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Politica agricola comune: terzo pacchetto Omnibus


Il 14 maggio la Commissione Europea ha pubblicato un pacchetto[1] di misure legislative, il “terzo pacchetto Omnibus”, volto a semplificare la Politica Agricola Comune (PAC).

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In risposta alle ricorrenti sfide del settore agroalimentare e in linea con la “Bussola per la Competitività” e la “Visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione”, il pacchetto mira a ridurre del 25% gli oneri amministrativi per le aziende agricole entro la fine del mandato, e del 35% per le PMI, stimando un risparmio di circa 1,58 miliardi annui per gli agricoltori e 210 milioni per le amministrazioni nazionali.

L’iniziale proposta della Commissione di rafforzare il bilancio della PAC accorpando agricoltura e coesione in un unico fondo nazionale non era stata accolta dal Parlamento Europeo[2], il quale ha ricordato la necessità di mantenere la coesione economica, sociale e territoriale sotto la guida dell’Unione, come pure previsto dell’art. 175 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

D’altro canto, data l’evidente necessità di aumentare il tetto di spesa per il settore agricolo, attualmente pari all’1% del reddito nazionale lordo, il Parlamento aveva sottolineato l’importanza di una revisione annuale dell’aumento del bilancio volto all’indicizzazione[3] rispetto all’inflazione, e dell’interconnessione fra il primo pilastro a sostegno dei mercati agricoli e il secondo pilastro per lo sviluppo rurale.

Le misure contenute nel “terzo pacchetto Omnibus” mirano a trovare equilibrio tra competitività, sostenibilità e semplificazione amministrativa. 

Tra i temi affrontati: 

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

  • più flessibilità sulle condizionalità, 
  • aumento di aiuti per le piccole imprese e ai giovani agricoltori, 
  • e pagamenti complementari a favore degli agricoltori colpiti da calamità naturali.

Il pacchetto verrà presentato a Parlamento e Consiglio prima di essere adottato.

1) Pacchetto Omnibus: incentivi per piccole e medie imprese e ricambio generazionale

Il pacchetto Omnibus introduce semplificazioni e incentivi a sostegno delle piccole aziende agricole e dei giovani agricoltori. 

Tra queste, si mira ad innalzare la soglia per i pagamenti forfettari annuali, raddoppiati da 1.250 a 2.500 euro, con lo scopo di distribuire al meglio il supporto economico, rafforzare le aree rurali e ridurre il carico amministrativo.

Tali aziende saranno anche esentate dalle condizionalità ambientali, ovvero i requisiti di gestione obbligatoria (SMR) e le buone condizioni agronomiche e ambientali (GAEC), ma potranno comunque aderire volontariamente a pratiche agricole con standard superiori e ricevere i pagamenti dovuti per i relativi eco-schemi.

Per le aziende che aderiranno a finanziamenti semplificati per un massimo di 50.000 euro con lo scopo di migliorare la propria competitività, aumentarne gli investimenti e l’innovazione, il risparmio annuale previsto è di circa 15 milioni di euro.

Infine, la proposta permette agli Stati Membri con leggi nazionali più stringenti di rimborsare i costi previsti anche oltre i 24 mesi dalla loro entrata in vigore, come attualmente previsto. Viene poi esteso da 24 a 36 mesi il periodo massimo per accedere ai finanziamenti destinati all’adeguamento ai nuovi standard.

2) Pacchetto Omnibus: agricoltura biologica e digitalizzazione

Per le aziende biologiche già certificate, il pacchetto prevede la conformità automatica ai requisiti europei ambientali di base (GAEC 1, 3, 4, 5, 6 e 7), sottolineando il già positivo impatto ambientale da esse raggiunto. 

Sono previsti inoltre incentivi specifici per la conservazione di torbiere e zone umide

Microcredito

per le aziende

 

La riduzione stimata per gli oneri amministrativi è di circa 23 milioni di euro annui.

La semplificazione digitale e l’integrazione di sistemi digitali interoperabili permetterà una notevole semplificazione burocratica e la riduzione di doppioni documentali, nazionali ed europei, prevedendo un risparmio di circa 288 euro annui all’azienda e fino a 77 milioni di euro complessivi.

La digitalizzazione consentirà, inoltre, di ridurre ad un solo controllo annuo in loco, grazie all’uso di immagini satellitari e banche dati integrate.

3) Pacchetto Omnibus: supporto per crisi ambientali

A seguito della crisi climatica che sta colpendo il settore, la Commissione ha proposto l’istituzione di pagamenti a sostegno delle aziende che a causa di calamità naturali, eventi metereologici eccezionali, malattie animali, parassiti o eventi climatici estremi hanno subito una perdita produttiva superiore o uguale al 30%.

La proposta permette agli Stati Membri di allocare fino al 3% del proprio piano PAC annuale a sostegno delle aziende colpite, quota che cresce al 4% se finanziato dal fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (EAGF) e non dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (EAFRD). In aggiunta, ogni Stato può decidere di destinare fino al 200% dell’importo EAGF attraverso un cofinanziamento nazionale che non sarà soggetto alla condizionalità ambientale o sociale.

4) Pacchetto Omnibus: le PMI europee e italiane

Secondo i dati forniti dall’Eurostat[4], sono circa 91,1 milioni le aziende agricole sul territorio europeo e solo il 6% dei loro gestori è un under 35. Di queste aziende, il 64% sono di piccole dimensioni, il 29% di medie dimensioni e solo il 7% di grandi dimensioni. L’Italia contribuisce per il 12% alle aziende agricole europee.

Seguendo le direttive europee, in particolare l’art. 3 della Direttiva 2013/34/UE aggiornata nel 2024, le imprese sono classificate in base al possedimento di almeno due delle tre caratteristiche presentate: a) microimprese, aziende con un totale dello stato patrimoniale di massimo 450.000 euro, ricavi netti da vendite e prestazioni di massimo 900.000 euro, numero medio di dipendenti di massimo 10; b) piccole imprese, aziende con un totale dello stato patrimoniale di massimo 5.000.000 euro, ricavi netti da vendite e prestazioni di massimo 10.000.000 euro, numero medio di dipendenti di massimo 50; c) medie imprese, aziende con un totale dello stato patrimoniale di massimo 25.000.000 euro, ricavi netti da vendite e prestazioni di massimo 50.000.000 euro, numero medio di dipendenti di massimo 250[5].

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La Commissione Europea, inoltre, ha approvato un regime italiano che fino al 31 dicembre 2029 stanzierà 90 milioni in sovvenzioni dirette e servizi sovvenzionati per la promozione della produzione agricola, la trasformazione, la commercializzazione e gli investimenti. Circa 300 aziende sono previste a beneficio del regime e, di queste, il 99% è costituito da PMI[6].

Inoltre, nella legge di bilancio del 2025 sono introdotte altre novità per le PMI. Tra queste, una riduzione dell’Irpef dal 25 al 23% per i redditi da lavoro indipendente fino a 28.000 euro, così come una riduzione a tre scaglioni per le fasce di reddito – 23% fino ai 28.000 euro, 35% fino ai 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro. Viene ridotta l’aliquota Irpef al 5% per i dipendenti del privato sui premi di produttività e si prevede una detrazione di imposta lorda massima di 1.000 euro per i dipendenti con un reddito complessivo superiore a 20.000 euro[7].

5) NOTE

[1] Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council, European Commission, Brussels, Maggio 2025, https://webgate.ec.europa.eu/circabc-ewpp/d/d/workspace/SpacesStore/b595fc96-2988-44fb-86a5-4383cb070119/file.bin

[2] COMEGNA, Il Parlamento Ue a favore del mantenimento della Pac, in ItaliaOggi, Aprile 2025, https://www.italiaoggi.it/settori/agroalimentare/il-parlamento-ue-a-favore-del-mantenimento-della-pac-bgkax3ha

[3] Il Parlamento europeo chiede più fondi per l’agricoltura, in Ruminantia, Maggio 2025, https://www.ruminantia.it/il-parlamento-europeo-chiede-piu-fondi-per-lagricoltura/

[4] Uno Sguardo alle Aziende Agricole Europee: Risultati del Censimento Agricolo, Eurostat, Marzo 2025, https://ec.europa.eu/eurostat/documents/4031688/20809841/KS-01-24-024-EN-N.pdf/584dd6cb-8f39-8b2d-264c-fcb5f98947af?version=2.0&t=1736243985929

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[5] Commissione Europea, in Rappresentanza in Italia, Marzo 2025, Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, in Unione Camere, Gennaio 2025, https://sni.unioncamere.it/notizie/dal-1-gennaio-2024-vigore-le-nuove-soglie-dimensionali-delle-imprese

[6] https://italy.representation.ec.europa.eu/notizie-ed-eventi/notizie/la-commissione-approva-un-regime-italiano-di-aiuti-di-stato-da-90-milioni-di-eu-promuovere-la-2025-03-07_it

[7] Yousign, dicembre 2024, https://yousign.com/it-it/blog/novita-legislative-2025-piccole-medie-imprese-italiane



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