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BUCO SANITA’: “NEL 2025 CONTI ANCOR PIÙ PESANTI”, PAOLUCCI, “RISCHIO SUPERTASSA, SIAMO NEL BARATRO” | Notizie di cronaca


L’AQUILA – “Quello che deve seriamente preoccupare tutti gli abruzzesi è che il centrodestra di Marsilio sta grattando il fondo del  barile per appianare il deficit della sanità del 2024, e avrà ben poche armi a disposizione per far fronte a quello del 2025, tanto che a questo punto già si intravede come unica soluzione quella di una supertassa a carico di cittadini e imprese”.

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Saldo e stralcio

 

Intervistato da AbruzzoWeb alla vigilia dell’avvio dell’iter in Consiglio regionale della proposta di legge che contiene la manovra da 113 milioni per azzerare il deficit monstre della sanità abruzzese – approvata poi ieri sera a maggioranza – per il capogruppo del Pd Silvio Paolucci, ex assessore alla Sanità, che aveva denunciato il fatto che “la destra non solo gratta il fondo di un barile insufficiente nonostante aumento delle tasse e tagli, ma potrebbe addirittura andare oltre, arrivando a proporre di coprire il debito sanitario persino con risorse non disponibili, ovvero inesistenti”  ora lancia l’allarme per il futuro prossimo.

L’aspetto non secondario è che “ci saranno margini di manovra ancor più stretti”, visto che già per il debito del 2024 sono stati preventivati tagli di bilancio fino al 2028, dopo  che il centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, ha disposto l’aumento dell’addizionale Irpef per i redditi superiori ai 28.000 euro, (al di sotto c’è stata una riduzione all’1,63%) con le seguenti aliquote: al 2,87% per la fascia intermedia tra 28.000 euro e fino a 50.000 euro, al 3,33% per la terza fascia, oltre i 50.000 euro. Questo rispetto alla precedente aliquota unica del 1,73%. Già ai massimi l’Irap a carico delle imprese, dal 3,9% al 4.82%  della produzione netta, a seconda delle tipologie di di attività di impresa.

“Non sta a me a ricordare, come già fatto, i pareri molto pesanti dei revisori dei conti su questo progetto di legge, sia nel primo parere, non favorevole, che nel secondo, favorevole con riserve, uno che il numero due, cioè sia il primo parere non favorevole sia quello favorevole con riserva, nel quale, oltre a sottolineare i difficilissimi rapporti tra l’assessore al bilancio Mario Quaglieri, e il con gli stessi revisori e gli uffici regionali”, premette Paolucci, per poi entrare nel merito.

“I 113 milioni saranno coperti, dice la norma, oltre che con le risorse del fondo sanitario regionale e i 42,5 milioni delle maggiori tasse, anche con 20 milioni di accantonamenti dal vecchio bilancio e poi, questo l’aspetto dirimente, con 60 milioni di euro circa di tagli alla spesa che dovranno essere effettuati  dai bilanci dei vari assessorati, da quest’anno fino al 2028”.

E questo appunto per coprire il debito del 2024, e dunque la domanda incalza Paolucci sorge spontanea: “cosa accadrà quando arriverà il disavanzo 2025 che già ha in previsione una tendenza a esplodere per circa 120 milioni di euro, come proiezione?”.

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Per Paolucci la risposta “purtroppo” è una sola: “dovranno arrivare ad applicare la supertassa, come prevede la legge, quando tu non riesci a coprire in altro modo il deficit sanitario. Questo significa che l’addizionale Irpef non solo andrà portata per tutti gli scaglioni di reddito ai massimi, ovvero al 3,33%,  ma addirittura scatterà la ‘super aliquota’ cioè un ulteriore aumento dello 0,3%. In aggiunta si dovrà sforare anche il tetto massimo dell’Irap, dello 0,15% “.

Conclude Paolucci, “gli scontri che si registrano in maggioranza e anche tra dipartimenti e Asl sono tutti segnali inquietanti sul fatto che oramai la partita del debito della sanità è diventato disperato, ed è un tutti contro tutti. E questo, non dimentichiamolo, mentre il servizio sanitario continua a peggiorare, perché i tagli già si fanno sentire. Per quello che riguarda la prevenzione siamo poi agli ultimi posti in Italia, eppure maggior prevenzione significa anche meno costi per le cure e le ospedalizzazioni. Anche per la sanità territoriale stiamo messi malissimo, basta guardare i dati i Gimbe sull’utilizzo dei fondi del Pnrr per realizzare case e ospedali di comunità”.

 

 

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