (rilasciato dal registro nazionale degli aiuti), l’importo dell’investimento e della detrazione fruibile, e deve essere corredata dal business plan della start-up, comprensivo della exit strategy.

Guida alla Compilazione del Modello Redditi PF 2025

Per chi ha effettuato investimenti in start-up e PMI innovative nel 2024, la compilazione del Modello Redditi PF 2025 (redditi 2024) sarà cruciale.

Attenzione: La detrazione per investimenti in start-up e PMI innovative non può essere gestita nel Modello 730.

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Questo costringe molti contribuenti, che altrimenti userebbero il 730 per la sua semplicità e per il rimborso diretto in busta paga, a optare per il Modello Redditi. Una scelta che, a nostro avviso, penalizza ingiustamente i contribuenti, soprattutto considerando l’ampliamento delle funzionalità del 730 per altre tipologie di redditi.

Ecco i quadri da compilare:

  • Quadro RP (Oneri detraibili e deducibili): Nel Rigo RP80 (sezione VI) sono state introdotte le nuove caselle 5A e 6A. Queste caselle sono fondamentali per gestire l’utilizzo della detrazione e la conversione in credito d’imposta. Sarà essenziale allocare correttamente gli importi nei rispettivi campi.
  • Quadro RN (Calcolo dell’IRPEF): Il Quadro RN è quello deputato al calcolo dell’imposta lorda e alla gestione delle detrazioni. Qui troverai i residui delle detrazioni non utilizzate negli anni precedenti (Righi RN18-RN19-RN20). Nel Rigo RN21 andranno riportate le detrazioni (del 30% e del 50%) relative agli investimenti del 2024 che vengono utilizzate nella dichiarazione in corso.

In caso di incapienza IRPEF, l’eccedenza della detrazione va gestita così:

  1. L’eccedenza della detrazione del 30% (che può essere riportata in avanti per altri 3 anni) va indicata nel rigo RN47, colonna 3.
  2. L’eccedenza della detrazione del 50% (o 65% dal 2025), che può essere trasformata in credito d’imposta, va indicata nel Quadro RX – Rigo RX42.
  • Quadro RX (Crediti d’imposta):

L’importo risultante dal Rigo RX42 rappresenta il credito d’imposta che potrai utilizzare:

  1. In diminuzione delle imposte dovute nella dichiarazione (es. imposta sostitutiva per forfettari).
  2. In compensazione tramite F24 per altre imposte o contributi previdenziali.

Il grande vantaggio è che, essendo un credito d’imposta, non ci sono più limiti temporali al suo utilizzo, a differenza del limite triennale della detrazione del 30%.

Conclusioni e Consigli Detrazione Start-up Innovative

La Legge 162/2024 rappresenta un passo avanti significativo per l’incentivo agli investimenti nelle start-up innovative, rendendo le agevolazioni più flessibili e accessibili.

Tuttavia, la complessità della normativa, la necessità di una documentazione impeccabile e le specifiche modalità di compilazione della dichiarazione richiedono attenzione. Per assicurarti di massimizzare il tuo beneficio fiscale e di evitare errori che potrebbero portare a sanzioni, è vivamente consigliato rivolgersi a un consulente fiscale esperto in detrazioni per start-up. Un professionista potrà guidarti attraverso le verifiche preliminari, la raccolta della documentazione e la corretta compilazione del Modello Redditi PF 2025.

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(Fonte: a cura del nostro Partner NETCOA)



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